Milano
08 Luglio 2025
LORENZO SANDU
Dove eravamo rimasti? Ah sì, alla musica magnifica e inimitabile di Lorenzo Mario Sandu, suonata in tutta Milano dirigendo il corpo musicale del Sempione e della Rappresentativa provinciale. Quell’inconfondibile melodia che il Direttore d’orchestra avrebbe dovuto prima o poi far sentire in tutta la Lombardia, e il momento è arrivato, il momento è ora. Perchè il classe 2008 sarà un nuovo giocatore della Baranzatese, perchè dall’Under 17 passerà direttamente al mondo dei grandi - per gli altri, ma non per lui - che è pronto ad accoglierlo a braccia aperte mostrandogli la sfida dell’Eccellenza.
Una scelta non immediata ma ponderata, perchè la coda per Sandu c’era ed era lunga chilometri e chilometri, con società del calibro di Vogherese, Club Milano pronte ad offrigli la Juniores Nazionale o ancora sullo sfondo Assago e Afforese. Ma la scelta è ricaduta sulla Baranza, sul club di via Nazario Sauro che è riuscito ad accaparrarsi quello che senza ogni tipo di dubbio è stato il talento più lucente di tutta Milano nell’ultima stagione. «Ho scelto di andare alla Baranzatese perchè mi sono trovato subito bene con tutti - rivela Sandu - mi sono sentito coinvolto nel gruppo. Per me significa tanto passare dai provinciali a fare l’Eccellenza con una prima squadra del genere. Chiaramente non mi aspetto di essere un titolare, ma sicuramente mi impegnerò con tutto me stesso».
Se per caso qualcuno avesse bisogno una velocissima scannerizzazione del profilo del classe 2008 di cui godranno sia Uberto Tomanin - allenatore della prima squadra gialloblù - che Lucio Monaco, allenatore di quell’Under 19 Èlite che almeno per i primi mesi vedrà Sandu di scena, visto la rottura della clavicola rimediata qualche settimana fa che lo costringerà a stare lontano dai campi per diversi mesi. Fisico statuario, fenomenale e pungente con entrambi i piedi, agisce come play basso davanti alla difesa ma la sua propensione offensiva lo porta a cucire il gioco anche nella metà campo avversaria, quel classico giocatore in grado spostare gli equilibri di una squadra intera.
E segnare, tanto, nella metà campo avversaria: ben 21 gol in 25 presenze con il Sempione al termine di un campionato che ha visto i blues terminare secondi dopo una lotta estenuante, commovente, punto a punto con la Barona, e la stella di Sandu come polare nei meccanismi della squadra di Antonio Villani. Ma non solo Quarto Oggiaro, anche un primo assaggio del panorama lombardo al Torneo delle Province, con quella Rapp di cui è stato capitano e trascinatore verso la finale, persa ai rigori con Como nonostante la sua doppietta nel 3-3 complessivo al termine dei supplementari. Insomma, zero trofei ma calcio disegnato ovunque ora e in futuro, per il Direttore d’orchestra.