Under 16
22 Luglio 2025
FABIO GRIMALDI E CLAUDIO SPELTA
Quando cresce la fame di vittoria, l’unica soluzione plausibile rimane quella di placarla vincendo una e più volte fino a rimanere completamente sazi. Però si sa, per mangiare bene sentendosi a proprio agio bisogna prima avere davanti a sè una tavola molto ben apparecchiata, con la tovaglia abbinata in modo corretto e con delle stoviglie di alto livello per le grandi occasioni. In casa Real Trezzano l’etica del bello presenta una posizione di spicco nei valori della società giallonera, e lo si può vedere chiaramente dal centro sportivo di via Don Casaleggi, uno dei più all’avanguardia del panorama calcistico della zona ovest milanese. Per questo Claudio Spelta, Responsabile del settore giovanile dei trezzanesi, ha in mente per quest’anno di imbandire una tavola con i fiocchi in grado di convincere sempre più giocatori di livello possibili a sedersi per mangiare nel lussuoso ristorante della Real Trezzano.
«Vincere è bello ma non è normale». Questa frase di Massimiliano Allegri, pronunciata ai tempi della Juventus, rappresenta a pieno la dura realtà delle grandi squadre, costrette sempre a portare a casa la pagnotta più grossa. Sfortunatamente, ci sono anni che sembrano girare dal verso sbagliato e che alla fine di tutto ti portano a fare un po' di introspezione per evitare di ricadere negli stessi errori in futuro. «L'annata 2024/25 è stata molto impegnativa per me - afferma Claudio Spelta - sono partito seguendo solo l'agonistica per poi occuparmi anche della pre-agonistica a stagione in corso, per una questione di necessità.
La prima non ha portato i risultati sperati, la seconda, invece, ha chiuso l'anno in positivo». Sono momenti complicati che, però, possono agire come rampa di lancio per riprendere la stagione seguente più forti di prima. «Quest'anno seguirò solo l'agonistica, e sto già costruendo per ogni squadra uno staff completo e competente che permetta un cambio radicale ed immediato. Ogni squadra dovrà avere un allenatore, un collaboratore, due dirigenti e un preparatore atletico: una ricetta semplice che se viene seguita alla lettera può dare vita ad un piatto da cinque stelle».
Ogni squadra per funzionare bene ha bisogno dell'uomo giusto, di un comandante che sappia infondere il senso di appartenenza alla maglia e soprattutto lo spirito di sacrificio per raggiungere l'obiettivo. Per Spelta ormai è tutto molto chiaro: a dirigere l'Under 14 ci penserà Nicolò Giovine, promosso dopo una buona stagione con i 2012. Grande colpo poi sulla panchina degli Under 15 con il tesseramento del tecnico ex Magenta Simone Orlando, un fedelissimo di Spelta e soprattutto «Il profilo più adeguato per cercare di riguadagnarsi la categoria Regionale dopo la retrocessione dello scorso anno». I 2010 continueranno con Mohamed Hazan che proverà a restituire la giusta mentalità ai propri ragazzi dopo la dolorosa retrocessione dell'anno scorso. Promozione in Under 17 invece per Grimaldi che si tiene stretto per un altro anno i suoi guerrieri; è una scelta pensata con molta attenzione da Spelta che mira a dare maggior continuità alla generazione dei 2009 che promette non bene, di più.
Scelte fatte anche per quel che riguarda il circuito Under 18, Juniores regionale e Prima squadra, questo sotto l'egida del Ds Tino Di Stasio: per la prima ecco Marco Lauri, l'Under 19 vede invece la conferma di Massimo Pevere mentre la Prima Categoria sarà responsabilità di Luca Grattarola, ex Frog Milano.
«Stimo molto Grimaldi - afferma Spelta - sia sotto l'aspetto umano che sotto quello calcistico. Sono convinto che con lui si può fare molto bene quest'anno». La tavola è praticamente apparecchiata, mancano solo gli ultimi dettagli e poi sarà tutto pronto per partire con grandi sogni in testa: «L'obiettivo primario è quello di raggiungere più Regionali possibili. Bisogna rispecchiare la grandezza delle nostre strutture pure sul campo, invogliando così i grandi giocatori ad accasarsi con noi. Pronostico per la prossima stagione? Per ora mi sento di dire solo che sto provando a mettere tutti i mattoni nel migliore dei modi, poi con l'inizio della stagione e con il passare del tempo vedremo se la struttura che ho costruito starà in piedi o se cederà e bisognerà ricostruirla».