Under 17
30 Giugno 2025
LASCARIS CAMPIONE D'ITALIA • Il tecnico Maurizio Cocino
Veni, vidi, vici è la frase con la quale, secondo la tradizione, Giulio Cesare annunciò la straordinaria vittoria nel 47 a.C. contro l’esercito di Farnace. Veni, vidi, vici è la stessa frase che riassume la magica impresa del Lascaris in terra romana. Un’impresa che ha dello storico e che ha visto indossare la toga da imperatore romano a Maurizio Cocino, tecnico bianconero, in grado di portare questo gruppo oltre i limiti e le paure. Un percorso, quello dell’allenatore del Lascaris, che trova motivazioni e radici nella passata stagione, quando le cose non sono andate come dovevano. La differenza quest’anno l’ha fatta il gruppo. Un gruppo che lui stesso ha definito “di matti” per dedizione, consapevolezza e fame. «Una squadra, solitamente ha 4/5 giocatori capaci di settare gli standard in allenamento. Questo gruppo è arrivato a fine anno ad avere in ogni singolo calciatore questa caratteristica. Abbiamo dimostrato a tutta Italia che il Piemonte c’è. I giocatori forti ci sono, basta solo avere la voglia di cercarli e farli giocare. Mi auguro vivamente che alcuni direttori sportivi non pecchino di pigrizia e trovino ciò che cercano per le loro prime squadre in questo fantastico gruppo».
Commenta così a caldo il tecnico bianconero dopo essersi commosso per lo Scudetto alzato al cielo, il suo pensiero è andato poi verso le scelte, le esclusioni e gli infortunati a cui non ha potuto regalare lo stesso minutaggio o la possibilità di esserci in una data storica. «In queste ultime giornate della fase finale ho dovuto fare delle scelte che avrei preferito non fare, giocatori come Cattalano e Rocchietti sono andati incontro a scelte tecniche, Halip si sarebbe meritato la finale ma la squalifica glielo ha negato e poi Rizza, il nostro bomber, il cui infortunio ci ha tolto tanto ma ha anche permesso al gruppo di alzare ancora di più l’asticella per sopperire alla sua assenza. Questo Scudetto è anche e soprattutto loro».
Insomma Cocino ce l’ha fatta, ha mantenuto la sua fatidica promessa fatta il 14 Settembre 2024: «Prenotate l’albergo per Roma» aveva detto, e ha portato la società di Via Claviere sul tetto d’Italia per la prima volta nella sua storia. Un anno per la famiglia Cocino da incorniciare visti i grandi successi della figlia Martina sia in Nazionale Under 19 che con la maglia della Juventus e che ora vede ben due scudetti in bacheca nello stesso anno. Non c’è solo Cocino al comando di questa spedizione vincente ma un progetto solido e costruito con pazienza, partendo dal direttore sportivo Cristian Balice arrivando alla figura centrale del presidente Vincenzo Gaeta, sempre al seguito della squadra in questa cavalcata che siamo certi ricorderemo per sempre vista la firma indelebile all’interno della storia dei Settori Giovanili piemontesi. Dunque, un mix perfetto a cui si aggiungono i membri dello staff di Cocino, da Ivan Sanavia, vice allenatore e preparatore dei portieri dalla grandissima preparazione ai dirigenti Castaldi, Sesia e Quattrocchi ai quali va dato il merito di aver dato un enorme contributo dal punto di vista umano, e non solo, alla squadra. Per vincere uno Scudetto bisogna essere una macchina perfetta e questo Lascaris, quest’anno lo è stata.
Commenti all'articolo
Maria.Iacovino
02 Luglio 2025 - 14:19
E' UNO SCHIFO DI ESSERE UMANO E VENDUTO CHE PER RAGIONI CONTRATTUALI ED ECONOMINCHE, A PARITA' DI LIVELLO, ALLO SCONTRO FINALE LASCIA IN PANCHINA UN RAGAZZO CHE HA DATO L'ANIMA TUTTA LA STAGIONE GIOCANDO TITOLARE E VINCENDO CON LA SUA SQUADRA IL CAMPIONATO, UN RAGAZZO RISPETTOSO DI TUTTI SEMPRE PRESENTE ALLENANDOSI ANCHE CON LA FEBBRE PER TIMORE DI NON ESSERE CONVOCATO. DEVE VERGOGNARSI DI QUESTO.