Under 17 Élite
16 Luglio 2025
CLUB MILANO UNDER 17 ÉLITE • Christian Grandi
«Anche l'amore più forte poi passa» canta Frah Quintale, nella canzone intitolata "Correre". Beh, l'amore di questo ragazzo per questo gioco, il gioco del calcio, non passerà mai. Gli inizi alla Pro Sesto, successivamente un'esperienza non semplice al Seregno Under 14 ritrova sè stesso nella città di Segrate, al Centro Sportivo "Don Giussani". Dopo questa prova di forza e determinazione arriva un'altra sfida, siccome nella stagione passata affronta un bruttissimo infortunio che lo costringe a non giocare: un trauma cranico in seguito ad una caduta.
Questo ragazzo, ala che veste il numero 7, però, non è un tipo che molla facilmente: dopo poco meno di un mese torna in campo. E adesso? Beh, adesso non è che un nuovo inizio. Un nuovo e favoloso inizio. Il Club Milano si è fatto avanti e Christian Grandi, nella prossima stagione, sarà tra le fila del tecnico Agostino Schenato. Il ragazzo è entusiasta ma rimane con i piedi per terra, spiega: «Sicuramente è un passo molto importante, so che dovrò lavorare duro per adattarmi e competere con gli avversari. Non vedo l'ora di cominciare».
Nonostante le difficoltà si è sempre rialzato. Nello sport, come nella vita, ci sono sempre momenti in cui il cammino è impervio ma è lì che emerge la vera forza. D'altronde, nessuno fa la fila per una montagna russa piatta, no?
«Quale sensazione ho provato quando ho ricevuto la chiamata dal Club Milano? Mi sono sentito euforico, dico davvero (ride, ndr). Sono stato cercato dai due mister, oltretutto vicecampioni d'Italia con la Pro Sesto Under 16, con i ragazzi 2006. Ho avuto l'interessamento anche da parte di altri club però ho scelto subito questa squadra». Questo ragazzo compie un salto grande, molto grande e non tutti hanno la stoffa per reggere la pressione e anche la situazione: l'anno prossimo giocherà negli Under 17 élite.
Il ragazzo si esprime così a riguardo: «Ho degli obbiettivi chiari in mente, sono determinato a raggiungerli. Cerco sempre di dare il 100%, oltre che per me stesso, anche per i due mister e per la società perché han creduto in me. Inoltre, il livello dei miei compagni sarà davvero alto: so che ci sarà molta competizione, voglio replicare o anche migliorare le statistiche dell'anno precedente». Beh, nel caso in cui ve lo steste chiedendo, nella passata stagione questo ragazzo, nonostante l'infortunio, mette a segno, come ala, ben 15 reti.
Non è semplice iniziare da capo, soprattutto dal punto di vista mentale. Dopo Pro Sesto e Seregno gioca al Segrate, per fare esperienza e migliorare sé stesso. Che sia questo passaggio la chiave di volta e il punto di svolta della sua carriera? «Entrare al centro sportivo del Club Milano è stato come respirare aria fresca: mi sembra tutto familiare, se potessi inizierei subito. Al Segrate sono migliorato molto e, a malincuore, lascio i miei compagni, dato che si era creato un bel gruppo. Questa occasione è arrivata al momento giusto: sentivo il bisogno di cambiare» spiega l'ex numero 7 del Segrate.
Le vespe, e i provinciali, gli han permesso di capire quali sono i suoi punti forti e quelli su cui bisogna lavorare. Al Club Milano dovrà sudare per il posto da titolare e anche per la sua tanto amata maglia con il numero 7 stampato. Beh, è uno dei numeri ambiti da tutti: non lo si può donare a chiunque. «Come detto prima, sono sicuro che i miei compagni saranno fortissimi: ci sarà molta competizione. Non vedo l'ora di combatterla per averla, mi dà ancora più voglia di lavorare sodo, anche per vincere tutti assieme».
Questo ragazzo, nonostante la stagione non sia ancora cominciata, passa le sue giornate in palestra: non si ferma. Inoltre, è evidente che non sta nella pelle di iniziare la preparazione e la stagione. Certamente le domande sono tante e i dubbi ancora di più. Non è possibile essere perfetti, impenetrabili e impassibili: ognuno ha le proprie debolezze. L'elemento fondamentale, come Grandi ci ha saputo dimostrare, è andare avanti nonostante le difficoltà, con il proprio passo.
«Riguardo l'infortunio, beh, è stata dura. È accaduto tutto all'improvviso. Come mai ho recuperato così in fretta? Volevo tornare subito sul campo da calcio, avevo un obbiettivo in testa e lo volevo raggiungere a tutti i costi. Oltre a cadere bisogna sapersi rialzare, sempre».