SuperOscar Under 17
12 Settembre 2025
SuperOscar Under 17 • Il Lascaris si aggiudica il 45° SuperOscar grazie alla vittoria sulla Pro Eureka.
Ci sono finali che nascono già leggendarie, prima ancora che l’arbitro fischi il calcio d’inizio. La sfida tra Lascaris e Pro Eureka per il SuperOscar Under 17 appartiene a questa categoria: due storie diverse, destinate a incrociarsi sul campo di Settimo in una notte che profuma di destino.
Il Lascaris arriva ancora una volta dove contano solo i nervi d’acciaio: dopo un girone iniziale complicato, in cui la qualificazione è sembrata davvero appesa a un filo, i bianconeri di Cocino hanno saputo rialzarsi con la forza dell’abitudine, centrando la terza finale consecutiva. Per loro non è solo una partita: è l’occasione di difendere il titolo, di confermarsi specialisti assoluti delle sfide da dentro o fuori. Di fronte, però, c’è una Pro Eureka che ha riscritto le gerarchie del torneo. La squadra di Moreo ha incantato per organizzazione e qualità del gioco, costruendo il proprio percorso su una difesa quasi impenetrabile: un solo gol concesso in tutto il cammino e la semifinale perfetta, che ha estromesso i campioni regionali del Chisola. Un’impresa che ha trasformato i ragazzi di Settimo da outsider a credibili pretendenti al trono.
Il campo ha parlato e ha ci ha regalato la vincitrice del 45°SuperOscar: Il Lascaris di Cocino.
LA CRONACA (A cura di Matteo Trubia)
Il direttore di gara fischia e l’attesissima finale può partire. La nuova disposizione tattica, attuata già in semifinale, del Lascaris viene confermata e attuata dai ragazzi di Cocino sin dalle prime battute che non si snaturano: manovra, pressione e recupero palla alto e veloce. D’altra parte la Pro Eureka si arma di qualità e velocità nelle scelte particolarmente in fase di contropiede con Ledda e Marengo uomini chiave. Parte bene il Lascaris che muove da sinistra a destra, la sfera che raggiunge facilmente il fondo per cercare lo stacco vincente di Giuranna. Al minuto 8 arriva la prima potenziale occasione bianconera con una specialità della casa: Margiotta scodella il primo corner per Dellavalle, che svetta alto senza trovare il rettangolo della porta. Le lancette scorrono e la percentuale del possesso palla del Lascaris aumenta sempre più: elemento fondamentale che porta i bianconeri a combinare velocemente come nell’occasione della triangolazione tra Scanavino, Ambrosia e Giuranna bloccata solamente dall’uscita bassa di Cannone.
Verso la metà della prima frazione i padroni di casa cercano di alzare il baricentro affidandosi alle sponde del loro centravanti, costretto ad effettuare tanto lavoro sporco per aiutare la squadra. Al 17 minuto, dagli sviluppi da corner, Viola pennella un cross dalla linea laterale per l’incornata vincente di Giuranna che gonfia la rete, ma l’arbitro ravvisa un fallo in attacco ed annulla la potenziale rete del vantaggio. Sull’altro fronte, è tempo per il primo vero tentativo rossoblù: da calcio fa fermo, Scaccia disegna una palla a giro indirizzata all’altezza del dischetto, nessuno ne approfitta e Suino blocca facilmente. Il Lascaris torna a premere alzando i giri dell’acceleratore per trovare la via del gol, specialmente con filtranti e traversoni destinati al loro centravanti oppure con iniziative personali, come quella dell’ex rossoblù Canova che salta l’avversario, serve Margiotta, a sua volta Giuranna che viene murato all’ultimo dal grande intervento di Brombal.
Le occasioni bianconere si sommano velocemente ed eccone un’altra particolarmente illuminante: Scanavino sventaglia direttamente verso Giuranna, il quale la addomestica con un aggancio mostruoso e, a tu per tu con Cannone, non riesce a concludere cinicamente proprio allo scadere del primo tempo.
La ripresa comincia esattamente come è finita: il Lascaris si riversa subito in avanti e Scanavino tenta, per la prima volta nel match, un destro al volo da fuori area che viene abbracciato al petto da Cannone. Spinti dall’inerzia a loro favore e volenterosi di trovare la rete del vantaggio, arriva l’ennesima occasione bianconera: Bottero si accentra, offre dentro l’area un regalo quasi da scartato dalla fantastica girata di Giuranna, che col mancino apre troppo e spedisce la sfera poco a lato del palo. Da un polo all’altro, i ribaltamenti di fronte cominciano a prender piede: la Pro Eureka guadagna un corner e sulla ribattuta il primo ad arrivare è Ledda che cerca la porta ma viene contrastato da un instancabile Martinelli. Questioni di attimi e i padroni di casa, sprinti dall’entusiasmo della loro gente, arrivano più facilmente nell’area avversaria: prima con un’incursione in area di rigore di Ledda, che semina il panico e termina con un nulla di fatto, poi con un destro a giro dall’angolo sinistro dell’area di rigore di Lencia, allungato in angolo dalla difesa ospite. Gli ultimi dieci minuti entrano nel vivo e ogni dettaglio può risultare fatale: la Pro Eureka continua a spingere e a crederci come nella combinazione fra De Angelis e Caradonna, col primo che con determinazione e resistenza punta la porta ma viene fermato da Attisani.
L’asse bianconero torna all’assalto e non demorde assolutamente: prima arriva la triangolazione Giuranna, Scanavino e Margiotta conclusa con l’ottenimento di un corner; da quest’ultimo arriva sulla ribattuta la botta al volo di Viola e l’incredibile distesa e risposta in angolo di Cannone. E proprio quando tutti i pronostici prevedevano l’arrivo dei calci di rigore, arriva la svolta che stappa la bottiglia: Scanavino traccia un cross perfetto che sorvola tutta l’area di rigore, ma sul secondo palo Dellavalle si fa trovare puntuale per ribadire in rete la palla valida per il vantaggio bianconero e molto probabilmente per la vittoria del torneo. La clessidra ha esaurito il tempo, l’arbitro fischia tre volte e il gruppo classe 2009 del Lascaris festeggia la vittoria del terzo SuperOscar consecutivo.
IL TABELLINO
LASCARIS-PRO EUREKA 1-0
RETI: 32' st Dellavalle (L).
LASCARIS (4-3-1-2): Suino, Ambrosia (26' st Penta), Viola, Martinelli, Attisani, Dellavalle, Canova (14' st Zamboni), Scanavino, Giuranna, Margiotta (31' st Braga), Bottero (18' st Scalenghe). A disp. De Tiberis, Greco, Scaglia, Cruto. All. Cocino. Dir. Scalenghe - Penta.
PRO EUREKA (4-3-3): Cannone, Pucci, Lencia, Mele, Patierno, Brombal, Ledda (15' st Belfiore), Cinti (15' st De Angelis), Marengo, Scaccia (35' st Caradonna), Actis Perino (6' st Sarti). A disp. Corra, Grazio, Di Stefano, Venneri. All. Moreo. Dir. Calisto - Trovato.
ARBITRO: Orrù di Torino .
AMMONITI: 5' st Brombal (P), 18' st Viola (L), 27' st Penta (L).
I MIGLIORI (A cura di Alessandro Amoroso)
PRO EUREKA:
Ledda 7.5: Fa impazzire letteralmente chiunque sull'out di sinistra. I suoi dribbling sono sempre studiati e utili a creare superiorità numerica. Nella prima frazione vince alla grande il duello con Viola costringendo spesso i bianconeri a ricorrere al fallo. Torneo da incorniciare per il nuovo arrivo blucerchiato.
Marengo 7: Faro dell'attacco, il suo lavoro spalle alla porta è fondamentale per dare respiro alla manovra quando il pressing bianconero si fa più intenso. Nella prima frazione non ha grandi occasioni da gol ma si rende indispensabile iniziando la fase di pressing.
Cannone 7: Dopo la prestazione monstre con il Chisola l'estremo difensore blucerchiato si dimostra affidabilissimo anche in finale. Pronto sulle uscite basse e a coprire i pali. un gran portiere riesce ad essere utile anche senza sfoggiare parate per i fotografi.
Brombal 7.5: Capitano, in tutto e per tutto. sempre pronto ad immolarsi quando la situazione si fa complicata, primo a far salire la squadra quando serve e primo a non mollare mai. Lo scontro tra titani con Giuranna se lo aggiudica alla grande.
LASCARIS:
Martinelli 8.5: Difficile trovare un interprete del ruolo migliore di lui, vince meritatamente il premio di MVP del torneo dimostrando ancora una volta perchè è tra i migliori giocatori che questa categoria può offrire.
Scanavino 8: Un professore geniale in mezzo al campo, vedergli perdere un pallone è cosa rara ma sopratutto ciò che impressiona di più è la velocità di pensiero che questo ragazzo dimostra su un campo da calcio. Il suo SuperOscar è praticamente perfetto sotto ogni punto di vista.
Margiotta 7.5: Da trequartista da il meglio di se, sempre nel vivo del gioco crea superiorità numerica con le sue volate in mezzo al campo. Va vicino a trovare la giocata vincente in più occasioni ma gli manca solo la lucidità necessaria per diventare l'uomo partita.
Dellavalle 8.5: Avete presente Sergio Ramos ? Ecco, la sua zuccata è tanto decisiva quanto lo è stata per la storia recente del Real Madrid quel colpo di testa al 93° di Real- Atletico. All'ultimo secondo arriva il gol che fa esplodere di gioia il tifo bianconero e consegna il terzo SuperOscar di fila per la categoria 2009
Ambrosia 7.5: Mai fuori posizione, attento sulla destra e fondamentale nella fase di spinta. Confeziona cross al bacio sui quali però il duo d'attacco non riesce ad approfittarne. In fase copertura è perfetto, sia in fase di recupero palla che in marcatura.