Cerca

Under 16 Élite

Il difensore centrale fa tripletta e regala il primo successo stagionale con i rivali di una vita

Andrea Lanceni è incontenibile: tre incornate magistrali e il Brusaporto torna a vedere la luce

Andrea Lanceni del Brusaporto

BRUSAPORTO UNDER 16 ÉLITE • Andrea Lanceni l'eroe della settimana per il Brusaporto di Rizzoli

In ogni dove e in ogni istante, gli episodi e i momenti che difficilmente si scordano sono quelli unici nel proprio genere. In tutto, nelle conversazioni importanti, nelle lettere ad un proprio caro o in quel momento saliente del proprio film d'azione preferito, il quale non si riesce a non rivederlo almeno due volte a settimana. Cosa c'è di più unico ed inimitabile di un difensore centrale capace di realizzare una tripletta in una sola partita? Nulla, perchè risulta veramente difficile ricordare un pilastro difensivo siglare tre gol in una sfida, coloro che esistono di sicuro si conteranno sulle dita di una mano. Allora il palcoscenico della sesta giornata di campionato Élite per i classe 2010, è «proprio lui» come direbbe il buon Sandro Piccinini: Andrea Lanceni, difensore centrale ultimo baluardo e vice capitano del Brusaporto. Per i gialloblù la vittoria è nel segno del proprio sergente di difesa e soprattutto, perchè arrivata contro i rivali sentiti del Ponte Mapello in un sonoro 3-0, con tre sigilli di testa di Lanceni. 

PICCOLI PASSI PER GRANDI RISULTATI

Partiamo dalle fondamenta, qual è stato il cammino che il ragazzo di Tribulina, frazione di Scanzorosciate ha intrapreso con le sue prime le scarpette allacciate, fino all'impresa odierna? Andrea nasce a Bergamo il 7 ottobre 2010 e la sua avventura con il calcio parte da ben lontano. All'età di 4 anni inizia a giocare a calcio, da molto ma molto piccolo anche per la maggioranza dei casi, parecchio tempo prima rispetto ai coetanei in quel di Comenduno. Nel comune di Albino, inizia a prendere confidenza con la realtà della scuola calcio per parecchi anni, prima di passare alla Falco di Albino per una stagione. I primi inizi di carriera di Andrea passano anche per Cenate, società per lui di grandissima importanza nei parecchi anni passati lì, fino al 2020 prima del suo passaggio successivo al Montello.

Annata di livello quella trascorsa prima di approdare nell'agonistica a Brusaporto. Lui nei primi anni di Comenduno, ha iniziato a ricoprire già il ruolo da difensore centrale, prima di passare per un periodo di tempo da centrocampista tornando poi a ricoprire il ruolo in retroguardia, anche spostato da terzino. Il primo anno in quel di Via San Luigi per lui non è stato proprio del tutto semplice, ma con il passare del tempo si integra al meglio, grazie al suo impegno e alla sua statura in evoluzione sia nello spogliatoio che nei dettami tecnici. I due mentori che lo hanno migliorato più di tutti come ragazzo prima e calciatore dopo per lui sono due: Roberto Cortinovis, attuale tecnico dello Scanzorosciate nello stesso girone e Gigi Brignoli, il quale Andrea ha avuto il primo anno al Brusa. 

IL VIZIO DEL GOL E NON VOLER MAI ARRENDERSI

Adesso alla guida dei classe 2010 del Brusaporto c'è Tommy Rizzoli, i gialloblù al momento con una vittoria, quella miracolosa e spettacolare contro il Ponte di La Morgia, un pari maturato con la Pro Palazzolo e ben quattro sconfitte si trovano alla dodicesima posizione del girone C. Sicuramente le qualità in rosa ci sono ma uscire da un momento non del tutto positivo con la tripletta del difensore goleador, non ha decisamente prezzo. L'obiettivo di squadra secondo il baby colosso è quello di fare squadra, cercare l'unione e la crescita corale giorno dopo giorno per migliorare sempre di più il rispettivo rendimento. Il compito da portare a termine invece dal lato personale è quello di fare passi da gigante in avanti sia tecnicamente che mentalmente per raggiungere con forza e determinazione il suo sogno: quello di approdare nei professionisti. Insomma Andrea il vizio del gol non lo ha mai abbandonato e nemmeno mai negato di avere, basti pensare che a chiudere le ultime due stagioni a Brusaporto, il roccioso centrale quindicenne è sempre andato a segno in più di un occasione e in momenti catartici per eccellenza.

Per rimanere aggiornati su tutte le statistiche del tuo campionato preferito, scarica la nostra applicazione cliccando sulle immagini

Ebbene si, c'è poco da aggiungere al direttore d'orchestra della retroguardia bergamasca, la sua personalità e la sua voglia di superare tutti i limiti presenti su questa terra, gioverà sicuramente e da visione propria, il motto che risuona e riecheggia nella propria testa è uno solo: «Mai mollare». Direi proprio che lasciare stare, non è un'affermazione che risulti presente nel suo vocabolario. La sua fonte d'ispirazione nel calcio di oggi è divisa in parecchi parametri, in primis a Gleison Bremer per l'attenzione in fase difensiva, poi a Nuno Mendes per quanto riguarda la velocità e l'efficacia in copertura, infine all'immancabile Cristiano Ronaldo per la costanza e la dedizione che professa dal punto di vista mentale. 

TRE SVETTATE ALLA SERGIO RAMOS SU TRE CIOCCOLATINI DI CORTINOVIS

Arrivati fino a qui la domanda sembra venire naturale: in che modo Lanceni ha fatto tripletta al Ponte? Nel suo marchio di fabbrica più popolare, il colpo di testa. Tre gol con tre svettate in area di rigore su sviluppo di tre calci piazzati battuti dal fantasista, il giocatore più tecnico di Vigano San Martino: Mattia Cortinovis. Il centralone vecchia maniera con ampie qualità in costruzione e in palleggio, dal tecnico Rizzoli, molto contento del suo rendimento, viene spesso schierato da braccetto di destra. Su Lanceni si è espresso proprio il tecnico Rizzoli, bandiera e veterano storico per la società di Brusaporto«Su di lui ti posso dire che è un giocatore che abbina qualità fisiche a quelle tecniche. È uno dei profili più interessanti che abbiamo nei 2010 su cui puntare per far sì che la sua crescita sia funzionale ad un futuro in prima squadra a Brusa». Il primo sigillo che sblocca la partita per i padroni di casa arriva dopo ben 24 minuti. Dalla bandierina ci va il diez Cortinovis, il quale di fantasia pennella un destro alla ricerca dell'elevazione alle stelle di Lanceni con il colpo di testa che porta la squadra di Rizzoli in vantaggio, con il movimento dal secondo palo attraversando l'area fino al primo a tagliare. 10' dopo e la situazione non cambia, stessa zona stesso lato e stesso gol, mancherebbe solo «stesso bar» per richiamare la storica canzone del gruppo musicale degli 883«Gli anni». 

Sulla punizione di Cortinovis dalla fascia sinistra indirizzata verso il movimento del difensore goleador sul primo palo, Andrea raddoppia e mette la seconda firma sul tabellino. Al 34' del secondo tempo invece sembra quasi di rivivere la stessa scena del primo gol, in pratica un replay dal vivo. Lo stesso corner di Cortinovis imbecca per la terza volta ancora il numero 6 sul secondo palo, il quale come le precedenti due volte si sgancia dai blocchi e con l'ennesima incornata magistrale alla Sergio Ramos, firma l'hattrick e si porta a casa il pallone. Il rapporto con i compagni e con il tecnico Rizzoli è veramente positivo, soprattutto per il quadro relativo alla valorizzazione che il centrale sente quando viene richiamato ad impostare il gioco dal basso trovando spazio e varchi per comandare la squadra. I suoi punti di forza su tutti sono la personalità e la cattiveria agonistica, da ambidestro anche l'utilizzo del piede debole sinistro lo aiuta e non poco nella sua completezza. Il pilastro incommensurabile di Tribulina ha di netto bruciato le tappe entrando nei record parziali del girone, che dire: A Brusaporto se lo godono e fanno bene. 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter