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Under 17

La capolista continua a volare e segna quattro gol, poi nel finale arrivano tre espulsioni

Folgore Caratese e Ars Rovagnate regalano un match combattuto, e nel recupero scoppia la rissa

Christian Grassi, Samuele Bressi e Giuseppe Curto, Folgore Caratese

UNDER 17 FOLGORE CARATESE • Christian Grassi, Samuele Bressi e Giuseppe Curto

Come mandare ulteriori segnali al campionato, dopo aver già battuto una delle sue regine? Semplice: continuando a vincere. È la legge delle grandi squadre. Bonariamente eterne insoddisfatte, perché non si accontentano certo di una sola conquista. E perché sono sempre a caccia di nuovi orizzonti da scalare, da fare propri, da difendere allo strenuo. Con la testa sull'obiettivo, con il cuore a mille watt, con le gambe rotte dalla fatica ma sempre pronte a nuove corse. Proprio come la Folgore Caratese, che rispetta fedelmente le linee guida anche contro il Rovagnate. Affatto scontato ricaricare in così breve tempo stimoli e batterie, dopo la gratificante trasferta contro la Speranza Agrate. Affatto scontato restare incollati al match odierno fino all'ultimo per poi chiuderlo, definitivamente, con lucidità e cinismo, nonostante una controparte agguerrita e mai doma. Affatto scontato, sì, ma preventivabile, data la maturità e la completezza acquisita dai biancocelesti. Detto, fatto: tre punti folli, certezze, vetta salda tra mani consapevoli.

Al contempo, lo spettacolo di una partita combattuta su ogni fronte (terminata 4-3 per i padroni di casa), rischia di restare nell'immaginario collettivo solo a causa del finale consumatosi oltre il novantesimo. La tensione e l'adrenalina del momento è presto sfociata in uno scontro tra gli interpreti, sedato a fatica dai dirigenti e stravolto definitivamente dai cartellini dell'arbitro: addirittura 3 i rossi estratti. Riavvolgiamo il nastro.

FOLGORE ASSATANATA: TRIS E CONTROLLO TOTALE

Coraggio, spirito di sacrificio e tanto cuore. Tre ingredienti che forgiano uomini forti, tracciano cammini prosperi, rinforzano morale e consapevolezza. Prerogative delle grandi squadre, insomma. E di chi ambisce ad esserlo: è il caso di Folgore Caratese e Rovagnate. Oggi, finalmente a confronto, per mettere alla prova idee, orgoglio e unità d'intenti. Tra chi ha già sperimentato le altitudini del campionato e chi, dietro, arde dello stesso desiderio: imparare a volare. Una disparità di classifica minima, un divario sportivo che emerge - con vigore - sin dai primi minuti: perché i biancocelesti, in cima alla classifica e reduci dal sacco di Agrate, ne hanno di più e vogliono sempre di più. Anzi: vogliono ancora di più. Differenza minima, ma sostanziale: scandirà lo spartito dei 45 minuti iniziali. Un monologo a cui i biancorossi ospiti assistono passivamente, inermi, nonostante il buon approccio lasciasse presagire un match equilibrato. Partono meglio, infatti, i ragazzi di Capello, per aggressività e verticalità: ma è un attimo che fugge. Spazzato via, di forza, dalla qualità vorace dei padroni di casa, gradualmente anche padroni del ritmo, del gioco, del campo. Insomma: un dominio totale. Che spezza le flebili resistenze avversarie: minuto 10. Tenete a mente queste due cifre.

La Folgore, quando trova ritmo, sa rendersi pericolosa in qualunque modo. E sotto qualunque aspetto: i ragazzi di Mosca, una volte prese le misure, risalgono il campo coralmente, manovrano con fluidità e disarticolano la compattezza rovagnatese con movimenti, codifiche e guizzi dei singoli. Nel progressivo evolversi tecnico-tattico, spicca infatti la sinergia tra Grassi, Grandi e Bressi, climax di talento spiccatamente offensivo che emerge prontamente per presenza, affinità e doti balistiche. Non è un caso che la prima chance nasca proprio dal ragazzo con la 10, l'ultimo dei sopracitati: centra il palo su calcio di punizione e, nell'azione successiva, regala il sussulto che genererà ulteriore bellezza. Questa volta, concreta, tangibile e decisiva, perché indirizza la gara e marca il gap tra le due squadre. Comanda, ovviamente, Bressi, che raccoglie la palla vagante e crossa al centro. Il traversone, perfetto, termina sulla testa di Curto, che fa solo una cosa: ci mette la testa. Lo fa con precisione chirurgica, disegnando una traiettoria posata ma incisiva quanto basta per disorientare il portiere avversario Sinigaglia, che non smanaccia. Vantaggio caratese. E definitivo via alle danze.

Perché i brianzoli iniziano a produrre azioni continue, confezionando affondi in ampiezza e strappi in verticale, strappi individuali e voraci prese di terreno. Avvalendosi di un pressing assatanato e di un'attenzione inscalfibile, con cattiveria sulle seconde palle e disciplina nel contenere le sporadiche distese del Rovagnate. Che ci prova, sì, ma senza colpire (conclusione sbilenca di Panzeri dalla destra); e che, quindi, disperde parallelamente misure e certezze. Soprattutto al centro del campo, dove la Folgore danza e sogna. Sulle ali di Grandi, sui piedi di Grassi, che letteralmente una frazione di secondo dopo il vantaggio imbecca Bressi, stoppato nel momento topico dalla chiusura biancorossa. Altro giro, altro corner: Spanò incorna, ma sfiora il palo. Altro giro, altro calcio di punizione: al volante ancora Bressi, che al minuto 15 sporca i guantoni di Sinigaglia. L'estremo difensore ospite è superlativo anche al minuto 21: l'azione travolgente della Folgore, fatta di rapidi scambi tra Simone, Cicconardi e Grassi si conclude con l'inzuccata di quest'ultimo, parata proprio sulla linea di porta dal portiere biancorosso. Che, invece, non potrà nulla al 26': i soliti sospetti fanno quello che vogliono. Cross di Grassi, stoccata vincente di Bressi: li abbiamo già citati? Sì, ma sembrano non averne abbastanza: 2-0 e nuova ondata di adrenalina. Culminata, 60 secondi più avanti, in un'ennesima dimostrazione di potenza inaudita.

Prima Cicconardi recupera l'ennesimo pallone alto, sparando anche la sua cartuccia (fuori); poi, una combinazione avvolgente tra Grassi, Delli Muti e Bressi manda al tiro il 10, che sfiora l'incrocio dei pali; infine, la gioia massima, che (a scanso di banalità) porta la firma dello stesso Grassi. Bravissimo nel raccogliere il suggerimento di Simone, lesto nell'insaccare la sfera del triplo vantaggio. Passivo indiscutibile? Non esattamente: perché il Rovagnate riuscirà comunque a reagire. Come? Così: cross di Panzeri, inserimento fulmineo di Berisha, botta sicura e rete che accorcia le distanze. Ora sì: c'è partita. Il secondo tempo conferma. Su tutta la linea, e anche oltre.

PARTITA SPETTACOLARE, MA LA RISSA FINALE ROVINA TUTTO

Questo perché il secondo parziale parte sulla falsariga degli ultimi scampoli di primo tempo: con la Folgore meno soda e più avventata, con il Rovagnate più cattivo e meno frenetico. Risultato? Vincente: al minuto 4 arriva la svolta. Firmata, Simone Sala: il 10 che graffia, questa volta, indossa il biancorosso. Il talento ospite, in penombra per una buona parte di gara, raccoglie al volo il suggerimento verticale di Cagliani, si incunea nella distratta retroguardia ospite e buca Sarni: 3-2, partita vera. Edulcorata, ulteriormente, dal continuo incedere degli eventi, che riequilibrano la partita: la truppa di Capello ruota le risorse e resta incollato al match con anima disinvolta e gambe finalmente spedite. E con coraggio: lo stesso che il calcio di punizione di Cagliani lascia trasparire, nonostante trovi solo l'opposizione efficace dell'estremo difensore di casa. È comunque un segnale che, difatti, apparecchierà la tavola per una chance ancor più ghiotta. Sprecata, però, dal subentrante Tahiri, che servito in profondità sbraccia nel traffico e incrocia il mancino: il compianto Bruno Pizzul direbbe che fa la barba al palo. Il ragazzo rovagnatese, invece, fa solo la conta dei rimpianti. Soprattutto perché, tre minuti dopo, i biancocelesti rialzano la testa. E, volenti o nolenti, riescono a riposizionarsi nella geografia del match. Con fortuna, indubbio, ma la fortuna aiuta gli audaci, no?

Eccoci qui: punizione dai 35 metri. Zolla, mancina. Posizione adibita a traversoni insperati, ma non per chi indossa il 10 sulla schiena: lo dice la storia stessa del numero di maglia. Tanti di quelli che la indossano, covano periodicamente il desiderio di stupire. Lo stesso fa Bressi, che decide di calciare anche quella. Sia chiaro: non è una traiettoria impossibile, né tecnicamente né esteticamente. Ma, a premiarlo, è la volontà di provarci. Funziona: Sinigaglia imperfetto, pallone in rete, 4-2 e ventata di spensieratezza. La Folgore chiude i conti. O, almeno, pare. Ebbene sì: c'è ancora spazio per i colpi di scena. Un episodio sigilla virtualmente l'esito, un altro riapre tutto. Un altro ancora, invece, ne intaccherà l'essenza. Basta davvero poco per sovvertire il codice, e il folle finale odierno ne è una conferma definitiva.

Sembra una partita destinata a terminare così, senza ulteriori spunti. All'improvviso, però, germoglia nuovamente lo spirito rovagnatese, che con le residue forze rigetta in avanti le sue speranze. Affidandole precisamente, al subentrante Nava, che raccoglie palla sull'out di destra crossando al centro. Traversone preciso, tanto quanto la testata di Tahiri, che non sbaglia più: 4-3, ennesima capriola. Ma, a conti fatti, questa resta l'ultima emozione di un match presto deragliato fuori dai binari e dai limiti del buonsenso. I minuti di recupero assegnati dall'arbitro Conti sono totalmente occupati da una rissa scattata tra giocatori: fioccano i cartellini rossi. Ben tre: due sponda Folgore, uno lato Rovagnate. A quel punto si riprende a giocare per giusto 120 secondi e la gara si conclude così.

IL TABELLINO

FOL.CARATESE-ARS ROVAGNATE 4-3
RETI (3-0, 3-2, 4-2, 4-3): 10' Curto (F), 26' Bressi (F), 28' Grassi (F), 36' Berisha (A), 4' st Sala (A), 35' st Bressi (F), 47' st Tahiri (A).
FOL.CARATESE (3-4-3): Sarni 7, Delli Muti 6.5 (14' st Ratti 6.5), Piai 6 (35' st Sammito sv), Cicconardi 7, Spanò 7, Vendemmiati 6.5 (23' st Beretta), Grassi 7 (29' st Pizzuto 6), Grandi 7.5 (30' st Bertacco 6.5), Simone 7 (41' st Arosio sv), Bressi 7.5, Curto 7 (9' st Confalonieri 6.5). A disp. Beretta, Tanoh Obama. All. Mosca. Dir. Sammito.
ARS ROVAGNATE (4-3-2-1): Sinigaglia 7.5, Ripamonti 6.5 (27' st Nava 7), Berisha 6.5, Cagliani 7, Bonfanti 6.5 (7' st Fumagalli 6.5), Giussani 6.5, Panzeri 6.5 (38' st Longhi), Ghezzi 6.5, Beretta 6.5 (21' st Riboldi 7), Sala 6.5 (29' st Drioua 7), Sango 6 (7' st Tahiri 7.5). A disp. Giussani, Gouba . All. Capello 6.5.
ARBITRO: Conti di Seregno 7.
ESPULSI: 12' st Piai (F), 12' st Pizzuto (F), 12' st Longhi (A).
AMMONITI: Piai (F), Simone (F).

LE PAGELLE

Folgore Caratese 

Sarni 7 Sui gol può poco, per il resto mostra complessiva sicurezza. Rischia solo in un paio di frangenti con il gioco di piedi.
Delli Muti 6.5 Partita totale nel primo tempo: si inserisce, corre, lotta e convince. Esce dopo un quarto d'ora scarno a inizio ripresa.
14' st Ratti 6.5 Ingresso complessivamente positivo, in cui contribuisce al contrattacco e alla successiva resistenza finale.
Piai 6 Gioca una partita lodevole per intensità e grinta. Un po' meno apprezzabile il rosso preso nel finale. 35' st Sammito SV
Cicconardi 7 Grande partita: è letteralmente ovunque. Pressa sistematicamente sul portatore, recupera palla ripulisce, ricama anche guizzi ma non rifinisce. I suoi movimenti senza palla creano però presupposti concreti.
Spanò 7 Senza fronzoli. Poche sbavature e buon passo. Lotta fino all'ultimo.
Vendemmiati 6.5 Partita di onesto sacrificio con qualche sbavatura che ne intacca la continuità acquisita nelle singole fasi. Esce quando conta essere lucidi.
23' st Beretta 7 Proprio chi subentra apporta prontezza e accortezza. Ottimo il suo ingresso, per attenzione e carattere.
Grassi 7 Insieme ai compagni di be calcio fa letteralmente quello che vuole. Qualità fuori dall'ordinario.
29' st Pizzuto 6 Entra e sportella, poi si fa coinvolgere nella ressa finale. È tra gli espulsi.
Grandi 7.5 A proposito di qualità: lui ne incarna l'essenza. Strappa, scende a costruire, lega il gioco, innesca gli attaccanti, si traveste da esso: una piovra. Tecnicamente eccelso e fisicamente distruttivo.
30' st Bertacco 6.5 Non è certo Grandi, ma è grande quanto gli altri: lotta e strappa la sufficienza.
Simone 7 Prova di sacrificio. Non segna questa volta, ma fa tante piccole cose che valgono il grande colpo: interloquisce con i compagni di reparto, detta le linee, prova a pungere, va forte sulla palla. Ottimo. 41' st Arosio SV
Bressi 7.5 Ennese prova da attaccante completo, nel pieno della forza e della consapevolezza. Fa tutto lui. Solo una parola: fortissimo.
Curto 7 Segna il gol che apre le danze, poi bada al sodo: aiuta nei raddoppi e corre il doppio. Lavoro, triplo. Gratificazione, incalcolabile.
9' st Confalonieri 6.5 Non lascia segni tangibili, ma esce dal campo con i segni della lotta. Contribuisce al successo finale.

All. Mosca 7 La sua, quando vuole, sa essere squadra vera. Il primo tempo è semplicemente perfetto: la Folgore domina la controparte sotto ogni aspetto. Nella ripresa emerge l'altro lato della medaglia: più frenesia, meno lucidità. Niente di debilitante: ha vinto la migliore.


Rovagnate 

Sinigaglia 7.5 Compie almeno tre interventi decisivi, e sono quelli che restano. L'errore fa semplicemente parte del percorso: rialzerà la testa.
Ripamonti 6.5 Concede tanta ampiezza a Bressi e Grassi, che giocano a fargli male. Ma, complessivamente, è sul pezzo. Prova tutto sommato solida.
27' st Nava 7 Entra con il piglio giusto. E non è un caso che sia suo l'assist per il 4-3 di Tahiri.
Berisha 6.5 Fa gol e mostra coraggio. È tra i migliori dei suoi per intraprendenza.
Cagliani 7 Elegante e pulito, anche se ingabbiato nel roccioso centrocampo biancoceleste sfoggia alcune delle sue qualità.
Bonfanti 6.5 Bene, seppur spesso messo a dura prova. Esce subito a inizio parziale.
7' st Fumagalli 6.5 Come tutti i subentrati dà quel di più. Ci mette fisico, testa e cuore.
Giussani 6.5 Sicuro, nel complesso. Non commette sbavature tangibili.
Panzeri 6.5 Si accende a fasi alterne e non trova vera continuità. C'è da dire, però, che l'assist del 2-1 parte da un suo guizzo. 38' st Longhi SV
Ghezzi 6.5 Inizia bene, muovendosi tra le linee con leggiadria. Disperde progressivamente questa prerogativa, e nel complesso non riesce a riproporla con forza nell'arco dei 90 minuti.
Beretta 6.5 Protegge palla, smista, ma soffre la solidità biancoceleste. A tratti, è troppo isolato. Esce a metà parziale per una botta.
21' st Riboldi 7 Gioca una mezz'ora di fuoco, in cui cerca di distriscare i nervi della Folgore. Resta sempre lì, anche senza palloni puliti per pungere.
Sala 6.5 Il gol ne premia gli sforzi, anche se la prestazione resta complessivamente scarna di guizzi. Comunque prova e sbatte la testa: lodevole.
29' st Drioua 7 Qualche movimento tra le linee, visione lucida e buon impatto generale. Più che sufficiente.
Sango 6 Troppo decentrato rispetto al vivo del gioco. Non sembra a suo agio sulla trequarti, pur osando e mostrando di avere passo e iniziativa.
7' st Tahiri 7.5 Impatto super: corre, crea scompiglio e ricarica le pile dell'attacco. Segna nel finale, ma non basta.

All. Capello 6.5 Il Rovagnate va sotto di tre, ma sfoggia con orgoglio una forza insita, che emerge in tutto il suo vigore nella ripresa. A conti fatti i biancorossi perdono sui dettagli, perché per il resto mostrano di potersela giocare anche contro la capolista.

LE DICHIARAZIONI

Di seguito sono riportate le dichiarazioni del tecnico del Rovagnate, Giorgio Capello:

«Siamo partiti bene, poi siamo stati leggeri in qualche uscita perdendo palle stupide. Sapevamo che sarebbero venuti a prenderci alti. Ma non posso che dire bravi ai miei ragazzi, perché abbiamo perso solo 4-3 contro la Folgore dopo essere andati sotto 3-0. Ad una certa loro non sapevano più dove andare. Sono contentissimo per i ragazzi, li abbraccia messi in difficoltà. Affronteremo i prossimi impegni senza alcun timore reverenziale, ricordando sempre che veniamo dai provinciali. Stiamo giocando davvero col cuore, nonostante alcuni limiti vadano ancora sistemati. Partita riaperta? Anche grazie ai cambi, che hanno apportato freschezza. Chi entra nel secondo tempo si fa sempre trovare pronto, a maggior ragione oggi che mancavano alcuni ragazzi. Questo è lo spirito giusto. Il finale? Meglio non commentare» 

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