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Under 15

Una nuova vita tra campo e scrivania per il tecnico-dirigente: «Ai ragazzi diamo tela e colori, disegnare starà a loro»

Felice la parentesi a Crescenzago prima del nuovo incarico al Rodano Football Club: sarà tecnico nei regionali e dt preagonistica

Il giusto compromesso per chi ama il lavoro sul campo: la nuova vita di Matteo Raimondi tra panchina e scrivania nel Rodano Football Club

Matteo Raimondi con i ragazzi del Real Crescenzago 2010

Un nuovo passo, dopo l'esperienza triennale con il Segrate, un compromesso tra panchina e scrivania, un'opportunità stimolante in una società nuova e ambiziosa. Roberto Raimondi si sposta ufficialmente al Rodano Football Club, questa volta in doppia veste di allenatore dell'Under 15 Regionale e di Direttore Tecnico della pre-agonistica. «Dopo tre anni a Segrate, abbiamo deciso in comune accordo di separare le nostre strade» racconta Raimondi «il primo anno ho allenato i ragazzi del 2010, spostandomi poi nel mio secondo anno nel ruolo di Responsabile Tecnico del settore giovanile per la pre-agonistica. La società mi aveva anche proposto una posizione da Direttore Sportivo, ma ho preferito tornare ad allenare per il mio terzo e ultimo anno. Amo il campo, amo stare con i ragazzi e non mi sentivo ancora pronto a un ruolo lontano da tutto ciò». La nuova esperienza al Rodano sarà, dunque, un'opportunità per poter far combaciare le due figure professionali. Uno sforzo e un dispendio di energie maggiore, ma anche più soddisfazioni e più responsabilità.

A gennaio del 2025 Raimondi aveva già chiuso i rapporti con il Segrate, e per non stare fermo per più di mezza stagione ha deciso di avvicinarsi al Real Crescenzago, una realtà a cui è rimasto molto affezionato: «Conoscevano già il mio nome, il mio percorso, le mie idee. Avrei dovuto affiancare Nicolas Gusmeri, allenatore dei 2010, un ragazzo giovane e molto preparato, di cui sono sicuro sentiremo parlare in futuro. Ho trovato una società molto ben organizzata, una famiglia, un ambiente che non ha nulla da invidiare ai club più "blasonati", che avrebbero anzi qualcosa da imparare da realtà come quella di Crescenzago. Da Matteo Corna a Nunzio Dell'Orco, da Marco Bonfanti a Virio Perelli e Gianfranco Francavilla, tutti uomini con cui ho condiviso una bellissima esperienza e che vorrei ringraziare per l'ospitalità».

Una parentesi forse inaspettata ma che ha permesso a Raimondi di rimanere incollato al mondo del calcio e di conoscere nuove persone ed espandere la sua rete di contatti. «In quel momento avevo già diverse richieste, ma la chiamata di Marco Barbieri e del Rodano ha da subito acceso qualcosa. Con Marco avremmo dovuto già collaborate da tempo, ma in quel momento ero sotto contratto altrove e non avevamo mai avuto la possibilità. La sua offerta e quella della società era quanto di più si avvicinava alle mie idee e alle mie ambizioni». Da subito, infatti, la possibilità di ricoprire un ruolo dirigenziale non aveva precluso nelle intenzioni del club quella di tenere Raimondi vicino ai campi. «Da allenatore il primo obbiettivo che ci siamo posti con la società è sicuramente quello della salvezza, di mantenere la categoria dei Regionali e di cementare il gruppo, di farlo migliorare. Tutto ciò che verrà in più sarà da conquistare e sarà solo che una soddisfazione ulteriore».

«Il mio lavoro sarà anche quello di coordinarmi e coordinare tutti i tecnici della pre-agonistica». L'idea che fa da padrone al credo dell'allenatore è quella di creare giocatori pensanti e percettivi, capaci non solo di giocare ad alti livelli, ma di essere in grado, sul campo, di risolvere problemi in autonomia, senza il bisogno costante di indicazioni dell'allenatore o dei compagni. Giocatori che ragionano autonomamente, sempre in funzione di un gioco corale, di squadra. Per citare il tecnico: "noi diamo la tela e i colori ai ragazzi, le informazioni necessarie per poter ragionare in campo, poi sta a loro disegnare". Per quanto riguarda il suo ruolo dietro la scrivania, Raimondi si pone degli obiettivi a medio-lungo termine. «Sono grato della fiducia che mi è stata data dal Rodano, da Marco Barbieri e da Nicolò Bonalumi, e dell'aiuto di Uzzardi, che mi ha supportato nella creazione della rosa. Abbiamo davanti un progetto di almeno 3 anni, in cui lavoreremo con tutti gli staff tecnici, in funzione dei ragazzi delle varie annate, per creare un percorso unitario che porti continuità tra le categorie». Raimondi ha già incontrato anche molti dei ragazzi che allenerà nell'Under 15 Regionale: «il gruppo ha fame, hanno deciso di rimanere perché credono in ciò che vogliamo costruire. Cerco questo nei miei giocatori, persone che non hanno paura di provare, anche prendendosi il rischio di sbagliare. Per quest'avventura mi dividerò i compiti con Andrea Pirola, che ha già lavorato con me a Segrate e che reputo un ragazzo dalle grandi capacità. Non sto nella pelle per iniziare a lavorare sui campi la prossima stagione».

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