Under 19
29 Settembre 2025
È stato probabilmente il caso della settimana per quanto riguarda i fatti extra-calcio e già di lunedì è arrivata la severa decisione del Giudice Sportivo in merito. I fatti di Pro Dronero-Giovanile Centallo hanno avuto un epilogo, dopo che il direttore di gara dell'incontro, il signor Ahmed Ali Sadeq Al Rubaye della sezione di Cuneo, aveva deciso di sospendere la partita a ridosso del 90' poiché i padroni di casa della Pro Dronero non volevano più continuare a giocare. Alla base di ciò un presunto insulto di stampo razzista arrivato dalla tribuna, che ha portato il tecnico Manuel Melardi e la sua squadra a prendere la drastica decisione di non continuare. L'arbitro è stato costretto quindi a sospendere la partita, ma i fatti in realtà sono ben più articolati.
Ricostruendo i fatti in base al racconto leggibile sul Comunicato 25 del comitato regionale, la gara già molto accesa in campo per via del peso del risultato si è fatta rovente quando, dagli spalti intorno al 45' della ripresa, si è accesa una maxi rissa durata addirittura 15 minuti, dove si sono scontrati i "tifosi", si legge, «insultandosi e picchiandosi tanto da far intervenire sia i Carabinieri e una autoambulanza».
Il pugno duro del Giudice Sportivo però deriva da cosa è successo dopo. Si legge da comunicato che i ragazzi del Centallo, invece di terminare la gara, hanno deciso di «Aggrapparsi alla recinzione, insultando e minacciando le persone sulle tribune». Di conseguenza sono intervenuti anche i calciatori della Pro Dronero con lo stesso fine e qui si giunge alla scelta di Melardi di non rientrare più in campo, proprio in merito a questo insulto razzista che, il direttore di gara, non ha udito.
«La partita si è innervosita, a 5 minuti dalla fine hanno iniziato a picchiarsi in tribuna tra genitori - racconta Manuel Melardi della Pro Dronero - Poco dopo sono volati insulti razzisti ai miei ragazzi, la mischia è peggiorata e siamo andati a segnalare la situazione all'arbitro. Ha fischiato poi la fine sulla nostra volontà di non voler continuare a giocare».
«È stata una gara combattuta - racconta invece Paride Bianco, tecnico del Centallo -, si è giocato poco a calcio e onestamente mi dispiace per quanto è successo nel finale, ma a Dronero è sempre così. Abbiamo provato a dividere i ragazzi, ma non con buoni risultati».
«Appare evidente la responsabilità dei dirigenti delle due squadre: se talvolta appare francamente impossibile riuscire a portare l'ordine sulle tribune, non altrettanto può dirsi per i propri 11 giocatori schierati in campo. L'allenatore e i dirigenti delle rispettive compagini ben avrebbero potuto e dovuto richiamare le squadre e far terminare l'incontro, anche considerando che si era oramai nei minuti di recupero: il loro atteggiamento passivo ed inerte giustifica la perdita dell'incontro per entrambe le squadre»
La spiegazione del Giudice Sportivo sui fatti porta alla scelta della partita persa a entrambe, con 300 euro di multa sia per il Centallo che per la Pro Dronero. In più si aggiungono 3 giornate di squalifica a un calciatore del Centallo (per aver partecipato alla rissa sugli spalti dal campo) e due per un calciatore della Pro Dronero. Poco cambia, invece, in termini di classifica, con la Pro Dronero che comunque rimane tagliata fuori dal discorso qualificazione ai regionali.