Under 15 Élite
19 Ottobre 2025
UNDER 15 ÉLITE CLUB MILANO • Laratta e Cuccato, protagonisti della vittoria bianco rossa
Vince chi sa colpire, non solo chi sa combattere. In un match che incrocia passato e presente per il tecnico Raccis, è proprio la ex squadra a interpretare al meglio la sentenza. Laratta prima e Cuccato T. poi, confezionano il pacchetto vittoria su un campo ostico e contro un avversario di valore come il Seguro. La sintesi perfetta? Il rigore parato e poi trasformato in rete da Laratta. Lo specchio di una partita che ha tenuto più di qualcosa nascosto per i padroni di casa, che dovranno digerire ora un boccone amaro.
I padroni di casa impiegano meno di un minuto per tentare di spostare subito la tenda del sipario. La rimessa laterale lunga e indirizzata al centro dell'area di rigore sembra poter essere per un attimo la chiave di volta, e manca davvero poco al bersaglio grosso: sbuca dal nulla Giuli, sfruttando le magli larghe della difesa ospite, marcando però l'appuntamento con la conclusione. Gli undici in maglia blu si propagano in campo come una macchia d’olio, coprendo ogni zona con ordine e compattezza. La linea difensiva è solida, l’arsenale offensivo pronto a colpire in contropiede, spinto dalle corse di Foad e del bomber Nazzaro. Ma al 13’ arriva il primo colpo di scena: è il Club Milano a premere il tasto reset. Un blackout in costruzione tradisce il Seguro e spalanca la strada a Anellino. L’attaccante punta, sterza, viene steso dal portiere: rigore. Nel giro di un respiro Vittucci passa da colpevole a potenziale eroe. Para il tiro di Laratta, ma il pallone resta lì, come a dire "c'è ancora una possibilità". Il diez però questa volta non sbaglia e porta avanti i biancorossi. Gli equilibri si ristabiliscono e, al 19’, è ancora Vittuci a rendersi protagonista: reduce dall'intervento scomposto nell'occasione precedente, caccia gli spettri e blocca in presa sicura la conclusione ravvicinata di Cuccato T., negando il raddoppio. Al 25’ il capitano di casa Nazzaro prova a suonare la carica. Sesta inserita, fascia bruciata dalle falcate del 9, ma Secci si oppone con un intervento che è un mix perfetto di pulizia e aggressività. Croce e delizia per lui: tre minuti dopo, un retropassaggio mal calibrato verso il portiere mette nei guai i suoi. Ultima preghiera per i due biancorossi, esaudita da Catenese che stringe troppo la conclusione di piatto e manda fuori, rinunciando a scartare il regalo. Il match in scena è la fotografia di un classico calcistico: chi gioca meglio non sempre comanda il punteggio. Il Seguro ringhia, il Club Milano colpisce. I padroni di casa chiudono i primi 35 minuti con l’amaro in bocca, sotto di un gol, ma con la consapevolezza di non aver mai abbassato la testa. Il Club Milano, invece, sa che su un campo così ostico, un solo gol di vantaggio potrebbe non bastare.
La ripresa è la copia sbiadita del primo tempo: il Seguro torna subito a farsi sentire, aggredisce alto, crea fastidio, ma il tabellino non si muove. Al 12’ è ancora il portiere di casa a rubare la scena. Calcio d’angolo del Club battuto da Girotto, traiettoria perfetta sul secondo palo: Secci attacca il pallone. Il centrale schiaccia di testa, il portierone copre in allungo, confermandosi un fattore. La formazione ospite si galvanizza, gioca nello stretto e trova il raddoppio al 15’. Il neo entrato Bergamaschi inventa: imbucata precisa per il centravanti, che di petto serve Cuccato T.. Controllo e conclusione a mezza altezza, che sigla il pesantissimo 0-2. Una rete che è l’emblema del Club Milano: fisicità e tecnica, potenza e leggerezza fuse in un solo gesto. Nel finale, il tecnico Fontana chiede calma e ordine. I suoi rispondono con maturità, guidati da Pedrini, che orchestra i ritmi in mezzo al campo come un metronomo. Il Seguro, stremato dallo sforzo iniziale, perde lucidità ma non la volontà. Al 30’ una palla vagante semina il panico nella retroguardia biancorossa, ma la squadra reagisce subito, spinta dalle parole del tecnico: “Restiamo vivi fino alla fine.” E vivi lo restano davvero. Al 32’, il neo entrato Frazzetto si invola verso la porta, tentando la soluzione personale, ma Traina abbassa la saracinesca e inchioda il risultato. L’ultima emozione porta ancora la firma di Vittucci. Cross dalla destra, incornata di Bergamaschi e riflesso felino del numero 1 del Seguro, che para con tutto e tiene i suoi in vita fino all’ultimo istante. Finisce 0-2, ma il risultato racconta solo una parte della storia. Il Seguro esce sicuramente tra gli applausi per spirito e intensità, mentre il Club Milano si conferma ancora una volta prima della classe, capace di colpire nei momenti decisivi e di gestire la partita con lucidità chirurgica. Arrivati alla sfida dopo la vittoria pesantissma contro l’Aldini, i biancorossi dimostrano continuità di rendimento e fame di risultati, strappando tre punti che hanno un peso specifico difficile da definire.
Seguro-Club Milano 0-2
RETI: 13' Laratta (C), 15' st Cuccato Tommaso (C).
SEGURO (3-5-2): Vittucci 7, Garavaglia 6 (23' st Vommaro 6), Zhou 6.5, L'Abbruzzi 6.5, Traina 7, Giuli 6, Foad 6.5, Santapace 6, Nazzaro 7 (27' st Colasuonno 6), Catanese 6, Senato 6.5. A disp. Cantoni, Repetto, Bosisio, Villar Diaz, Grieco, Delli Guanti, Vale. All. Raccis 7. Dir. Garavaglia - Cantoni.
CLUB MILANO (4-3-3): Zampieri 6.5, Magni 6.5, Cuccato Niccolò 6.5 (31' st Caroli sv), Pedrini 7, Brocchieri 6.5, Secci 7, Giordano 6.5 (28' st Frazzetto 6.5), Girotto 6.5 (24' st Pane 6), Anellino 7 (31' st Grieco sv), Laratta 8 (11' st Bergamaschi 6.5), Cuccato Tommaso 8.5. A disp. Pirastru, Diagne Momar, Ularu, Bhardwaj. All. Fontana 8. Dir. Anellino.
ARBITRO: Basso della Lomellina 7.
AMMONITI: Vittucci (S), Nazzaro (S), Laratta (C).
SEGURO
CLUB MILANO
Basso della Lomellina 7 Gestisce la gara in maniera ottimale, recuperando le pause e consentendo un flusso omogeneo della partita.
Al termine della gara le parole del tecnico Fontana sulla vittoria raggiunta: «Sapevamo che qua storicamente è difficile giocare per la dimensione del campo e per il calcio che interpreta il Seguro, sempre molto aggressivo. Noi veniamo da un buon momento e oggi era gara nella quale stare attenti. Abbiamo avuto cinque o sei palle gol, oltre a un gol annullato di Anellino. La partita la considero giusta e meritata. Il campionato è chiaramente ancora lungo, ma sono contento dei ragazzi. Arriveranno dei momenti in cui le cose andranno meno bene, lì bisognerà essere compatti».
Chiudono le parole del tecnico del Seguro Raccis: «Io sono molto contento, giocavamo comunque contro la prima della classe, che gioca un campionato diverso con diversi obbiettivi. Non si sono viste a parer mio le differenze di classifica, ma ci è mancato quel guizzo in più per concretizzare. Fino al due a zero abbiamo giocato a viso aperto e alla pari. Dobbiamo continuare sia quest'onda».