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Qualificazioni Élite e continuità Scuola Calcio-Settore Giovanile: un sistema che non premia il merito

Solleva la questione Giovanni Gallo, tecnico della Sisport: «Portato 14 giocatori dagli esordienti all'Under 16, le altre fanno mercato come in Seria A»

Qualificazioni Élite e continuità Scuola Calcio-Settore Giovanile: un sistema che non premia il merito

L'esultanza del capitano della Sisport Alessio D'Attoli e del suo allenatore Giovanni Gallo al termine della Finale Regionale Under 15 vinta con il Lascaris per il 2° anno consecutivo

È una stagione particolare quella che le squadre partecipanti al Campionato Regionale 2025/2026 stanno vivendo. Per la prima volta, infatti, in Piemonte e nelle categorie Under 14, Under 15 e Under 16, non ci si sta solamente giocando la qualificazione alle fasi finali che decreteranno la squadra più forte del Piemonte. Dalla prossima stagione entrerà in gioco un nuovo campionato, già presente in Lombardia e noto come Élite. I criteri di qualificazione scelti dalla Federazione sono stati un punto di partenza per una riflessione molto più ampia da parte dell'allenatore della Sisport Giovanni Gallo, al 4° anno alla guida dei 2010, con cui si è laureato 2 volte Campione Regionale in Under 14 e in Under 15: a partire dalla formazione dei gironi di qualificazione all'Élite si affronta anche il tema, molto caro al tecnico, della poca continuità tra Attività di Base e Settore Giovanile, rivendicando con orgoglio un primato che tra le grandi squadre della categoria appartiene proprio alla Sisport.

QUALIFICAZIONI ÉLITE, I 2 ANNI PRECEDENTI CONTANO?

«Si sono presi un anno in più per fare l'Élite, e pensavo si inventassero qualcosa di diverso per le qualificazioni, ma alla fine non è cambiato nulla - spiega il tecnico bianconero - Andavano fatti gironi più equilibrati distribuendo le squadre anche sulla base di ciò che avevano fatto nelle stagioni precedenti. L'Élite deve avere le squadre più forti, e visto che il criterio di viciniorietà non viene sempre preso alla lettera, si poteva fare in modo di avere le squadre migliori come teste di serie dei gironi. Non ha senso che le due finaliste per 2 anni di fila, Lascaris e Sisport, non possano vincere entrambe il girone. Bisognava dare un senso all'Élite, e invece è stato lasciato tutto al caso: secondo me ci dovrebbero andare le più forti, non dovrebbe esserci una rappresentanza forzata».

Queste parole non sconvolgono nessuno, e il tecnico della Sisport non è sicuramente il primo a far emergere problematiche nella formazione dei gironi regionali. Con l'avvento dell'Élite, però, ogni osservazione di questo tipo assume ancora più valore. Questo discorso vale principalmente per l'attuale Under 16 e Under 15, che già hanno alle spalle uno storico di stagioni ai regionali, mentre l'Under 14 deve ancora dimostrare i propri valori nel campionato che inizierà prossimamente. Prendiamo come esempio, dunque, la categoria dei classe 2010, con ben 2 stagioni alle spalle.

Su 16 squadre qualificate alle fasi finali ogni anno, 11 sono quelle che si sono ripetute sia in Under 14 sia in Under 15, e sono le seguenti: Baveno Stresa, Biellese, Lascaris, Volpiano Pianese, Alpignano, Chisola, Vanchiglia, Pinerolo, CBS, Sisport e Chieri. Nelle 2 diverse annate, dunque, solo altre 10 squadre hanno partecipato alle fasi finali dividendosi i 5 slot rimanenti. Queste 11 formazioni sono state effettivamente distribuite nei gironi di quest'anno (A: Baveno e Biellese, B: Volpiano e Vanchiglia, C: Lascaris, Sisport, Alpignano, D: Chisola e Pinerolo, E: CBS e Chieri), ma senza considerare altri aspetti. Di queste 11 squadre, infatti, in 5 sono sempre arrivate ai quarti di finale (Volpiano, Alpignano, CBS, Sisport e Lascaris) e solo nel Girone C sono state inserite 3 di queste: Alpignano e le due volte finaliste Sisport e Lascaris. Sempre nel Girone C sono state aggiunte altre 2 formazioni che l'anno scorso si sono qualificate alle fasi finali, come il Vinovo Sport e lo Spazio Talent Soccer, rendendo dunque questo girone estremamente complicato, almeno sulla carta. L'indebolimento inaspettato dell'Alpignano, dovuto al mercato del Bra che ha portato via allenatore e giocatori dall'Alpiceleste, ha parzialmente riequilibrato i valori, ma i cambiamenti nella rosa dell'Alpignano sono successivi alla formazione dei gironi da parte della Federazione che non poteva esserne a conoscenza e che, quindi, non ha tenuto conto dei valori espressi dalle squadre in vista del nuovo campionato Élite. 

Inoltre, non avendo modificato nulla nel sistema di qualificazione al Campionato Élite, il tecnico Gallo fa notare che si sarebbe potuto anticipare di un anno l'inserimento della nuova formula, e squadre come l'Alpignano, molto probabilmente, non si sarebbero trovate così tanto in difficoltà a trattenere i propri giocatori, finendo per perdere in una sola estate il lavoro di formazione di talenti durato anni.

CONTINUITÁ TRA SCUOLA CALCIO E SETTORE GIOVANILE: ORGOGLIO SISPORT

Il tecnico della Sisport, Gallo, sulla stessa lunghezza d'onda del caso Alpignano, cita quello del Borgaro, anche se in quel caso non c'erano state squadre professioniste ad essersi proposte ai giocatori gialloblù. 

«In Under 14 il Borgaro aveva fatto molto bene, sfiorando la qualificazione, ma in estate ha perso tantissimi giocatori e lo scorso anno ha fatto molta fatica. Basta che se ne vadano insieme 3 o 4 e anche gli altri iniziano a guardarsi intorno, funziona così».

Effettivamente i gialloblù in Under 15 si sono salvati solamente ai playout al termine di una stagione molto complicata senza alcuni giocatori che avevano fatto la differenza al primo anno, come Alessandro Lupo, Emanuele Greco o Andrea Ferrero, passati alla Volpiano Pianese, Stefano Delle Cave preso dal Vanchiglia e altri che con una sorta di reazione a catena hanno finito per indebolire una rosa andata ad un passo dall'eliminare dalla fasi finali l'Alpignano di Alessandro Campasso, fermato solo ai quarti ai rigori dal Lascaris, arrivato poi fino alla finale.

Ogni anno si verificano situazioni di questo genere, con società di maggiore appeal, ed è certamente un loro merito, che riescono ad assicurarsi giocatori importanti dalle contendenti, finendo per ampliare la forbice tra le squadre più quotate e le altre che faticano a tenere il passo. Chiaramente tutto nella norma, le regole al tavolo sono queste e tutti giocano allo stesso tavolo e con le stesse regole per cercare di raggiungere i propri obiettivi. Tra le big, però, ci tiene a sottolineare Giovanni Gallo, c'è un'eccezione virtuosa rappresentata dalla sua Sisport che ha utilizzato in questi anni molto poco le finestre di mercato, cercando di farsi forte del lavoro della propria Scuola Calcio.

«Per noi è un orgoglio avere in Under 16 ben 14 giocatori che sono con noi fin dagli esordienti (ultima annata prima del Settore Giovanile). Di questi solo Federico Leone era andato via, un anno al Lascaris in Under 15, per poi tornare in questa stagione, e purtroppo ora si è infortunato. In questi anni abbiamo sempre confermato il gruppo, attingendo dal mercato solo per sostituire coloro che sono voluti andare via o che sono stati presi da squadre professionistiche. Tra le grandi della categoria siamo gli unici ad avere questa filosofia, e secondo me è così che bisognerebbe interpretare il passaggio tra Attività di base e Settore giovanile, finalizzato chiaramente a formare giovani calciatori per le Prime squadre».

Effettivamente, sfruttando i potenti mezzi della nostra App di Sprint e Sport, con una rapida ricerca si può constatare che ciò che dice il tecnico 2 volte Campione Regionale è assolutamente vero, o quasi. Questo quasi è rappresentato dal Pinerolo che, come la Sisport, si è qualificato 2 volte alle fasi finali in questi anni, seppur con altri risultati, e ha una rosa con tanti giocatori costruiti in casa. Simile il Chieri, che però ha vissuto un annata particolare in Under 14 di stop con la rosa del Carrara che aveva di fatto preso il nome del Chieri e la vecchia rosa che si era dispersa, per poi ritrovarsi in massa in Under 15.

Analizzando le attuali rose delle altre Big di categoria in pochissimi hanno mantenuto tanti giocatori dalla propria Scuola Calcio (considerati solo coloro che sono attualmente in Under 16 e che hanno un passato nell'Attività di base della stessa società).
Di seguito alcuni esempi (mancano squadre come Biellese, Baveno Stresa e altre Big perché mancano i dati relativi alla Scuola Calcio in alcune province):

SISPORT (14): Gilberto Falca, Jacopo Caramassi, Alessandro Manes, Alessio D'Attoli, Simone Vietri, Laurentiu Guzun, Federico Leone (parentesi in U15 al Lascaris), Luigi Lauriola, Alessandro Albanese, Gabriel Lonardo, Nicolò Onofrio, Alessio Spagnolo, Matteo Rinaudo, Davide Baltera.

PINEROLO (13): Furio Virano (parentesi in U14 e U15 alla Bruinese), Pietro Viola, Matteo Fonti, Mattia Canavosio, Giuseppe Sferrazza, Gabriele Rao, Lorenzo Margaria, Emil De Vecchi (parentesi in U14 al Piossasco), Emanuele Iaccarino, Enrico Minetti, Francesco Chiericato, Andrea Gai, Daniele Goria.

CHIERI (11): Alexandru Selaru (parentesi in U14 al San Giacomo Chieri e breve parentesi in U15 al Carmagnola), Stefano Elia (parentesi in U14 al SG Chieri), Alessandro Defend (parentesi in U14 al SG Chieri), Davide Arduini (parentesi in U14 al SG Chieri), Simone Iorio (parentesi in U14 al Mirafiori), Daniele Marocco (parentesi in U14 al SG Chieri), Mattia Allegri (parentesi in U14 al Lascaris), Alex Gobbato (parentesi in U14 al Chisola), Andrea Ferrato (parentesi in U14 al Chisola), Filippo Tozzi (parentesi in U14 al SG Chieri), Vittorio Cassatella (parentesi in U14 al SG Chieri).

PRO EUREKA (8): Christian Monsellato, Mattia Calorio, Marcu Damean, Francesco Ferrantino, Davide Benato, Andrea Mastrapasqua, Edoardo Schiavello, Leonardo Merlo.

VANCHIGLIA (6): Lenny Vailatti, Edoardo Allara (parentesi in U14 e U15 nella 2ª matricola Academy Vanchiglia), Fabio Battiston, Francesco Corbosiero (parentesi in U14 al Lascaris e in U15 alla CBS), Lorenzo Lopez, Simone Bonino.

CBS (6): Federico Pasquale, Diego Zanfino, Claudio Belmonte, Alessandro Cascio, Pietro Bosco (parentesi in U14 e U15 al PSG), Edoardo Libraro.

CHISOLA (5): Gabriel Senatore, Alessandro Stratoti (parentesi di 1 anno di Esordienti al Chieri), Nathan Bianchi (parentesi in U14 nella 2ª matricola Vinovo Sport), Simone Fassino e Salem Bannani (parentesi di 2 anni, U13 e U14, alla Juventus). 

SPAZIO TALENT (4): William Kontchap, Loris Barbera, Roberto Tucci, Danny Sassoli (breve parentesi in U14 al Lucento).

VOLPIANO PIANESE (4): Alessandro Franco, Mattia Silombra, Alberto Ertola, Eduardo Di Corleto (parentesi in U14 al Torino e in U15 al Lascaris).

LASCARIS (2): Jacopo Bruno (parentesi in U14 al Pianezza), Lorenzo Buffone (lunga parentesi al Torino dai Pulcini all'U15).

IL CALCIO DEI RAGAZZI DI GALLO: PIÚ FORMAZIONE E MENO MERCATO

Le parole di Giovanni Gallo, oltre alla critica sulla formazione dei gironi per la qualificazione nel nuovo Campionato Élite, toccano il tema della continuità tra Scuola Calcio e Settore Giovanile. Su questo aspetto lo stesso tecnico presenta queste sue esternazioni come un un spunto di riflessione per poter migliorare il futuro del calcio giovanile.

«È un discorso che può essere allargato anche alle parole recenti di Alessandro Del Piero sui settori giovanili, è tutto collegato. La cultura di sopra (professionismo) sta permeando al di sotto (dilettantismo e settori giovanili)».

Questa la chiosa di Gallo che, con i suoi interventi, evidenzia come la ricerca del risultato immediato rischi di mettere in secondo piano la crescita dei ragazzi. La sua Sisport, con un percorso basato sulla continuità e sulla fiducia nei propri ragazzi, mostra che questo approccio è possibile e può comunque portare a risultati importanti, come testimoniano i 2 Titoli Regionali conquistati nel biennio dei Giovanissimi.

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