Addio a un pilastro del calcio lombardo; se ne va il padre e il simbolo della grande società milanese

Con la scomparsa di Achille Villa, avvenuta nelle scorse ore all’età di quasi 87 anni, non viene meno soltanto un volto simbolo dell’Enotria, ma anche una delle personalità più significative della scena calcistica milanese. La sua lunga e appassionata militanza nei ranghi della società di via Cazzaniga ha lasciato un segno indelebile, contribuendo in modo determinante alla crescita e all’affermazione del club in Lombardia e su scala nazionale. E gli ha fatto guadagnare affetto, stima e rispetto da parte di tutti gli addetti ai lavori.

Villa ha ricoperto per decenni il ruolo di direttore sportivo con competenza, lungimiranza e un forte senso di appartenenza. Fu tra i protagonisti dell'ascesa Enotria tra la gli anni Novanta e i Duemila. Suo in particolare fu l’intuito di puntare con decisione su Roberto Vitaloni, tecnico che – dopo la conquista del titolo regionale nella stagione 1999-2000 – portò i colori rossoblù a uno dei traguardi più prestigiosi della propria storia: lo scudetto Allievi del 2001, ottenuto nella finale contro il Real Cosenza. Un successo che resta ancora oggi tra i momenti più alti della società.

Ma il contributo di Villa non si è esaurito nei risultati. È stato infatti anche mentore e punto di riferimento per Giovanni Stringhini, figura che avrebbe raccolto il suo testimone negli anni a cavallo con il centenario del club. In lui Villa ha trasmesso valori, visione e cultura sportiva, assicurando così continuità e solidità al progetto Enotria.

Pur lasciando in seguito gli incarichi operativi, Villa non si è mai realmente allontanato dalla società. Ha continuato a farne parte come socio, consigliere prezioso e memoria storica del club, mantenendo uno sguardo vigile e affettuoso su quella che è sempre stata una "seconda famiglia". E proprio con queste parole lo ricorda Stringhini: «L'Enotria è una grande famiglia, e di questa famiglia lui è stato uno dei grandi padri».

I funerali si terranno lunedì 28 luglio alle ore 14:45 presso la Chiesa di San Leone Magno, in via Carnia 12 a Milano.