Milano
12 Settembre 2025
PADERNO DUGNANO • Il Sindaco di Varedo, Filippo Vergani, con Carola (Presidente) e Silvia Anzalone (Vice Presidente) della società Paderno Dugnano
Il Paderno Dugnano continua a scrivere nuove pagine della sua storia e lo fa con un passo deciso verso il futuro: la gestione del centro sportivo di Varedo. Un traguardo inseguito per mesi, frutto di un lavoro costante e silenzioso che oggi regala alla società guidata dalla presidente Carola Anzalone un salto di qualità decisivo. Da un campo solo, quello di Paderno Dugnano, si passa a tre impianti, con due campi a Varedo e il “Magretti” che rimane il cuore della comunità sportiva. Una trasformazione che, come racconta il vicepresidente Massimo Rondelli, rappresenta un vero spartiacque: «Passare da uno a tre campi è un cambiamento radicale. Non solo ci consente di dare respiro all’attività quotidiana, ma soprattutto ci permette di portare avanti due progetti paralleli, il maschile e il femminile, con spazi autonomi e dedicati».
Tutta l’attività propedeutica legata alla partecipazione al bando per la gestione del Centro Sportivo di Varedo è durata sei mesi e ha visto un ruolo determinante di varie persone e consulenti esterni, tra i quali l'Avvocato Simone Uliana. In tale situazione il Paderno Dugnano, unitamente ad altri operatori, ha partecipato a una selezione e poi successivamente al bando di gara vero e proprio, risultando vincitrice. Ora il Paderno Dugnano può finalmente allenarsi in una struttura che, dal 1° settembre, è diventata operativa con ampi spazi esterni e campi regolamentari, una boccata d’ossigeno per un movimento in forte espansione. La vicinanza geografica offre anche un altro vantaggio: la possibilità di coinvolgere nuovi bacini di utenza come Bovisio, Cesano Maderno e Desio, territori che gravitano intorno a Varedo e che possono alimentare il vivaio. In tale ambito un importante lavoro viene svolto dal Responsabile per i rapporti istituzionali, Lidio Damiano Carboni, il quale ha anche la responsabilità di gestire il rapporto con gli sponsor e con i vari stakeholder.
Il settore giovanile resta il cuore pulsante. I Giovanissimi 2012 sono affidati a Donato Corbo, nella fascia pre agonistica ci saranno due squadre per i 2013 e altre due per i 2014, oltre ai 2015, 2016, 2017 e 2018, tutte guidate da tecnici di comprovata esperienza. I 2009 vedranno invece la presenza in panchina di Emanuele Raimondo e Raffaele Piro, mentre altre categorie stanno beneficiando della possibilità di raddoppiare le formazioni grazie al boom di iscrizioni. «È la prima volta che vedo genitori così contenti – racconta Anzalone – e gli allenatori non nascondono la soddisfazione di poter lavorare senza limiti di spazio. Questo entusiasmo si traduce in nuove squadre e in un clima positivo che si riflette sul campo».
Lidio Damiano Carboni • Responsabile per i rapporti istituzionali del Paderno Dugnano
Ma non si tratta solo di numeri. Il club ha deciso di puntare con forza sul femminile, convinto che il futuro del calcio passi anche da lì. Dopo l’avvio con l’Under 15 regionale, quest’anno ci saranno ben tre squadre dedicate nei campionati regionali, a testimonianza di un impegno che non è di facciata ma strutturale. «È un progetto lungo e laborioso – sottolinea Lidio Damiano Carboni – ma ci crediamo davvero. Vogliamo dare alle ragazze la possibilità di crescere in un ambiente che le rispetti e che dia loro spazi adeguati».
Il respiro del Paderno Dugnano, però, non si ferma ai confini locali. Da tempo la società ha avviato una collaborazione con il Valencia C.F., un progetto internazionale che prevede scambi e attività formative. La scorsa estate, per la prima volta, si è tenuto un camp maschile e femminile organizzato insieme agli istruttori spagnoli, un’esperienza che ha rappresentato un punto di partenza e che verrà ripetuta, ampliata e arricchita di nuove opportunità. «Siamo in linea con il progetto Valencia – spiega Anzalone – e continueremo a collaborare con loro. Quest’anno abbiamo colpito nel segno: tre campi, campus estivi con un club di livello europeo e una crescita interna che ci spinge a guardare avanti con fiducia».
Non mancano, naturalmente, i progetti di riqualificazione delle strutture, perché avere spazi adeguati resta la chiave di tutto. L’obiettivo dichiarato è mettere sempre più a disposizione degli atleti campi moderni e funzionali. «Alla fine contano i campi – ribadisce la presidente Anzalone – senza strutture si fanno solo chiacchiere. Noi abbiamo scelto di investire tanto, con una prospettiva a medio/lungo termine, e già oggi raccogliamo le prime soddisfazioni». Un segnale forte arriva anche dal mondo della politica locale, che ha colto la serietà e la portata innovativa del progetto: un percorso di rinnovamento. Il Paderno Dugnano, insomma, non si limita a crescere: sta cambiando pelle, costruendo una realtà moderna che coniuga passione, organizzazione e visione. Varedo non è un punto di arrivo, ma l’inizio di una nuova fase.