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Under 19

Grandi nomi, idee forti e Milano come teatro: l'Under 19 più famosa di Youtube è pronta a brillare

Ecco la Zeta Future, portatrice di cambi e novità pronte a sovvertire i Provinciali per come li conosciamo

Il presidente Antonio Pellegrino e il tecnico Fabio Mascetti • ZETA FUTURE

ZETA FUTURE • Il presidente Antonio Pellegrino (ZW Jackson) e il tecnico Fabio Mascetti

Quando si vuole far nascere un progetto ambizioso non possono mancare 3 elementi: consapevolezza, serietà ed entusiasmo. Un trinomio fondamentale, quasi impeccabile, che se seguito alla lettera può portare a risultati straordinari. Ad unire tutto ciò, però, ci dev'essere una figura che incarni il complesso alla perfezione. Quella persona, in questo caso, è sicuramente Antonio Pellegrino - in arte ZW Jackson - che dopo aver creato nel 2024 la Prima squadra della Zeta Milano, nel 2025 si è lanciato ufficialmente nella costruzione del Settore Giovanile di quest'ultima, partendo proprio dalla Juniores, battezzata come Zeta Future

«È un progetto - afferma orgoglioso il celebre youtuber e presidente rossonero - che nasce dalla visione di voler avere tutto il Settore Giovanile pronto il prima possibile per poter supportare la Prima squadra, e soprattutto, perchè credo molto nei giovani e spero vivamente che la nostra vasta visibilità ci permetta di attirare sempre più talenti al nostro cospetto». Sono parole che descrivono un progetto distaccato dall'idea di calcio provinciale al quale eravamo abituati fino ad ora, che punta a lacerare il rapporto con la tradizione per accasarsi con la novità. Date queste premesse, possiamo dire ufficialmente di essere pronti per tuffarci con anima e corpo nel peculiare universo Zeta.

SCELTE IMPORTANTI PER PUNTARE AL CIELO

Il giovane è speranza, è il cuore pulsante di questo pianeta, e come tale, va protetto e cresciuto con cura e cognizione se si vuole raggiungere il massimo del proprio potenziale. In casa Zeta Milano, questa filosofia risuona per ogni angolo della casa, e da ciò ne deriva tutta l'organizzazione del club«Il nostro obiettivo principale è la costruzione del giovane. Di fatto, abbiamo tra le file molti 2008 e 2009 derivanti da scenari importanti. Per esempio, uno dei nostri 2009 proviene dagli Allievi della Pro Patria. Vogliamo costruire giocatori per averli pronti in futuro per la Prima squadra. Ovviamente partiamo dalla Juniores provinciale, ma ci piacerebbe, nel mentre che alleviamo questi ragazzi, scalare di categoria». Visione in prospettiva abbinata a fame di vittoria.

Due concetti che se abbinati bene possono provocare un'esplosione di talento portentosa per il futuro. Per far si che ciò avvenga, però, si necessita un ponte tra le parti, e quel ponte - secondo il presidente rossonero - lo incarna alla perfezione Fabio Mascetti:«Fabio è entrato subito nelle grazie sia mie che di Chiaramonte (il vice-presidente) perchè ha un modo di lavorare con i giovani molto "pedagogico", equiparabile ad un professore. I ragazzi devono crescere sotto tutti gli aspetti, sia sotto quello sportivo che umano, dato che ogni settimana vanno incontro a 100.000 persone che li guardano su Youtube. Devono quindi saper sopportare possibili critiche e momenti no, e Fabio ci è sembrato fin da subito la persona opportuna per raggiungere questo obiettivo».

TELECAMERE: CROCE O DELIZIA?

Positive o negative? Un'occasione per incentivare il miglioramento delle prestazioni o una piaga destinata a comprometterle? Sono domande che girano continuamente attorno ad un elemento che si può definire praticamente centrale ed imprescindibile all'interno di questo progetto: le telecamere. Un fattore che non sembra aver condizionato mai la Prima squadra, a differenza della Juniores. Ovviamente stare sotto gli occhi di 100.000 o più persone ogni settimana fa gola, soprattutto ad un ragazzo di 17/18 anni, portando molte volte ad un'esaltazione del giocatore sia sotto l'aspetto tecnico che caratteriale. Molte volte, però, questo fervore può rilevarsi negativo:

«Le telecamere ci possono influenzare negativamente? Si assolutamente. Le telecamere, come dico sempre io, possono essere croce e delizia di questo progetto. Bisogna saper stare davanti alle telecamere, nel senso che per noi tutte le partite sono uguali, mentre le altre squadre aspettano solo i due confronti contro di noi per poter apparire. Ci dobbiamo abituare a farci vedere e i ragazzi devono essere bravi a far si che le telecamere non facciano l'effetto di accentuare i commenti negativi o farli alzare troppo dal suolo dopo una prestazione positiva. Cosa succede se non arriva questo compromesso da parte del ragazzo? A quel punto deve intervenire la società per capire come mai le prestazioni del singolo sono così negative, o per rimettere con i piedi per terra chi crede di stare addirittura sopra la squadra. Devono capire che la Zeta verrà sempre prima del singolo».

FIDUCIA E PERSEVERANZA 

L'avvio dei rossoneri è stato tutto fuorchè positivo. Ci si aspettava un percorso uniforme a quello della Prima squadra - leader indiscussa in Seconda Categoria - cosa che, però, non sta accadendo. Il cammino della Juniores nel campionato Provinciale, infatti, si sta rivelando più tortuoso del previsto: 8 punti in 6 partite. Nulla è ancora perduto, visto che il primo posto dista solo 7 punti, ma c'è bisogno di un cambio di rotta totale, cambio che, secondo il presidente, non tarderà ad arrivare grazie al lavoro del proprio allenatore:«Inizio burrascoso? Non è sicuramente l'avvio che ci aspettavamo, ma sono sicuro che il lavoro di Fabio verrà fuori tra un paio di mesi

È un mister che ha bisogno di tempo per inculcare la propria filosofia ai ragazzi e questi ultimi devono ancora integrarsi pienamente all'interno di questo mondo particolare. Posso solo dire di essere molto fiducioso nei confronti di questo staff». Quelle del presidente sono parole impregnate di stima nei confronti dell'ex tecnico del Vedeggio, chiamato ora a schiacciare l'acceleratore per iniziare a scalare sempre più posizioni, con l'obiettivo di allinearsi finalmente con i traguardi prefissati ad inizio anno.

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Commenti all'articolo

  • fabiocantatore11

    29 Ottobre 2025 - 10:36

    La rovina del calcio dilettantistico che dovrebbe essere uno sport e un divertimento non uno show con tanti soldi in ballo.

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