Milano
08 Luglio 2025
BOLLATESE • Luca Cavalli, Marco Ceriani e Christian Lo Cicero
Ripartenza, ambizione, famiglia. Si potrebbe riassumere così il nuovo corso della Bollatese: un riassetto societario completo, volti nuovi per costruire una struttura solida e una società all’avanguardia nella quale potersi esprimere liberamente giocando a calcio. Sì, perché i bianconeri sono una squadra storica dell’hinterland milanese che punta a rinverdire gli antichi fasti scommettendo sulla scuola calcio che continua a regalare soddisfazioni, con diversi calciatori chiamati da altre squadre in categorie e campionati più prestigiosi, il tutto a conferma di un ottimo settore tecnico in grado di far sviluppare i ragazzi. Educatori prima che allenatori, duro lavoro finalizzato alla crescita, uniti e compatti verso un unico scopo: questi gli slogan, i principi cardine della vecchia nuova realtà che punta ad accrescere il numero di iscritti per fornire un servizio di livello e di qualità per tornare ad essere un punto di riferimento per la città di Bollate.
Il vice Presidente della società, Luca Cavalli, entusiasta, si esprime in questi termini: «Ci sarà una nuova Bollatese con una dirigenza rivisitata e un progetto importante, ne siamo sicuri io e il Presidente Carlo Alessandro Costa: abbiamo due nuovi Direttori sportivi, uno per la parte agonistica, Marco Ceriani, uno per la pre-agonistica, Christian Lo Cicero, a differenza dell’anno scorso nel quale non eravamo così strutturati. Ad oggi abbiamo attorno ai cento e ottanta iscritti, molti dei quali hanno rinnovato dalla scorsa stagione perché si trovano bene con noi, a conferma della grande famiglia che abbiamo creato, più alcuni volti nuovi che sono appena arrivati attratti dal nuovo corso. Ci aspettiamo che tanti altri ragazzi possano ancora venire da noi, anche grazie agli open-day che faremo prossimamente, ai quali invitiamo chi voglia giocare a calcio con volontà di crescere. Siamo ancora in via di definizione su alcuni progetti, ma abbiamo ristrutturato praticamente tutta la parte sportiva e sicuramente partiamo da una buona base: abbiamo voglia di lavorare, di prestare un servizio alla comunità, anche perché la Bollatese è una società storica, nata nel 1919 e affiliata al Sassuolo, in una città da trenta mila abitanti come Bollate che merita di avere una realtà sportiva solida. Siamo in una posizione strategica a livello urbanistico, vicino alla stazione e attaccati alla tangenziale Nord, facilmente raggiungibile da parte di tutti. Abbiamo a disposizione un ottimo centro sportivo, con tribune invidiabili e opere di ristrutturazione in cantiere. Insomma, con la professionalità e la volontà che ci contraddistinguono sono sicuro che riusciremo a fare bene».
Parla anche il Ds dell’agonistica Marco Ceriani, con un passato alla Garibaldina: «Siamo in un contesto dove stiamo cambiando molte cose, ci stiamo organizzando bene. Abbiamo mantenuto la gran parte dei ragazzi perché si trovano benissimo con noi, come in famiglia. Siamo contenti perché siamo riusciti a portare a termine tanti innesti per la prossima stagione: tanti ragazzi che vogliono provare da noi anche grazie agli attuali tesserati che dipingono perfettamente la nostra società. Abbiamo chiuso una parentesi, se ne apre un’altra. L'anno prossimo avremo la prima squadra in Terza categoria e siamo già molto attivi sul mercato, la Juniores che rimane per la maggior parte della rosa con gli stessi elementi che hanno fatto esperienza nello scorso campionato, l'Under 16 che, dopo l'anno transitorio appena trascorso, ha rinnovate ambizioni di classifica e il gruppo dei 2012-13 che competeranno nella prossima stagione per il primo anno in agonistica nell'Under 14 e verso il quale nutriamo una profonda fiducia, visti anche i grandi risultati che hanno finora ottenuto».
«Per quanto riguarda le panchine, Domenico Caputo sarà alla guida della Prima squadra, Luigi Massimo Colombo manterrà il suo ruolo e continuerà ad allenare la Juniores, mentre il gruppo dei 2010 vedrà un volto nuovo, Giuseppe Aloe, con i ragazzi che si sono già manifestati estusiasti nel poter lavorare con lui in Under 16. Gaetano Millunzi sarà il tecnico del gruppo dei 2012-13, una squadra su cui puntiamo molto e che speriamo possa far molto bene in Under 14».
«A livello di organigramma dirigenziale ci siamo, a livello di campo anche, con la possibilità di avere da quest'anno un nuovo allenatore dei portieri in modo da poter diversificare maggiormente tra le categorie di competenza; i ragazzi hanno tanta voglia di fare e spirito di rivalsa perché vogliono far vedere che valgono più di quello che le varie classifiche hanno detto la scorsa stagione. Siamo fiduciosi nel futuro, consapevoli che solo il duro lavoro, la pazienza, la comunione di intenti e l'intraprendenza ci porteranno ad avere i risultati che vogliamo conseguire nel medio periodo: abbiamo entusiasmo. Vogliamo far salire i ragazzi piano piano in modo da poterli far giocare nelle categorie superiori rispetto alla loro età, in modo da far capire che la società ha voglia e intenzione di mantenere i giovani dentro la Bollatese, di poter avere una certa futuribilità interna. Premiamo chi si allena bene, premiamo il merito».
D'accordo con quanto esposto prima anche il Ds della pre-agonistica Christian Lo Cicero: «Per quanto mi riguarda la Bollatese è una società piena di tecnici di qualità che sanno fare il loro lavoro con professionalità e capacità, emblematico al riguardo è il numero di ragazzi che cresciamo nel nostro centro sportivo e che tante società di Milano, anche di altre categorie, ci chiedono: ci viene riconosciuto un talento nell'allevare giovani calciatori, perciò direi che siamo una scuola calcio molto florida. Ulteriore conferma di questo sono gli ottimi risultati che otteniamo in ogni annata nella pre-agonistica. Considerando che non viene fatta una selezione all'ingresso, direi che il nostro sia un lavoro eccellente, e lo dico con una certa dose di orgoglio. Il nostro obiettivo è quello di continuare in questa direzione con questi tecnici, anche se ovviamente ne inseriremo di nuovi perchè, per fortuna, i ragazzi aumentano e c'è bisogno di forze fresche, considerando comunque la qualità che un allenatore può dare al ragazzo. Siamo una società che tende ad essere una famiglia, dove le persone si sentono a casa propria, soprattutto i bambini devono sentirsi tranquilli e liberi di poter fare, nel limite delle regole presenti, quello che vogliono divertendosi». In via Varalli si respira aria nuova, di cambiamento: la Bollatese è tornata.