Under 16 Élite
22 Luglio 2025
UNDER 16 ÉLITE ALDINI - Jacopo Ferretti, pronto alla nuova avventura al Novara
A volte, certe storie possono finire solo così. Possono esserci degli intoppi durante il percorso, ma alla fine la stella polare ti porterà dove meriti di stare. Una stagione che nascondeva tanti interrogativi e poteva essere un altro anno da semplici comprimari, da comparse, ma che invece non lo è stato. L'Aldini di Stella si è presa la scena, si è presa il secondo posto nel girone A - dietro solo alla Varesina - ed è arrivata fino alla finale regionale di Canegrate, qualcosa di impensabile per una squadra che l'anno prima aveva faticato e non poco, chiudendo solo al sesto posto. Tra le tante storie di riscatto più assurde c'è sicuramente quella di Jacopo Ferretti, anche perché la sua stagione non termina come quella di tanti altri con la fine del campionato, ma ha un ultimo sussulto a estate inoltrata, in una - o due, chi sa sa - bollente giornata di luglio. Dopo un'annata tra i difensori più forti della categoria, per Jacopo è arrivato il momento di spiccare il volo e salutare l'Aldini, Milano, la Lombardia e accasarsi al Novara, che più di tutti ha spinto per prendere il centrale di via Felice Orsini e alla fine è riuscito a portarlo a Novarello.
L'arrivo in Agonistica non è dei più facili, con Jacopo che diventa subito una colonna dell'Under 14 del Lombardia Uno, ma con cui non riesce ad andare oltre il sesto posto nella stagione 2022/2023. Quel Lombardia Uno era una squadra fuori dal normale, con giocatori del calibro di Lucchini (Alcione), Marra (Pisa), Spagnolo (Cimiano), Melchiori (Accademia Inter), Capecchi (Pergolettese, ma forse non per molto...) e tanti altri. A fine anno, però, sarà separazione per molti di loro, con Jacopo che andrà a sposare la causa Aldini. Sembra che il sesto posto sia una brutta costante in questa storia, con i falchi che chiudono a cinque punti dal Rozzano qualificatosi ai playoff come miglior quinta. Under 16 Élite, categoria al suo primo anno, Aldini rivoluzionata ma Jacopo rimane lì a presidiare la difesa, stavolta con un compagno come Alessandro Bajami, arrivato dallo Schiaffino. Sono loro due i centrali titolari della squadra di Stella, appena arrivato dall'Under 15 del Mazzo. Sembra che questo possa essere l'anno giusto, con la squadra che ingrana subito, e che addirittura fa paura alla Varesina, la sostituta naturale dell'Alcione sul trono dei Dilettanti. Jacopo chiuderà la regular season con ventinove partite e due gol da centrale, con anche cinque chiamate dall'Under 17 dei falchi presieduta da Biglia e Paletta. Poi quello che rischia di mettere un punto dolorosissimo alla stagione di Jacopo; la prima partita dei playoff vedrà i falchi con l'Ardor Lazzate - la sorpresa del girone B - e il centrale dell'Aldini si procura una lesione al legamento. Qualche bendaggio in più, si stringono i denti, e Jacopo non solo scende in campo da titolare, ma riesce a portare a casa una prestazione ai limiti della perfezione, che permette ai suoi di superare il primo ostacolo. Il percorso si fermerà solo in finale con la Varesina, ma si può dire che quella maledizione del sesto posto è stata rotta, sia per l'Aldini che per Jacopo.
Jacopo il giorno della firma
Rotta la maledizione, ora c'è bisogno di portare un po' di esperienza nel sacrificio anche fuori regione, e sembra che il Novara non se lo sia fatto dire due volte: «È un grande traguardo, raggiunto dopo anni e anni di allenamenti, sudore e sacrifici però ovviamente questo è solo l’inizio e non vedo l’ora di cominciare la nuova avventura». E nonostante la comprensibile euforia per il salto nei Nazionali, guardarsi indietro è d'obbligo: «Ad inizio anno nessuno credeva in noi ma dopo qualche partita abbiamo capito di essere un gruppo veramente forte, peccato solo per il finale ma nulla da togliere a tutto il lavoro fatto. La stagione appena passata è stata una delle migliori e devo tutto ai mister e al gruppo». Per chi parte dal basso è normale andarci con i piedi di piombo, ma il limite rimane sempre il cielo: «Innanzitutto ora penso sia più importante ritagliarmi un posto da titolare in squadra e pian piano cercare di crescere sia a livello personale che calcistico». Tre anni fa l'arrivo in Agonistica, due sesti posti, una finale regionale e il lieto fine dell'aprirsi delle porte del Professionismo: ora, per Jacopo, i sesti posti sono solo un lontano ricordo.