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Under 14

Suo papà giocava nel Cagliari, lui fa faville alle porte di Milano: a 13 anni sta sorprendendo tutti!

Alessandro Bovi è la stellina del Bresso: «Voglio raggiungere quota 25 gol»

Bresso - Alessandro Bovi

UNDER 14 BRESSO • ALESSANDRO BOVI

Immagina di essere alla prima partita ufficiale della stagione. La tua squadra è sotto nel punteggio e ha bisogno di un guizzo per ristabilire la parità. Allora, con tutta la qualità e personalità che ti contraddistinguonodecidi di salire in cattedra e pensarci a modo tuo: con un gioiello dalla distanza tanto spettacolare quanto significativo. È la storia (ancora tutta da scrivere) di Alessandro Bovi, uno che il calcio lo ha nel DNA - letteralmente. 

SEGUENDO LE IMPRONTE DI PAPÀ NICOLAS

Quando cresci con un papà che di campi importanti ne ha calcati parecchi, del resto, è inevitabile che la passione sia tanta. Reggiana, Cagliari, Pro Patria: sono solo alcune delle tappe della carriera vissuta da Nicolas Bovi, padre di Alessandro. Ma a differenza di quanto si potrebbe pensare, l'avventura del classe 2012 parte in maniera del tutto diversa. Alessandro, infatti, gioca fino all'età di 8 anni a pallacanestro, sport che lo accompagna tuttora nella sua quotidianità. Quella voce che lo spinge a seguire le orme di colui che vede come esempio e punto di riferimento, però, è sempre presente nella sua testa. Ecco che, all'età di otto anni, arriva la svolta. La prima tappa del percorso è l'Accademia Inter, dove l'attuale centrocampista biancoblù gioca per due anni. I numeri parlano da sé: una sessantina di reti il primo anno, circa quaranta il secondo. Praticamente, ordinaria amministrazione se chi ti ha insegnato a giocare calcio è uno che del gol ne fa la propria ragione di vita. Poi è la volta della Masseroni, e anche qui di momenti da ricordare ce ne sono. Come quella punizione segnata da prima della metà campo durante il primo anno di Esordienti. Infine il Club Milano, l'ultima avventura prima di raggiungere Bresso. 

UN GOL INDIMENTICABILE

È l'anno dei cambiamenti, dei punti che contano, delle prime volte. Ogni partita pesa più della precedente e le difficoltà sono all'ordine del giorno. Tutto è imprevedibile, tutto può cambiare da un momento all'altro. E questo lo sai bene. Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati. Prima giornata di campionato: di fronte ci sono Bresso e Academy Legnano, pronte a darsi battaglia per cominciare al meglio la propria stagione. Gli ospiti partono meglio, e dopo appena dodici minuti sono già in vantaggio. Nulla da temere, però. Perché la squadra di Chiappini, oltre ad avere un grande cuore, ha un asso nella manica. Minuto 33, il primo tempo è ormai agli sgoccioli. Alessandro scambia con un compagno, si accentra, vince fortunosamente qualche rimpallo, e disegna una parabola perfetta dai trenta metri: pallone in fondo al sacco e cuore a mille. È la rete - stupenda - dell'1-1, risultato con cui poi terminerà la gara. Bel modo di presentarsi, vero? 

NON PORSI ALCUN LIMITE

Dopo quel 13 settembre, per il Bresso sono arrivate due vittorie e tre sconfitte. Le zone alte della classifica, tuttavia, non sono così irraggiungibili. La voglia di superarsi e stupire è tanta: «Vogliamo arrivare nelle prime dieci posizioni e dimostrare di poter fare molto di più che ottenere una salvezza tranquilla», dichiara apertamente Alessandro. Che poi non nasconde neanche il proprio obiettivo da raggiungere entro fine stagione: «Mi piacerebbe segnare almeno 25 gol». Insomma, le ambizioni sono quelle di un ragazzo con le idee chiarissime. E chissà se questa sarà la stagione che avvicinerà il gioiellino classe 2012 al sogno più grande di tutti, quello di giocare un giorno nei professionisti. Magari con la maglia della propria squadra del cuore, la Juventus. Per aprire un nuovo ciclo - dopo quello del padre - e regalarsi il futuro desiderato. Senza dubbio, talento, entusiasmo e combattività non mancano. 

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