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Under 15

Una professionistica lo avvicina, ma l'infortunio lo blocca: ora il classe 2011 torna a brillare

Alessio Paparella disegna sul terreno di gioco: il fantasista del Rozzano incanta in campionato e in Coppa

Alessio Paparella, Rozzano

UNDER 15 ROZZANO • Alessio Paparella, talento del leoni di Monte Amiata

Quando sei giovane, quando cominci a sognare di giocare a calcio, quando finalmente una squadra professionistica s'interessa a te, come puoi superare il dover rinunciare per un infortunio? Alessio Paparella lo sa bene, lui è uno di quelli che è caduto, si è fermato, ma poi non ha mollato, non ha smesso d'inseguire il proprio sogno ed ora vuole riprendersi tutto giocando al Rozzano.

TORNARE CON IL BOTTO

La storia di Alessio Paparella comincia anni fa, con stagioni continuative alla Milano FA. Ha sempre avuto qualcosa di diverso, si vedeva, t'incantavi a guardare questo calciatore che univa prestanza fisica, qualità tecniche e tanti gol, nonostante non sia una punta e nemmeno un attaccante. Passa tutte le trafile, trovando nella stagione 24/25 l'anno della consacrazione. Nella passata stagione ottiene tanta importanza, venendo osservato da molte squadre, tra cui la Pro Patria che avrebbe voluto portarselo a casa viste le doti del ragazzo, ma poi il buio. Ad aprile l'infortunio, un responso gravissimo: rottura del legamento crociato anteriore, stagione finita e possibilità saltate. Il lato positivo? L'età. I medici, in accordo con la famiglia del classe 2011, optano per una terapia conservativa piuttosto che per l'intervento decisamente invasivo e che l'avrebbe tenuto lontano dai campi il doppio del tempo. Con questa terapia deve lasciare il campo solo per sei mesi che, anche se possono sembrare infiniti, sono un buon recupero per tornare a fare ciò che ami. A giugno poi, la scelta di cambiare società ed approdare a Rozzano, seguendo l'allenatore che l'ha visto affermarsi in questi anni. Saltando il ritiro pre stagione ha ovviamente una preparazione più indietro rispetto ai compagni, ma a vederlo non si direbbe minimamente.

Gioca con il freno a mano tirato, evitava i contrasti nelle amichevoli, ha avuto degli affaticamenti muscolari ed è solo al 70% del suo potenziale, ma lui non molla. Sa che può e deve tornare ai livelli a cui ha abituato i propri spettatori e direi che l'inizio è dei migliori: quattro gol in due partite da subentrato, dimostrando di avere non solo le qualità tecniche, ma anche una mentalità in grado di sopportare le cadute e far tesoro degli eventi brutti, trasformandoli in nuove opportunità. Vedendo l'ottimo ritorno, gioca la prima da titolare in Coppa Lombardia contro lo Zibido, giocandosi la qualificazione per il turno successivo e indovinate un po'? Anche questa volta va a segno, centrando il gol del definitivo 1-3 in favore dei biancoverdi. Le chiamate delle squadre professionistiche torneranno? Continuerà su questa scia? Non possiamo saperlo, ma se questo non è tutto il suo potenziale, possiamo solo rimanere seduti e guardare questo ragazzo incantare Milano e dintorni.

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