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09 Ottobre 2025
Era successo un caso molto simile giusto qualche giorno fa in provincia di Cuneo, ma ancora una volta per via di un litigio tra genitori due squadre di calcio giovanile finiscono per perdere a tavolino entrambe la partita. Ennesima mazzata in arrivo dal Giudice Sportivo territoriale di Piemonte e Valle d'Aosta, costretto a dare partita persa sia al Rapid Torino che al San Giorgio Torino, formazioni che si sono affrontate domenica 5 ottobre nel campionato regionale Under 18.
Già nell'immediato post partita entrambe le società avevano evidenziato come la gara fosse stata sospesa a pochi minuti dalla fine, quando l'arbitro Robert George Mocanu della sezione di Torino è stato costretto a sancire il triplice fischio finale prima del tempo per via di una situazione diventata insostenibile sia sugli spalti che dentro al campo.
La partita, fissata sul 5-2 a favore del San Giorgio, sembra terminare in moderata serenità verso la fine dopo i canonici 90'. Al 44' della ripresa, però, l'arbitro di gara sospende l'incontro, per via di un grande tafferuglio partito da, come si legge nel comunicato, da «episodi di violenza da parte dei sostenitori delle due squadre». Già nel post partita il tecnico del San Giorgio, Alberto Spanu, aveva commentato a margine con un po' di amarezza la situazione: «Abbiamo vinto e sono contento, ma la gara è stata tecnicamente sospesa sul finale perché due mamme si sono prese a male parole sugli spalti. Mancava pochissimo, tra l'altro. Vediamo cosa dirà il giudice sportivo...».
Una frase che sapeva già di amara previsione del futuro. Il tafferuglio sugli spalti si è poi allargato a buona parte della tribuna tra le due tifoserie, tuttavia come indica il comunicato «I giocatori in campo si univano al marasma generale, avvicinandosi alla recinzione, inveendo e gesticolando». Lo stesso comunicato specifica come «Ogni tentativo da parte dell'arbitro, dei capitani e dell'allenatore del Rapid di tranquillizzare la situazione è stato vanificato, poiché alcuni giocatori si trattenevano sotto le tribune per continuare a battibeccare con il pubblico». Da qui la decisione del direttore di gara di sospendere la partita.
Il Giudice Sportivo è così arrivato alla sentenza: 3-0 a tavolino per entrambe le squadre, 300 euro di multa al San Giorgio e 100 euro di multa al Rapid. Espulso inoltre un calciatore del Rapid per 3 gare, «Per condotta gravemente antisportiva perché, con atteggiamento minaccioso e aggressivo, si aggrappava sulla recinzione per cercare di raggiungere il pubblico sugli spalti, venendo fermato dai propri compagni di squadra».
Il Giudice spiega anche la sua decisione, del tutto identica a quella presa per il caso Pro Dronero-Centallo, gara valevole per le qualificazioni regionali Under 19 terminata con lo stesso esito. «Dal referto arbitrale appare chiaro come entrambi i calciatori delle due squadre si siano diretti verso le tribune per un confronto con il pubblico presente, e, ancora una volta, i dirigenti delle due squadre hanno semplicemente osservato la situazione, senza sentirsi in dovere di intervenire, nonostante sul campo fossero presenti ragazzi di giovane età. Nel generale clima di lassismo, tuttavia, l'allenatore della squadra ospitante (Gianluca Modica, tecnico del Rapid, ndr) ha in più occasioni cercato di dare una mano all'arbitro per cercare di riportare i giocatori in campo».
Una nota a margine, del Giudice stesso, per il secondo caso a distanza ravvicinata di partita persa a due squadre per via di un litigio partito sugli spalti. «Appare francamente sconfortante, a distanza di pochi giorni, dover nuovamente decidere su di una partita tra giovani atleti sospesa dall'arbitro per tafferugli sugli spalti che hanno coinvolto i giocatori delle squadre, nella sostanziale indifferenza dei dirigenti nel cercare di aiutare l'arbitro a far riprendere la partita».