Cambia ruolo ma non le abitudini: il rigore della rimonta gli vale il titolo di MVP

L’Ardor Lazzate non si ferma più. Dopo il trionfo di Riccardo Borsellino una settimana fa, i gialloblù si portano a casa il secondo MVP consecutivo dell’Under 15 Élite: questa volta a prendersi la scena è Filippo Marelli, autentico protagonista della rimonta in casa del Vis Nova e premiato dagli appassionati sul canale WhatsApp ufficiale di Sprint e Sport.

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LA CLASSIFICA DEI VOTI

Il sondaggio, che questa settimana ha raggiunto dei numeri veramente importanti, ha premiato Marelli con 409 voti.
Alle sue spalle: Edoardo Crocco (Enotria) – 301 voti, autore di una tripletta contro la Lombardia Uno che ha rilanciato i suoi dopo un periodo delicato; Tommaso Cuccato (Club Milano) 169 voti, mattatore nella vittoria contro il Seguro per restare in vetta. Marelli è stato eletto MVP grazie alla prestazione maiuscola sul campo del Vis Nova, in una sfida cruciale per le ambizioni dell’Ardor nel girone B. Un 7.5 in pagella che racconta ordine, personalità e letture difensive pulite. A fare la differenza, però, è stato soprattutto il rigore al 32’ della ripresa, trasformato con freddezza assoluta quando mancavano appena tre minuti alla fine: un gol pesantissimo che ha completato la rimonta dei gialloblù. Sangue brianzolo e messicano, “cresciuto a risotto e guacamole”, come racconta il suo papà Luca Marelli dirigente della squadra di Lazzate. Marelli è un ragazzo che vive lo sport con passione totale: determinato, deciso, ma allo stesso tempo umile e sempre pronto a mettersi alla prova. Arrivato alla quarta stagione in gialloblù quest’anno Walter Moriggi ha deciso di reinventarlo centrale di difesa, spostandolo dal centrocampo.

IL SUO TECNICO RACCONTA

L’allenatore dell’Ardor Lazzate, Walter Moriggi, racconta così la trasformazione del suo giocatore «Storia particolare. Lo conoscevo poco, lo avevo visto giocare a centrocampo prima di prendere in mano la squadra: buone qualità ma ancora da affinare. Con i nuovi arrivi rischiava di fare fatica. È stato reinventato difensore centrale e si è dimostrato un ottimo affare: si è ritagliato un ruolo importante e sta facendo la differenza con grande spirito d’adattamento. Si distingue per duttilità, intelligenza calcistica e ottime doti atletiche. Essendo stato un centrocampista riesce sempre a giocare a testa alta ed è dotato di un buon lancio. Deve migliorare nella velocità e nelle letture difensive, ma è sempre positivo e con mostra l'atteggiamento giusto, anche quando partiva dalla panchina. - il tecnico si sofferma anche sulla prestazione di Giussano - Il rigore? A tre minuti dalla fine non è mai facile calciarlo: lui è stato freddo e deciso.La prestazione a Giussano vale doppio: contro il Vis Nova non è mai semplice, soprattutto se davanti hai gente capace di fare la differenza. È stato diligente, senza sbavature, con una grande personalità».

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