Cerca

Under 17

Una partita folle! Sotto e in inferiorità, la ribaltano con una rimonta da batticuore

La Folgore Caratese vola sulle ali di Bressi e Grassi: il Castello Cantù cede alla distanza

Christian Grassi e Samuele Bressi, decisivi per la Folgore Caratese

UNDER 17 FOLGORE CARATESE • Christian Grassi e Samuele Bressi

Azzurro. No: non è il pomeriggio di Celentano. Ma è il cielo sopra lo Sportitalia Village. Specchio di un'emozione forte, che riflette la sua luce direttamente sul manto verde. Lì dove la Folgore corre. Scrivendo, domenica dopo domenica, una storia bellissima. A suon di vita, la stessa che domani sarà ricordo eterno. Come la partita giocata oggi dai ragazzi di Mosca: un inno alla resilienza. Per agonismo, per intensità, per volontà. Di imporsi, di dettare legge. Contro tutto, contro tutti. Persino contro la sorte avversa e la fatica dell'inferiorità numerica. Nemmeno il rosso a capitan Vendemmiati ha però distratto i lambraioli. Che, sotto nel punteggio, riprendono, ribaltano e piegano i diretti rivali del Castello Cantù. Salendo sul treno...dei desideri. Verso la storia.

CANTÙ IN TRANCE, MA LA FOLGORE OSA

Nascono sogni, sul verde dello Sportitalia Village. È un crocevia importante: passa l'aereo che nessuno vuole perdere. Quello che vola a velocità massima, quello che viaggia a senso solo. "Senza ritorno, se non in volo": direzione, gate tre. Tre come i punti da azzannare, per non covare rimpianti. Tre come le giornate di attesa che sono servite per vedere a confronto Folgore Caratese e Castello Cantù, finora perfette nei rispettivi cammini: 6 punti ciascuno e vetta ex-aequo. Tre come i minuti che accendono la partita, con i gialloblù subito pimpanti: manovra sulla sinistra, cross rasoterra di Costa e padroni di casa costretti a correre ai ripari. Indicazione che, a conti fatti, scandirà il ritmo dei 45 minuti iniziali: gli ospiti mostrano ben presto concetti e fluidità, ma soprattutto sfoggiano un di più fisico e atletico che sormonta il credo della controparte. In deficit e imprecisa, nei disimpegni e nel fraseggio, nelle uscite e nello sviluppo. Prerogative che, al contrario, i ragazzi di Cairoli ben incorporano e ben interpretano, alternandovi compattezza, distese e pressing. L'uomo su uomo gialloblù lascia poco spazio alla banda di Mosca, che soffre la gamba dei centrocampisti avversari, specialmente Torre, e non costruisce situazioni di vantaggio. Disperdendo incisività e lucidità, e rischiando grosso in contropiede. Specialmente al minuto 10, quando una combinazione tra Costa e Torre sulla sinistra (opzione spesso vagliata) libera Falco in area: l'11 ospite colpisce indisturbato, ma trova l'opposizione efficace di Sarni. Che, invece, non potrà nulla poco dopo. Perché il Castello cavalca l'adrenalina, sbandiera tutto il suo vigore e confeziona propositi intriganti. Uno di questi, verrà concretizzato dagli undici metri. Ancora meglio.

Minuto 19. Nelle pieghe di un duello spezzettato, tra flebili fiammate e stacchi di torpore, i canturini esplorano nuovamente la catena di sinistra. Questa volta con Piantoni, vera spina nel fianco del sistema gialloblù. Uno dei suoi strappi è decisivo, perché costringe Grandi al fallo da rigore. È il turning point della gara: Cattaneo si prende la responsabilità e spiazza l'uno caratese. Cantù avanti. E sempre insidioso: la Folgore concede tanto, gli ospiti riescono a trarne vantaggio. Senza però capitalizzare né concludere. Nemmeno quando, al minuto 37, un guizzo di Falco lascia sul posto Vendemmiati, che si frappone fallosamente tra lui e la gloria. Risultato? Cartellino rosso. Preludio di una partita indirizzata verso Cantù? Non esattamente. L'ultima parola spetta ai padroni di casa. Che alzano i giri del motore, trascinano con muscoli e fervore l'inerzia del match dalla loro parte e, nel momento meno atteso, colpiscono. Lasciando un segno tangibile. Un graffio di rabbia che si ripercuoterà sugli equilibri del Castello e della gara intera. Ma è un'altra storia: prima, c'è da raccontare la corsa libera di Bressi. Suo il gol che, proprio a ridosso del 45esimo, ristabilisce la parità. Imbeccato in profondità da Confalonieri, il 10 fa ciò che gli riesce meglio: sgasa, segna, detta legge. E accende il confronto, ulteriormente infiammato da frizioni, tensioni e sana competizione tra protagonisti. Sale il pathos. Folgore-Cantù è partita vera.

RIMONTA COMPLETATA

Vincono (anche) le emozioni. Perché, in fondo, ci siamo divertiti. La lotta serrata, l'adrenalina a mille, il tocco che graffia. La tensione, i nervi, la volontà comune di vincere. Normale, ad alto ritmo, convivere con tale responsabilità. Che non diventi un peso: è puro orgoglio. È un privilegio. E imparare a conviverci diventa così cruciale. Per crescere, per dominare, per dirsi grandi. A volerlo fortemente, però, in questo pomeriggio di bagarre, è solo una squadra. La Folgore Caratese. Che, nonostante l'inferiorità numerica, osa. Spinge. Riparte in quarta e scala presto marcia. Guida il 7: Christian Grassi. A lui il pallone che vale oro. Ma non è ancora il momento: passo indietro.

Prima, infatti, Bressi disegna, diverte e toglie riferimenti. L'uscita forzata di Pizzuto (sacrificato per il difensore Spano) gli concede spazio e iniziativa crescenti. Ci prova dunque in un paio di occasioni, esaltato dalle folate offensive biancazzurre. Brasi blocca un suo tentativo, la retroguardia del Cantù lo limita in un altro frangente. Iniziano a sommarsi le prese di campo dei lambraioli, sempre più pressanti. Sempre più presenti. Sempre più chiari nei loro intenti. Affilano gli artigli, affinano le sinergie, attaccano al potere. Manca solo l'ultimo passaggio. Anche gli appassionati accorsi all'evento lo sanno: dunque, alzano i decibel. Che aumenta insieme all'agonismo, costante di 45 minuti maschi, dove non vige tranquillità. Solo scontro e astio. Anche a discapito dello spettacolo, che viene meno. Al contrario dei colpi di scena: uno, in particolare, sovverte il codice. Riscrive la trama. E arriva dritto al punto. Proprio come Christian Grassi: ora sì, è il momento. Nasce tutto dalla catena di destra, con l'affondo di Piai, che successivamente scocca un pericoloso campanile. La traiettoria, insidiosa, finisce sulla testa di Lucini, che spazza male. Sulla palla vagante si avvinghia, assetato di traguardi, il 7 di casa. Che raccoglie e spara: cartuccia del 2-1 iscritta a referto. Minuto 63: sterzata chiave nel percorso.

Le cui curve incontrano spesso intoppi. L'incedere degli eventi orienta la partita su un binario scomodo. Cieco. Perché, fino al novantesimo e oltre esso, succederà pochissimo. Il Cantù abbozza una reazione, sì, ma è fin troppo disorganica e non crea paure. Si ribalta lo spartito: ora, a soffrire uscite, contrasti e gestione sfera, sono gli ospiti. Nonostante l'uomo in più, mancano velocità di testa e di pensiero. E nemmeno i cambi riescono a incidere. In questa frattura, è lesta a fiondarsi la squadra di Mosca. Brava nel spezzare il ritmo e adattarlo alle sue esigenze di conquista, per difendere il minimo vantaggio e per crearsi ulteriori presupposti di gloria. Ci provano i subentrati, benzina nel serbatoio: Curto sportella, ma trova due volte l'opposizione disperata dei canturini. Sbaglia anche Spano, a centimetri dal traguardo. Zona in cui nemmeno Delli Muti aggancia, sfiorando solo l'idea del gol. Quella che gli ospiti perseguono fino alla fine (Sarni dovrà spingere sopra la traversa un tiro-cross di Lucini), ma senza successo: la Folgore ha troppo cuore. Mosca scarica i sentimenti: triplice fischio, successo pesantissimo, vetta della classifica. E incetta di conferme: il suo è un gruppo forte. Se non vi basta, guardate qui sotto.

IL TABELLINO

FOL.CARATESE-CASTELLO CANTÙ 2-1
RETI (0-1, 2-1): 19' rig. Cattaneo (C), 45' Bressi (F), 18' st Grassi (F).
FOL.CARATESE (4-2-3-1): Sarni 6.5, Piai (33' st Beretta 6.5), Confalonieri 6.5, Vendemmiati 7, Bertacco 6.5 (10' st Delli Muti 6.5), Ratti 6.5, Grassi 6.5 (22' st Curto 6.5), Grandi 7, Pizzuto 6 (39' Spano 6.5), Bressi 7.5, Cicconardi 7 (40' st Sammito sv). A disp. Salvati, Pitera, Arosio, Dissimile. All. Mosca 7.5. Dir. Sammito.
CASTELLO CANTÙ (4-3-3): Brasi, Ricioppo (14' st Marturano), Grassi, Mauri (10' st Duca, 14' st Doria), Lucini, Cattaneo, Piantoni, Torre (1' st Zubani), Canesin, Costa Vittorio, Falco (1' st Franco). A disp. Nocco, Covatti Ziggy. All. Cairoli 7. Dir. Torre Luca.
ARBITRO: Pessina di Seregno 7.
ESPULSO: 37' Vendemmiati (F).
AMMONITI: Sarni (F), Ratti (F), Bressi (F), Spano (F), Cattaneo (C), Zubani (C).

LE PAGELLE

Folgore Caratese

Sarni 6.5 Cresce alla distanza. Il Cantù lo impegna concretamente in una sola occasione, ma acquisisce fiducia e alza i decibel con lo scorrere del cronometro.
Piai 6.5 Inizio in sordina, poi cresce, lotta e spinge. Dal suo destro, il cross che porta al gol di Grassi.
32' st Beretta 6.5 Fa la differenza. Entra e si rende protagonista di un paio di interventi decisivi. Apporto prezioso.
Confalonieri 7 Fisico e polmoni: l'inizio è dei migliori. E mantiene costante le prestazioni. Fino alla fine.
Vendemmiati 7 Il migliore fino all'espulsione. Un fallo puramente tattico lo condanna. Ma la prova solida resta e lo erge a riferimento.
Bertacco 6.5 Parte contratto come i compagni, poi ha un picco che non conferma, perché esce dopo soli 10 minuti di ripresa. Qualche incertezza tecnica.
10' st Delli Muti 6.5 Spina nel fianco. Disorienta la retroguardia canturina con movimenti e tanta volontà.
Ratti 6.5 Sale di livello specialmente nella ripresa, quando non sbaglia più niente erigendo un muro inscalfibile.
Grassi 6.5 Tanto movimento e sacrificio premiato dal gol che vale oro. Prova matura.
21' st Curto 6.5 Crea un paio di occasioni interessanti, ma non riesce a chiudere i conti. Apprezzabile il lavoro di corpo.
Grandi 7 Causa rigore, ma per il resto mostra tratti del giocatore maturo. Presente, seppur non sempre disinvolto.
Pizzuto sv Poco cercato e sacrificato da Mosca. Esce per un difensore.
40' pt Spano 6.5 Rischia pochissimo e porta a casa il massimo della resa. Cambio azzeccato.
Bressi 7.5 Ha corsa e grandi spunti tecnici. Il gol ne premia gli sforzi.
Cicconardi 7 In penombra all'inizio, cresce alla distanza. Tocca palloni, innesca folate, si inserisce e aiuta dietro. Prova completa (41 st Sammito sv)

All. Mosca 7.5 Prova orgogliosa di una squadra che, piano piano, impara ad essere grande. Una maturità anticipata passata con la lode, per carattere e compattezza nei momenti difficili.

Castello Cantù

Brasi 6.5 Qualche incertezza con i piedi, ma è decisivo in un paio di occasioni.
Ricioppo 7 Benissimo in avvio, per solidità e gamba. Poi cala ed esce.
14' st Marturano 6 Entra nel momento di maggiore difficoltà e non incide. Dietro resiste.
Grassi 6.5 Stesso discorso anche per lui: inizio attento, svolgimento meno pimpante.
Mauri 7 Pulisce tanti palloni e sportella per la causa (10' st Duca sv)
13' st Doria 6 Sostituisce Duca, infortunatosi dopo soli 3 minuti. Non morde ma lotta.
Lucini 6.5 Sull'attenti per un parziale, cala in attenzione nella ripresa. Concede suo malgrado e rischia in un altro frangente.
Cattaneo 7.5 Onnipresente in mezzo e freddo dal dischetto: gol e prestazione. Tra i migliori.
Piantoni 7 Vera spina nel fianco del sistema canturino, si muove e crea scompigli. Guadagna anche rigore.
Torre 7 Nel primo tempo è sicuramente tra i migliori per piglio e guizzi. Il suo cambio toglie qualcosa.
1' st Zubani 6 Non incisivo come il compagno ma volenteroso e sprintante sulla sinistra.
Canesin 6.5 Lavora prevalentemente spalle alla porta e non ha occasione di rendersi pericoloso.
Costa 6.5 Tocca palloni e cerca tracce. Poco coinvolto negli ultimi metri.
Falco 6.5 Impegna Sarni, costringe Vendemmiati al fallo da rosso ma, nel complesso, non apporta quel di più atletico alla causa. Cairoli lo rimpiazza.
1' st Franco 6 Un pò di tensione con Piai lo distrae. Non crea pericoli.

All. Cairoli 7 Partita a due facce: primo tempo compatto, secondo distratto. Paradossalmente, la squadra rende meglio in parità numerica. Subìto il pareggio, il Castello disperde troppo facilmente lucidità e certezze. Imperativo chiedersi perché e darsi risposte forti.

Arbitro

Pessina di Seregno 6.5 Non era facile gestire anime così calde, ma lui vi riesce senza eccedere. Giusti il rigore e il rosso, ben gestite le frizioni tra protagonisti. Prova solida.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter