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Under 16 Élite

Avvio da sogno! Cinque gol nelle prime cinque? Ecco la parabola del bomber che fa sognare tutti

L'intuizione di La Morgia: Mattia Colombelli non smette di segnare e Il Ponte Mapello si gode il suo 9

Colombelli del Ponte Mapello

PONTE MAPELLO UNDER 16 ÉLITE • Mattia Colombelli il trasformatore totale della formazione orobica

Cinque gare, cinque gol. Non c'è partita che il sigillo di Mattia Colombelli non abbia presenziato all'interno di un singolo tabellino. Il bomber del Ponte Mapello arrivato dal campionato provinciale con lo Zanica, due stagioni fa sa solo segnare e farlo in tutti i modi. Quando si dice: «Bomber si nasce, non si diventa», per il suo caso bisognerebbe cambiare il detto in: «Bomber non si nasce, si diventa». Perché Mattia nasce come esterno brevilineo alto, ma il tecnico Daniele La Morgia se lo gode così: da punta di diamante, dopo averlo provato in parecchie posizioni avanzate. Le qualità fisiche e umane ci sono, lo assicura il tecnico, sarà la sua voglia di imparare a far divertire tutti ancora di più. Per adesso in Via Trento e Trieste in quel di Ponte San Pietro, sede della società fresca di fusione con il Mapello se lo stanno godendo e si diverte eccome. La storia di un bomber sentenza del girone, il quale ha avuto una voglia improvvisa di Diventare Grande

PASSO DOPO PASSO

La vera svolta. Importante come Mattia stia vivendo il momento migliore del suo rapporto con il mondo del calcio giocato, soprattutto come abbia veramente voltato pagina dopo parecchie complicazioni, tutte facenti parte del percorso adolescenziale nel diventare grande. D'altronde non è una novità, tutti vogliamo diventare dei grandi più che grandi e basta, unici nel nostro genere e migliori a fare un certo tipo di cosa. Diventare grande richiama inoltre un brano iconico dell'underground italiano di Guè dal ritornello inconfondibile: «Io non volevo diventare grande, Però volevo diventare un grande». Mattia forse vuole diventare grande più che diventare subito un grande in una tal cosa, ma lui quella tal cosa la sa fare e la sa fare molto bene. A giocare a calcio è un grande eccome, inizia a giocare a calcio all'età di 8 anni nell'U.S.O Zanica, militante nei provinciali di Bergamo.

Il piccolo Mattia in azione con la maglia dell'U.S.O. Zanica

Nonostante gli altri bambini suoi coetanei avessero iniziato a giocare già da qualche anno, il classe 2010 sul campo non fa prevalere la differenza di preparazione, ma in cuor suo fa fatica a trovarsi con i vari tecnici che lo hanno accompagnato fino all'Under 14. La fiducia come anche ammesso da lui non era molta e soprattutto e anche l'autostima ha avuto un andamento abbastanza claudicante in quella stagione, alcune volte pur di non farsi rimproverare dall'allenatore ha finto dei piccoli infortuni per non giocare in certe situazioni di partita. Questa è una parentesi che nella carriera di Mattia è stata molto decisiva per fare quello switch di mentalità, servito tantissimo per arrivare agli standard tenuti attualmente. 

LA FOTOSINTESI DEL GOLEADOR

Con il passare degli anni la musica e il vento cambiano, e da Diventare Grande si passa di diritto a Beautiful di di Christina Aguilera. Mattia inizia a prendere confidenza con il pallone e con il gruppo squadra, fino alla grande stagione 2023/24 in cui il non ancora bomber di Zanica chiude un'annata strepitosa, capace di mettere le pulci nelle orecchie alle altre società di Bergamo. L'ottima annata sviluppata per lui è molto gratificante anche nel segno del suo ex allenatore, a cui deve di sua volontà i meriti per il suo rendimento, in cui anche da sua ammissione è riuscito ad esprimere veramente il suo limpido valore. Da lì arrivano molteplici chiamate da altre società nel bergamasco, prevalentemente nella sua zona per garantire a Mattia il salto di qualità. Lui all'inizio è scettico e leggermente intimorito dalla paura del nuovo, uscendo di fatto da quella che con sudore e determinazione era diventata la sua comfort zone.

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Parlando e confrontandosi bene con la sua famiglia, decide di scegliere la proposta dell'allora Ponte San PietroNonostante qualche intralcio iniziale, che ha visto gran parte dei primi mesi di avventura sotto la guida del tecnico Andrea Quaglia, passati in panchina ha avuto continuità nella seconda parte di stagione con 14 presenze da ala offensiva. Tutto bello e tranquillo ma potrebbe andare meglio, tutto succede quando l'attuale allenatore del Ponte, Daniele La Morgia, allenò il classe 2010 in occasione del torneo classico della Val Brembana e lo provò nella posizione di punta. La molta fatica fatta da Colombelli all'inizio, cercando di adattarsi è nulla rispetto al suo grande rendimento ottenuto in questa nuova stagione, nella quale è stato confermato come numero 9 dei gialloblù e dopo svariate indicazioni sta vivendo un momento veramente molto positivo.

IL GRUPPO E L'IMPORTANZA DI LA MORGIA

Il suo rapporto con il gruppo e con l'ex allenatore degli allievi Élite è ottimo, e Mattia ci tiene a sottolinearlo: «Con il mister mi trovo molto bene, inizialmente non capivo molto bene la scelta di provarmi come punta anche se adesso credo che questo cambio di ruolo mi sia servito molto e sia anche più adatto per le mie caratteristiche, ciò che mi piace di più è la sua voglia di trasmetterci la sua passione per il calcio e la sua voglia di continuare a migliorarsi». Sullo spogliatoio: «Con i compagni ho legato molto nell’ultimo periodo anche con i nuovi. Il merito è anche loro, i quali mi aiutano ogni giorno a migliorare. Faccio l'attaccante e ora mi diverto ma allo stesso tempo devo migliorare». 

Dentro e fuori dal campo ha un legame molto solido con i suoi compagni, un gruppo molto nuovo anche a seguito della fusione delle due ex società, che respira veramente un bel clima con l'obiettivo di poter fare sempre meglio tramite il lavoro, rispetto alla domenica precedente. Gli orobici occupano il quinto posto in classifica a quota 10 punti pari al Caravaggio, con 11 reti fatte e 9 subite. In cinque giornate hanno vinto 3 partite e pareggiato con il Vighenzi, capace di fermare anche la Virtus Ciserano Bergamo e perso in casa contro il Caravaggio per 3-1.

LE RAGNATELE TOLTE AL CARAVAGGIO: IL GOL PIÚ BELLO, MA QUELLO CONTRO LA REAL CALEPINA?

In questi cinque centri in cinque partite, non uno in più e non uno in meno, il ragazzo di Zanica sta imponendo il suo apporto con grande maestria nei momenti decisivi. Tra i gol messi a segno dal bomber 15enne, il più bello è sicuramente quello segnato al Caravaggio di Ortoni. Gol arrivato al minuto 24' del primo tempo a pareggiare l'acuto di Zolio, la gara termina 1-3 per gli ospiti ma la magia del 9 è ufficialmente sensazionale. Dopo la respinta del portiere la palla viene intercettata dai ragazzi di La Morgia e al limite dell'area arriva il pallone nella sua destinazione, il quale non pensa a nessun'altra giocata se non a quella di calciare in porta. Risultato? gol strepitoso all'incrocio dei pali destro sul primo palo, togliendo così tutte le ragnatele nel sette mandando fuori dai giochi l'ottimo movimento di Jakelich. Quello più importante? Assolutamente quello dell'ultimo weekend casalingo contro la Real Calepina, capace di portare tre punti in cascina contro un avversario molto ostico. Gol arrivato allo scadere da padrone dell'area di rigore senza paragoni definito così da Mattia: «Il più importante credo sia quello che ci ha consentito la vittoria con la Real Calepina, se l’ho fatto é merito della squadra e del mister che hanno creduto in me fino all’ultimo minuto per questo do la gran parte del merito anche a loro». Nel 3-5-2 di La Morgia, Mattia è una prima punta vera e si alterna spesso con Campardo o Barabanti, con lui stesso tendente a salire alto tutta la partita, mentre la seconda punta ha il compito di andare sotto a ricevere palla. Dalla buona struttura fisica non si può non sottolineare la capacità rapida e la velocità che dispone: le qualità principali del classico puntero capace di muoversi con destrezza anche spalle alla porta, cercando di migliorare nell'utilizzo del suo piede debole, ovvero il destro. Dall'apprensione iniziale a Zanica, alla valorizzazione l'ultimo anno di provinciali passando per la fotosintesi da esterno alto a punta di spessore: Insomma, Mattia Colombelli non sta diventando solo grande, ma anche un grande. 

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