La storia
29 Settembre 2025
La storia di Gabriele Pinna, tornato in campo dopo una lunga convalescenza
Queste sono le storie per cui il nostro giornale vive. Sono storie non necessariamente di un grande campione affermato o di chi muove i primi passi. È la storia di chi vive il calcio di sacrifici, gioie improvvise e prove durissime da superare. È a storia di Gabriele Pinna, classe 2007, e racchiude tutto questo: passione, dolore, resilienza e una forza di volontà che ha pochi paragoni.
Il pallone lo accompagna fin da bambino. A soli cinque anni indossa per la prima volta gli scarpini con la Virtus Abbiatense, la squadra del cuore che lo accoglie nei suoi primi passi. Poi, a nove anni, la scelta difficile: lasciare gli amici per inseguire la crescita calcistica. È il momento dei trasferimenti, prima all’Alcione, poi al Seguro e infine alla Rhodense, tappe che lo aiutano a formarsi e a crescere come calciatore e come ragazzo.
Nel 2023 un nuovo capitolo: il passaggio al Real Trezzano, una società che crede in lui e gli offre l’occasione per dimostrare il proprio valore. Ma il destino, spesso spietato nello sport, gli presenta la prova più dura.
Il 19 novembre 2023, durante una partita con il Romano Banco, arriva il dramma: un grave infortunio al ginocchio. La diagnosi è impietosa: rottura del legamento crociato anteriore e del menisco laterale. Segue l’operazione, quindi mesi di riabilitazione faticosa, tra dolore e speranza. Ad agosto 2024 Pinna torna finalmente ad allenarsi: non può ancora giocare, ma il peggio sembra alle spalle.
L’illusione dura poco. Nell’ottobre dello stesso anno, lo stesso ginocchio cede di nuovo. Nuovo infortunio, nuova operazione, un colpo durissimo. Per molti sarebbe stato il capolinea, ma non per lui. Gabriele stringe i denti, affronta un altro lungo percorso riabilitativo, soffre e aspetta, sorretto da famiglia, compagni e tecnici che non smettono di credere in lui.
A fine agosto 2025 torna ad allenarsi con il gruppo, il 20 settembre è convocato, va in panchina nella gara valida per il campionato Under 19 regionale girone H con la Briantea. E finalmente, il 26 settembre 2025, arriva il momento che non dimenticherà mai: dopo 678 giorni, Pinna rientra in campo in una gara ufficiale. Sono solo i minuti di recupero, ma dal valore immenso. Tocca quattro palloni con decisione, mostra subito personalità, e trova persino il coraggio di puntare la porta. Fermato fallosamente al limite dell’area, sfiora il sogno del gol al rientro: sarebbe stato il finale perfetto di un film.
Ma in fondo non serviva un gol per completare la favola. Il suo ingresso in campo è già di per sé una vittoria. Il segnale che la strada, per quanto tortuosa, non è finita. Ora c’è un nuovo inizio, con la consapevolezza che nulla è impossibile per chi ha la forza di rialzarsi due volte dallo stesso ostacolo.
Il calcio, si dice, è una metafora della vita. La parabola di Gabriele Pinna lo dimostra: cadere, soffrire, rialzarsi. E tornare a correre dietro a un pallone, con il sorriso di chi sa di avere davanti a sé ancora tante pagine da scrivere.