SuperOscar Under 17
09 Settembre 2025
SuperOscar Under 17 • Pro Eureka, i ragazzi di Moreo battono i campioni Regionali e si qualificano per la finale.
Il SuperOscar Under 17 è arrivato al momento della verità. Dopo i quarti combattuti e ricchi di emozioni, il tabellone propone due semifinali che promettono scintille: da una parte il Lucento e il Lascaris, due squadre abituate a lottare fino all’ultimo pallone e pronte a misurarsi in una sfida che si preannuncia di grande intensità; dall’altra la Pro Eureka e il Chisola, faccia a faccia tra la solidità dei settimesi e la potenza offensiva dei vinovesi, capaci di impressionare con il loro cammino. Quattro formazioni, un solo obiettivo: conquistare il pass per la finalissima e continuare a scrivere la propria storia in un torneo che non ha smesso di regalare spettacolo. Il campo ha parlato e ci ha regalato il verdetto che tutti aspettavano: la finalissima sarà Pro Eureka-Lascaris che Venerdi 12 a Settimo si affronteranno per il primi trofeo stagionale.
LE SEMIFINALI
LASCARIS-LUCENTO: 3-0 (A cura di Alessandro Amoroso)
Le semifinali si sa sono sempre delicate, un dettaglio può rompere l’equilibrio e decidere match dal risultato difficile da pronosticare. Il Lascaris, campione in carica, ha un solo obiettivo: ripresentarsi in finale per il terzo anno di fila. Ma per farlo serve superare il Lucento delle sorprese di Mezzapesa, una squadra che durante tutto il torneo ha saputo coniugare gioco e cinismo e che mette in campo il suo solito 4-3-1-2. Per l’occasione i bianconeri di Cocino (oggi sostituito da Balice) si rifanno il look passando dal 4-3-3 al 4-3-1-2 con Margiotta a supporto del duo Canova-Giuranna. È proprio il duo offensivo del Lascaris ha rompere subito l’equilibrio: al 2’ minuto Canova protegge bene un pallone sull’out di sinistra e con il mancino serve un cross teso all’altezza del dischetto sul quale Giuranna s’inventa un colpo di tacco delicato che spegne la sua corsa in rete spiazzando Scanu. La risposta dei ragazzi di Mezzapesa non si fa attendere Perardi al 7’ cerca e trova Barbuta ma la conclusione del numero 11 rossoblù non trova lo specchio. Il prender coraggio da parte dei ragazzi di Mezzapesa apre spazi in contropiede per i bianconeri che grazie ad uno scatenato Canova mette a dura prova la catena di destra composta da Carelli e Lorusso. L’occasione del pari, per il Lucento arriva al 20’ quando Carelli si sgancia in fase offensiva, riceve un gran pallone in area di rigore ma il suo destro trova le mani di Suino a dire di no. Le occasioni da gol non mancano nemmeno per il Lascaris che negli ultimi 10 minuti di gara accelera per cercare il raddoppio: prima, al 28’, Scanavino stampa la traversa con un destro mirabolante da 25 metri e poi Margiotta trova il gol del 2-0. Per il numero 10 arriva il primo gol nel torneo che giunge grazie al solito lavoro di Canova sull’out di sinistra che salta l’uomo e mette a rimorchio un pallone facile facile per il mancino di Margiotta che batte Scanu.
Nella ripresa il Lucento cerca di alzare il livello di pericolosità ma la difesa sorretta dal duo Dellavalle-Ambrosia tiene alla grande. Le uniche alternative per i ragazzi di Mezzapesa sembrano essere le conclusioni dalla distanza come al 8 quando Fernadez prova a scaldare i guanti di Suino trovando la risposta attenta del numero 1 bianconero. Le occasioni per riaprire il match per il Lucento non mancano ma nella più grande occasione per i rossoblù è Dellavalle a sostituire Suino sventando sulla linea sul tiro a botta sicura di Lorusso. L’alchimia bianconera sembra di tutt’altra pasta rispetto alle prime uscite del torneo e i ragazzi di Balice chiudono i conti a due minuti dal termine: Zamboni, entrato da pochi minuti, si lancia in contropiede e a tu per tu con Scanu non trema, firma il 3-0 che regala la terza finale SuperOscar in tre anni e la possibilità di difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Per chi si fosse illuso dopo le prime due gare sotto tono c’è una brutta notizia: il Lascaris c’è ed è nuovamente in finale.
Lascaris: Zamboni, Canova, Margiotta e Giuranna.
CHISOLA-PRO EUREKA: 0-1 (A cura di Matteo Trubia)
Pochi minuti di pausa e il cronometro parte per la seconda semifinale di giornata che vede da un lato la vera sorpresa in positivo. Il Chisola si presenta alla gara con un mancino da fuori area di Sottile che mette subito in guardia la Pro Eureka. Nessuna eccessiva intimidazione per i rossoblù, che rispondono riversandosi in avanti e conquistando un paio di corner grazie ai tentativi di Marengo. La Pro Eureka continua a premere e prova anche la conclusione dalla lunga distanza con Cinti, respinta da Odorico. Il Chisola torna ad affacciarsi alla porta difesa da Cannone, con un sinistro strozzato da Petkov proveniente da cross di Sottile. Sempre il numero 10 vinovese punta forte l’avversario e scarica un mancino rasoterra che attraversa tutta l’area e finisce a lato del legno. Al 24’ arriva l’occasione che potrebbe interrompere lo stallo del match: il Chisola guadagna un calcio di rigore dubbio, dal dischetto di presenta Brusa che viene ipnotizzato da Cannone che blocca in due tempi, rimanendo momentaneamente con una sola rete subita nel torneo. C'è un'altra possibile svolta per bloccare il risultato, ma questa volta nell’altra area: prima la difesa vinovese pasticcia regalando una punizione a due non sfruttata a dovere dai blucerchiati, poi con un super tentativo aereo di Ledda viene allungato sopra la traversa da Odorico. L’inerzia è dalla parte della Pro Eureka che sfrutta prontamente il momento positivo: Marengo recupera la palla in area e, senza incertezza sul da farsi, sfodera un destro che gonfia la rete portando in vantaggio i suoi al termine della prima frazione.
Pro Eureka: Andrea Cannone.
La ripresa comincia esattamente come è terminato il primo tempo: avanzata palla al piede di Ledda che arriva sul fondo e mette dentro un palla che taglia tutta l’area ma non viene raccolta da nessuno. La Pro Eureka continua a spingere e presto arriva la palla per il raddoppio: Cinti riceve in avanti, mette a sedere il difensore avversario con una finta ma viene neutralizzato da un’ottima parata di Odorico. Il Chisola torna ad attaccare e la palla del pari capita sui piedi di Maiolo che clamorosamente sbaglia centrando Cannone. Poi c'è un botta e risposta in attacco da parte di ambo le squadre: la Pro Eureka si distende in avanti non sfruttando la mala posizione difensiva ospite, con il sinistro di Scaccia che termina a lato della porta. Il Chisola tenta di invertire la tendenza con un destro da fuori area di Petkov bloccato, però, a terra dall’estremo difensore blucerchiato. A metà tempo i vinovesi cercano di sfruttare un calcio dalla bandierina per cercare il pareggio, ma in contropiede rischiano di prendere il secondo gol da Actis alla sua ultima occasione prima di essere sostituito. L’atteggiamento tenace e voglioso della Pro Eureka continua a premiare: in seguito a una punizione conquistata e ad un giallo provocato, Brombal tenta il mancino dalla lunetta che viene parato in due tempi dal portiere avversario. Dal miracolo all’incubo il divario è veramente sottile: il Chisola guadagna un altro calcio di rigore, questa volta dal dischetto di presenta su Maiolo per la rete del pareggio, ma il centravanti, cercando l’incrocio, spara alto e Cannone festeggia nuovamente. I nervi tesi alimentano gli ultimi minuti di gara, vedi il doppio giallo e conseguente espulsione di Petkov, ma senza alcun risvolto sul tabellino e quindi venerdì, sul proprio terreno di gioco, la Pro Eureka potrà contendersi la finale valida per il titolo del SuperOscar.