Under 17
23 Ottobre 2025
Clinton Omosigho, assoluto trascinatore del Centrocampo in questo avvio di stagione
Un anno fa di questi tempi, in Via Errico Petrella 40 a Torino, luogo in cui è situata la società sportiva del Centrocampo, arrivava un ragazzo, proveniente dalla Nigeria e accompagnato dallo zio, con una sola richiesta: quella di poter giocare a pallone in un contesto più organizzato, oltre alle solite partitelle al campetto con gli amici. E così, dopo la risposta positiva della società, Clinton Omosigho Okundia, detto Clincy, ha indossato gli scarpini ed è stata subito magia. Pur non parlando ancora la lingua, infatti, Clinton si è fatto capire con le sue giocate, impressionando tutti sin dal primo allenamento. «Abbiamo visto subito in lui qualcosa di diverso - ha commentato il presidente del Centrocampo Simone Volpi - , ha un passo differente, una tecnica sublime e quando prende velocità è davvero infermabile». Ma per poter ammirare le sue prodezze ci è voluto più tempo del previsto: «Abbiamo fatto i salti mortali per tesserarlo - continua Volpi - ci sono stati i soliti problemi burocratici, ma per fortuna a gennaio è divenuto arruolabile». In una stagione difficile, Clinton ha subito lasciato il segno, andando in gol contro l'Academy Vanchiglia nella giornata che ha incoronato quest'ultimi come campioni e contro il Cenisia, qualificato per i play off e tornato poi ai Regionali.
Ma da settembre, il tempo di ambientarsi in un paese nuovo, iniziare a conoscere la lingua e i compagni, Clinton ha iniziato a fare davvero la differenza. Da che era un perfetto sconosciuto, arrivato al campo con lo zio, il numero 10 del Centrocampo è diventato l'incubo di tutte le difese avversarie, costrette spesso ad applicare una doppia, se non tripla, marcatura per cercare di contenere i suoi spunti in velocità. «Clinton sta imparando l'italiano anche se ancora non lo parla fluentemente. Al momento, infatti, comunica in inglese con i compagni che lo conoscono e cerca di farsi capire con il mister. Al di là però della barriera linguistica, ciò che conta lo sta dimostrando con i fatti. Calcisticamente è fuori categoria, ma quello che ci ha colpito è senza dubbio la sua serietà, la sua disponibilità e la sua umiltà. Non è un caso che segni 3 gol a partita, è il primo ad arrivare al campo ed è l'ultimo ad andare via, si è fatto sempre ben volere dai compagni e si è sempre messo a disposizioni, rispettando le direttive date dal suo tecnico (Federico Jelacqua ndr)».
Nella stagione corrente, Clinton è stato fin qui il vero e proprio trascinatore della squadra. I numeri per fotografare il suo momento fin qui parlano da sé: ben 12 gol in 4 presenze, per una spaventosa media di 3 reti a partita, pur giocando in una squadra non costruita per vincere il campionato. L'esordio con il San Paolo rappresenta un unicum fin qui, il poker di Cristian Monaco gli ha rubato la copertina rispetto alla sua tripletta, in quella che è stata comunque una vittoria larga e convincente per 13-1. Nella seconda giornata Clinton si è ripetuto, con una splendida tripletta ed un assist che però non sono bastati ad evitare la sconfitta per mano del Crocetta, capace di rimontare da 3-1 a 5-4. Zero punti anche nel match successivo contro l'Academy Bacigalupo, dove Clinton è riuscito comunque a firmare una doppietta nel 3-2 finale. Nell'ultimo turno di campionato, invece, sono tornati i tre punti in casa Centrocampo: vittoria per 6-1 sul Rapid con poker firmato Clinton e reti di Monaco e Galbiati. Con i 12 centri stagionali, dunque, Clinton precede la coppia Matteo Acocella e Gabriele De Nicolo, entrambi a quota 9 reti al secondo posto. Al di là dunque di una classifica ancora non delle migliori, seppur in netta crescita rispetto alla scorsa stagione, il gruppo allenato da Federico Jelacqua punta dunque alla scalata fino a Natale, pronta ad esser trascinata da un Clinton assolutamente fuori categoria, nonché incubo di tutte le difese avversarie. Con un rendimento così, inoltre, Clinton non poteva certo limitarsi ad una partita a settimana con l'Under 17. Il numero 10, infatti, è stato aggregato con la Juniores dove anche lì si è messo in mostra, giocando 45 minuti con il Sant'Ignazio e 90 minuti con il Dorina capolista.
I numeri da capogiro e le prestazioni altisonanti che abbiamo appena raccontato non hanno fatto altro che attirare le attenzioni non solo delle big del Piemonte, ma anche di diverse squadre professionistiche, che hanno preso informazioni su di lui per valutare al meglio un possibile investimento. Ma a prescindere di quello che sarà in futuro, il Centrocampo nel frattempo può godersi Clinton ancora per un po': «Siamo consci che un giocatore così merita un salto nel professionismo e ci auguriamo che ciò avverrà - ha concluso Volpi - , saremo orgogliosi di aver dato una possibilità ad un ragazzo arrivato dalla strada e capace in pochi mesi di fare il grande step per la sua carriera, sperando di vederlo ad alti livelli a lungo».