Under 17 élite
17 Settembre 2025
UNDER 17 ÉLITE ENOTRIA • Bassi e Zambianchi, i rossoblù che hanno deciso il derby del Lambro
«Vivo di gratitudine per i momenti, che passano di tanto e tanto come un classico» (Bassi Maestro). Come la doppietta, il classico, passato dai campi di Via Cazzaniga. Autore? Bassi, Emanuele. Il classico, il derby del Lambro: Enotria - Cimiano. Da Milano est, alla sua scena rap. Dal North of Loreto al “Brivido” di Guè, che parte da Moscova e arriva sui campi rossoblù: dal rigore dell’undici a quello di Spagnolo, che riapre i conti nel momento centrale di un secondo tempo a tinte biancorosse. I ragazzi di Gazzola riemergono: il rigore di Spagnolo ridà linfa, i guantoni di Zambianchi si ergono a sentenza. L’Enotria vince e si prende la testa del girone in solitaria.
Un momento ed è già derby: aldilà della competizione, aldilà di cause ed effetti che hanno portato e deriveranno da questo momento, il derby è sempre derby. E sulle rive del Lambro, Enotria e Cimiano lo sanno bene. Da chi quest’anno ha iniziato vincendo, a chi vuole continuare a vincere. Da Via Cazzaniga a Via Don Calabria non c’è nemmeno un chilometro, ma in mezzo c’è il cuore. E oggi l’occasione per metterne un altro nel proprio palmares.
Poca distanza, quella tra i centri sportivi, zero, quella che racconta il rettangolo verde. Un inizio di equilibrio: dal possesso palla dei padroni di casa, che scalda i guantoni con la girata di Magnotti, alla compattezza dei biancorossi, che difendono e lentamente tentano la risalita. Fino quantomeno al fallo nell'area ospite. Tranchellini va giù, e Bassi spiazza. I rossoblù vanno avanti e a prendersi la scena è il loro centrocampo. Dalla leadership del capitano, alla regia (kubrickianamente calcistica) di Leveni, fino al tocco di funambolismo di Carulli. È proprio nell’area mediana del campo che i ragazzi di Ferraioli stanno facendo tanto. E nonostante ciò - e le fiammate di Finardi, famelico nel pressing - la partita procede lentamente verso l’equilibrio. Coi cavallucci che, dopo lo svantaggio, cominciano a risalire la corrente: mare calmo? Non esattamente, più venti contrari che si annullano l’un l’altro. Fino alla tempesta di Bassi: azione magistrale, rasoterra imparabile. E il maestro di Via Cazzaniga porta in cielo i suoi.
Confusione, decisione: gli antipodi del derby. Quella dei padroni di casa, che cantano all’unisono con la direzione dalla panchina. Quella degli ospiti, che cercano (nuovamente) di ripartire. Feriti nel risultato, ma decisi a far valere il proprio orgoglio. Ma per ora, la scena se la prendono i guantoni di Meraviglia: che salvano su Boschi - piazzato velenoso da fuori area - e che disinnescano anche il tentativo di Telloli. E se il sinistro di Falco si alza sopra la traversa, nei minuti finali il tentativo dell’ex Lombardia Uno diventa prova tangibile che gli ospiti stanno reagendo. Trecento secondi che si colorano di bianco e rosso e che aprono a una domanda: cambierà tutto nella ripresa?
Detto, fatto. Cambio radicale, nell’atteggiamento di un Cimiano rientrato battagliero. Cambio radicale, nell’andamento della partita. Il rasoterra di Apollo - più dentro al campo, vista l’uscita di Crivellin - ne è la testimonianza. E se finora siamo i guantoni di Zambianchi a disinnescare i tentativi del dieci di Gazzola, il taglio netto col passato c’è stato: confermato dal cambio, anzi dai cambi del tecnico di Via Don Calabria. Che in un quarto d’ora ne cambia sei, ma che non può che rimanere a guardare mentre il velenoso destro di Mezzatesta sibila vicino al palo e si spegne sul fondo.
Azione, reazione: con le soluzioni di Ferraioli dalla panchina. Che ridisegnano l’Enotria, e che le danno nuova linfa in quel centrocampo che nei primi quarantacinque era significato - almeno sul piano tattico - doppio vantaggio. In cui la sliding door era stata il rigore di Bassi. E un penalty rischia di essere il nuovo game changer della ripresa. Screnti se lo guadagna, Spagnolo se ne occupa. Battuta perfetta - identica a quella dell’undici di casa - e partita immediatamente riaperta.
Perché la nuova verità sembra palesarsi dal rettangolo verde: i biancorossi non mollano mai. Tempo tiranno per i rossoblù, che vedono le lancette scorrere lentamente. Tempo tiranno per gli ospiti, che li vedono scorrere troppo velocemente. E l’ex Lombardia Uno che, dopo il primo, cerca la seconda doppietta di giornata. Freccia a sorpresa, ma ancora il gigante con la uno sulle spalle a dir di no. Rewind, replay un paio di minuti dopo: il venti spizza, Mezzatesta calcia. E il portiere di casa disinnesca. E mentre qualcuno mormoreggia che «il pareggio sia meritato», la speranza si scontra con le manone di Zambianchi e, quando serve, col fisico di Magnotti. Che ostacola l’autore del 2-1 e che, coi suoi, esulta al triplice fischio. Il cielo è rossoblù: il derby va all’Enotria.
ENOTRIA - CIMIANO 2-1
RETI (2-0, 2-1): 8’ rig. Bassi (E), 27’ Bassi (E), 23’ st rig. Spagnolo (C).
ENOTRIA (4-3-3): Zambianchi 8, Finardi 7, Bona 6.5 (31’ st Magnotti sv), Leveni 7.5, Stea 6.5, Magnotti 7, Boschi (17’ st Grimoldi 6.5), Tranchellini 7 (9’ st Radice 6), Telloli 6.5 (24’ st Baroni 6.5), Carulli 7 (17’ st Speranza 6), Bassi 8.5 (17’ st El Hariri 7). A disp. Santoro. All. Ferraioli 8. Dir. Torre.
CIMIANO (4-3-3): Meraviglia 6.5, Laalai 7, Pilu 6.5, Brambilla Pisoni 6 (9’ st Mezzatesta 7), Wafa 6 (4’ st Ferrari 6.5), Chiappini 7, Confalonieri 6.5 (9’ st Festa 6), Falco 6.5, Crivellin 6 (1’ st Grison 7.5), Apollo 7 (14’ st Spagnolo 8), Giugliano 6 (9’ st Scrimenti 7). A disp. Moroni, Conigliaro. All. Gazzola 6.5. Dir. Bestetti.
ARBITRO: Girgis di Cinisello Balsamo 7.
AMMONITI: Tranchellini (E), Carulli (E), Radice (E), Chiappini (C), Laalai (C), Spagnolo (C).
ENOTRIA
Zambianchi 8 Incredibile ciò che regala al pubblico e - al triplice fischio - alla sua Enotria nei minuti finali, prendendo tutto ciò che il Cimiano gli porga davanti, non facendo passare nulla alle sue spalle. Volando su Spagnolo, ripetendosi su Mezzatesta. La vittoria dei rossoblù passa inesorabilmente dai suoi guantoni.
Finardi 7 Una stamina pressoché infinita, che nei minuti finali significa tanto: l'Enotria si aggrappa alle sue progressioni nel risalire il campo come, per certi versi, aveva già fatto a inizio partita. Quando quel pressing lo aveva portato molto vicino al 3-0 dei padroni di casa.
Bona 6.5 Solido, concentrato, energico: tre aggettivi che racchiudono gran parte della sua prestazione e che ne sintetizzano il fulcro. Peccato per quella sbavatura che costa il penalty del 2-1. Inserimento perfetto dell’avversario e contatto che sembra esserci (31’ st Magnotti sv).
Leveni 7.5 Eleganza in un centrocampo che si affida spesso alla sua uscita palla per calmare l’animo furente degli allievi di Gazzola. Stoppa, sguscia tra gli avversari in un lampo e fa comparire la palla alle spalle dei biancorossi. Raffinato.
Stea 6.5 Coraggioso nel prendersi sulle spalle insieme a Magnotti la gestione della difesa rossoblù anche nei concitati minuti finali. Coraggioso nel prendersi la marcatura di spagnolo quando Spagnolo sembra aver messo gli occhi sulla doppietta. Bravo, nel gestirlo e nel controllarlo.
Magnotti 7 Una calma apparente che per certi aspetti sembra non coincidere con la vivacità della partita. Ma è da qui che passa inesorabilmente il suo modo di gestire la fase difensiva; e di scappare a caccia degli attaccanti quando serve. Nei minuti finali segue i movimenti di Spagnolo e in collaborazione con Stea e Zambianchi chiude i conti.
Boschi 6.5 Su quella fascia dove Finardi pressa, c’è lui a dare costante supporto al difensore e dare costante apporto alla fase offensiva. Nei minuti iniziali l’estro del trio lì davanti - e anche il suo, inevitabilmente - si prende il palco di via Cazzaniga. E la conclusione rischia anche di modificare il risultato della sfida.
17’ st Grimoldi 6.5 Duttilità è parola d'ordine: partendo largo, stringendosi e poi ribaltando il proprio fronte di gioco. Il jolly rossoblù che varca il rettangolo verde, dando a Ferraioli spazio di manovra e d'idee per ridisegnare la sua Enotria in base al momento del match.
Tranchellini 7 La sua incursione in area significa penalty e vantaggio rossoblù. Ricorda un po’ con quelle scivolate che fermano sul nascere il tentativo di risalita biancorossa il Radja Naingoolan dei tempi della Roma. Vede, intercetta, ripropone in attacco semplice, no? Carisma da vendere per il capitano di Via Cazzaniga.
9’ st Radice 6 Quantità, nel tentativo di mantenere il vantaggio. In un centrocampo che si spezza e un momento dopo si riempie di giocatori, è lui a seguire e inseguire il flusso del pomeriggio di Via Cazzaniga.
Telloli 6.5 C’è tanto lavoro spalla alla porta; faticoso, ma necessario nei suoi settanta minuti. C’è quell’imbucata per Tranchellini che lo porta nell’area biancorossa; c’è la partecipazione al 2-0 dei padroni di casa. E se riflettori si posano poco su di lui chi vede il quadro generale ne nota il lavoro fondamentale. E, al momento giusto, la conclusione che lo porta vicino al gol.
24’ st Baroni 6.5 Entra nel momento più delicato del match: un minuto dopo, si abbassa a centrocampo, recupera e comincia immediatamente ad attaccare il campo. Piccolo esempio di quella che diventa la costante della sua mezz'ora nel rettangolo verde.
Carulli 7 Funambolico lì alle spalle degli attaccanti, dove nasconde e ripropone palla. Magic trick per toglierla alla disponibilità degli avversari, servizio perfetto per i compagni. E fondamentale nel muoversi in tutto il fronte offensivo, cercando spazi e palloni giocabili.
17’ st Speranza 6 Quantità, quella che mette per tutta la mezz'ora finale di partita. Coraggio (da leone), quello che mostra nell'area mediana del campo di Via Cazzaniga. Freschezza, quella che sfrutta per portare a casa il compito.
Bassi 8.5 Doppietta del derby: dato pesante ma sulle spalle grosse di un attaccante parso oggi, per molti tratti, imprendibile. Rigore da manuale, piazzato per il 2-0 che occupa un’altra pagina del medesimo libro. Se il cielo è rossoblù la mano che dipinge il colore è soprattutto la sua.
17’ st El Hariri 7 Quando nei minuti finali c'è bisogno di ripartire, di risalire e portare la palla lontano, l'Enotria si affida alla sua velocità e alla sua capacità di spaccare il campo. Dribbla, cerca la porta. Ci va vicino, ma alla fine il suo lavoro paga comunque.
All. Ferraioli 8 I novanta minuti hanno fatto emergere due caratteristiche diverse, ma necessarie per una squadra che aspira a vincere: proporre e soffrire. Nel primo tempo i suoi giocano - e il risultato è la conferma - nel secondo riescono, anche aiutati dai cambi e dalle manone di Zambianchi, a resistere al ritorno di un Cimiano che si fa aggressivo e minaccioso.

CIMIANO
Meraviglia 6.5 E oggi, di lui, si apprezza soprattutto il posizionamento: nei veloci cambi campo e nei ribaltamenti dell'Enotria, lui è un passo avanti e un passo verso la palla. Ciò gli permette di rispondere presente sull'incursione in area di Finardi, ciò gli permette di rispondere presente ai tentativi dalla distanza di Boschi e Telloli.
Laalai 7 Primo tempo complicato, con un avversario di fronte che di lavoro gliene dà tanto. Eppure, gli sprazzi della sua energia si vedono. Con delle progressioni in solitaria, con la voglia comunque di attaccare campo e spazi alla ricerca di Zambianchi. E nella ripresa il lavoro continua, con più territorio da conquistare.
Pilu 6.5 Difensore dai piedi buoni; caratteristica decisiva e incisiva nel calcio di oggi. Ed è proprio qui che il suo lavoro si fa duplice: aiutando nella manovra, partecipando anche alla costruzione dal basso del suo Cimiano.
Brambilla Pisoni 6 Partita sicuramente complessa, con un centrocampo denso dove gli spazi e i palloni sono pochi. Compito faticoso, poco sotto i riflettori, ma nel centro dell'equilibrio biancorosso. Tanta quantità agli ordini di Gazzola.
9’ st Mezzatesta 7 Più spazi da attaccare, con una porta che si fa sempre più nitida davanti a sé. Costante supporto degli attaccanti, da cui riceve quel pallone velenoso che subito scaraventa in porta: Spagnolo glielo lascia lì, lui lo trasforma in occasione. Ma Zambianchi para e blocca anche questa.
Wafa 6 Avanza a passi pesanti e minacciosi contro la difesa di casa. Nel fitto centrocampo ci si mette anche lui; che porta palla lontano, molto lontano dalla porta di casa, e che a tratti sembra non poterla perdere. La tiene ancorata ai piedi, e nessuno gliela toglie più, se non col fallo.
4’ st Ferrari 6.5 Splendida quella chiusura a pochi minuti dal suo ingresso: blocca la cavalcata dell'attaccante rossoblù con uno stop volante. Fallo nullo, efficacia altissima. Rimane a difesa del fortino anche nei concitati minuti finali, quando l'Enotria tenta di sorprendere e colpire in contropiede.
Chiappini 7 Prestazione in crescendo per il capitano biancorosso. Partenza difficile, ripresa di grande carisma. Dimostrato dalla quantità (e pericolosità) di palloni che, carambolati nell'area ospite, pulisce. E i grattacapi sembrano essere sotto controllo.
Confalonieri 6.5 Ruolo sicuramente complicato quello di cui si incarica dal fischio d'inizio fino alla sua uscita dal campo. Prima gestione palla, costantemente pressato dall'Enotria, nel tentativo di far gioco. Glaciale, nel gestire il pressing rossoblù, anche se gli spazi sono spesso intasati.
9' st Festa 6 Come il Guardiano del faro, è lui che veglia sui compagni offensivi: sempre alle spalle del gruppo d'attacco, sempre a riproporre e rimandare il più velocemente possibile la palla vicino alla porta di Zambianchi.
Falco 6.5 Nel momento più complicato della gara, è la sua punizione a risvegliare gli animi biancorossi. Che scossi dal tentativo dell'otto, si rilanciano in attacco. Ed è lui a confermare la sensazione: il Cimiano attacca, e il centrocampista la porta la cerca.
Crivellin 6 Come per la controparte rossoblù, il lavoro è spesso spalle alla porta. Dove fa a spallate (e prende colpi) dai difensori avversari. Quando la palla arriva nei suoi piedi, è difficilissimo portargliela via. E l'unica soluzione è il fallo. Lotta finché può, con tutti i mezzi a sua disposizione.
1’ st Grison 7.5 La scheggia impazzita del secondo tempo biancorosso. Si muove ovunque, dalle spalle del duo offensivo Apollo - Giugliano (quello dei primi dieci minuti) fino al ruolo di prima punta assunto nell'arco della mezz'ora finale. Sguscia in area, e resiste a tutti. La porta, però, non riesce mai a inquadrarla in maniera pulita.
Apollo 7 Il dieci sembra essere, finché rimane in campo, la vera dimostrazione che il secondo tempo ci avrebbe riservato uno spettacolo diverso. Tre conclusioni in un quarto d'ora, tre pericoli portati alla porta rossoblù che sintetizzano quell'inizio di forza, di linfa vitale donata nella ripresa.
14’ st Spagnolo 8 Rigore da manuale, quanto quello di Bassi. Palla da una parte, portiere dall'altra. E, più in generale, la sensazione di poter, in un solo momento, cambiare la storia di questo derby. Un ingresso iracondo - verso il risultato, ovviamente - che porta il Cimiano clamorosamente vicino al pareggio.
Giugliano 6 C'è tanta lotta nella sua partita. Partendo largo, e avvicinandosi man mano a Crivellin. E, quando può, attaccando la profondità: ed è in uno di questi affondi che mostra la "lotta". Si fa anticipare, insegue il pallone fino alla riga di fondo, lo recupera, e lo rigetta immediatamente nella mischia.
9’ st Scrimenti 7 Azzanna l'out di destra senza se e senza ma. E nessuno riesce a obiettare alle sue sgroppate. Quando il pallone si fa vagabondo nell'area rossoblù, ci si avventa per primo e il difensore avversario non può che far fallo.
All. Gazzola 6.5 Poche conferme rispetto all'ultima uscita di campionato: un turnover necessario, quando si gioca ogni tre giorni. Il risultato è una cosa, la prestazione, in questo caso, un'altra: il gruppo si è mostrato unito e, dopo la difficoltà iniziale, ha saputo reagire e avvicinarsi al pare. Le sensazioni devono essere buone.

ARBITRO
Girgis di Cinisello Balsamo 7 Fischietto giovanissimo, scelto per gestire una partita calda come un derby: che, come dice Gazzola «è un match pesante aldilà di cosa ci sia in ballo». Risultato? Molto buono. Per le scelte fatte in occasione dei rigori - i tocchi sembrano esserci - per la gestione generale della sfida. Anche se sbaglia, si riprende subito.
Esce contento dal campo di Via Cazzaniga l'allenatore rossoblù Ferraioli: «Una partita a due facce: il primo tempo molto meglio noi, per intensità, per il modo in cui abbiamo occupato il campo e per le giocate tecniche. Nella ripresa meglio loro. Noi ci siamo chiusi un po', abbiamo fatto fatica a ripartire e a tenere palla. In questo la squadra ha saputo soffrire, compattarsi: anche questo serve. Siam stati bravi a tenere il risultato: dobbiamo però cercare di aver più continuità nella partita. Ci siamo abbassati per caratteristiche nostre. Avevamo meno giocatori che tenevano su la palla, ma è chiaro che se giochi ogni tre giorni devi imparare a gestire il gruppo. Se con l'ultima parte siam riusciti a ripartire, è vero che fra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo dovevamo aver un po' più di personalità nel gestire palla a metà campo. Dobbiamo continuare a lavorare».
Spunti positivi anche per Gazzola, tecnico del Cimiano: «Quando giochi su un campo con l'erba così alta, con due centrali come quelli dell'Enotria strutturati, molto forti, ma che preferiscono il lancio lungo, diventa difficilissimo giocare. Il rigore e il gol subito sono arrivati su due lanci lunghi, dove abbiamo sbagliato l'intervento in mezzo al campo. Sicuramente l'atteggiamento del secondo tempo è stato estremamente importante e positivo. Purtroppo la Coppa quest'anno non ti dà più un posto playoff: era giusto far ruotare tutti. Ho riproposto nell'undici titolare rispetto a domenica due soli giocatori. Ora l'importante è che i ragazzi mostrino il proprio valore a prescindere dalla competizione; oggi era un derby, con l'Enotria, una partita da dentro o fuori. Voglio veder come reagisci. Questo è importante: ci portiamo a casa delle cose interessanti su cui ragionare in visione della partita con la Scarioni».