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Under 17

Le prime partite a 11 anni, domenica scorsa la doppietta decisiva in campionato: ecco l'identikit di un terzino talentuoso

L'amore per il calcio, la fascia come luogo naturale e Dimarco come fonte di ispirazione: tutto il talento di Giona Doronzo

Giona Doronzo

COLOGNO UNDER 17 • Giona Doronzo

Difensore, più precisamente terzino, grande corsa alla Theo Hernandez e piede educato alla Dimarco. E' l'identikit perfetto dell'esterno difensivo che ogni allenatore vorrebbe nella propria squadra ed è anche l'identikit di Giona Doronzo, in forza al Cologno, che con la sua personale doppietta ha trascinato i compagni a una vittoria importante, importantissima, quasi vitale. Dopo 5 giornate di campionato, infatti, il Cologno continuava a vedere in classifica un sempre più pesante e grigio 0 affianco al proprio nome. I ragazzi di Agnesi, tuttavia, domenica scorsa hanno sfornato una prestazione gigantesca contro il Codogno, trionfando per 5-2 e conquistando tre punti importanti per classifica, morale e chi più ne ha più ne metta. Il protagonista? Giona Doronzo, il terzino che con due gol a distanza di sei minuti ha indicato la via ai compagni.

UNA PASSIONE INARRESTABILE

La passione è un sentimento complesso, intenso e travolgente, che ci spinge verso qualcosa (o qualcuno) e ci fa provare emozioni profonde e uniche, difficili da trovare altrove. Non a caso, nella sua etimologia sia latina che greca, il termine “passione” rimanda anche al significato di soffrire o patire: un richiamo al fatto che ciò che amiamo davvero può essere al tempo stesso fonte di gioia e di dolore, proprio in virtù dell'importanza che assume per noi. In ogni caso, la passione resta come un fiume in piena: potente, inarrestabile, e spesso la cosa più saggia da fare è semplicemente lasciarsi trasportare dalla sua corrente.
E così inizia la storia sportiva di Giona Doronzo, inizialmente lontano dai campi da calcio. Il classe 2009, infatti, ha iniziato ad approcciarsi al rugby e al nuoto, anche su indicazione dei genitori, nonostante continuasse a esprimere la voglia di giocare a pallone. Una voglia, una fiammella tenue, in continua fuoriuscita dal pentolone ribollente della passione per il calcio, che non poteva essere più a lungo tenuta sotto un coperchio, bensì lasciata esplodere. E così è stato.

MONDO DEL CALCIO...ARRIVO!

«La mia passione per il calcio è nata fin da bambino. Ho sempre avuto il pallone tra i piedi e ogni giorno andavo all'oratorio a giocare con i miei amici». E in quello stesso oratorio a Cologno, in prima media ha iniziato a far parte di una squadra con cui due anni dopo sono iniziati i primi calci a 11. Da lì Doronzo si è spostato all'All Soccer di Brugherio, dove ha giocato i Regionali, per poi spostarsi al Cologno, seguendo i suoi allenatori cui era molto legato.
Quest'anno il Cologno non ha avuto un inizio brillante, complice anche l'aver affrontato squadre molto forti già dalla prima giornata, ma ha saputo riaccendere la luce e conquistare i primi 3 punti in casa contro il Codogno. Qui si è scatenata la furia calcistica di Doronzo, con due gol nel primo tempo. Sul primo gol decisivo un filtrante su cui il classe 2009 è riuscito a tagliare lo spazio vuoto per poi andare dritto in porta; qualche minuto dopo, cross in area di un compagno e pallonetto di prima sul portiere.
Il classe 2009, poi, è rimasto in contatto con il suo ex allenatore dell’oratorio che gli ha chiesto una mano con i pulcini. Il terzino ha accettato con entusiasmo, cogliendo così l’occasione di mettersi alla prova anche nel ruolo di “allenatore” dei più piccoli.

RUOLO E SOGNI

All'oratorio inizialmente giocava esterno destro alto, il suo ruolo preferito, per poi essere spostato più indietro, in posizione di terzino, una volta cambiata squadra. Esterno alto e poi basso, ma con una costante: una grande corsa. Una grande corsa che in posizione di terzino permette infinite cavalcate sulla fascia in cui il classe 2009 è tutto fare, a seconda della situazione: dribbling, scarico o tiri in porta, in un'incognita costante per le difese avversarie.
E il sogno nel cassetto? Forte e chiaro: «Il calcio non mancherà mai in futuro. Continuerò a giocare puntando sempre più in alto. Il sogno nel cassetto non si muove, è sempre lì ed è sempre lui: diventare calciatore professionista».

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