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Under 17

Non li batte nessuno! Le hanno vinte tutte e dopo otto giornate sono da soli in vetta

Avversari e appassionati confermano: l'Ardor Lazzate di Nicoli è la squadra più forte del campionato

L'esultanza dell'Ardor Lazzate

UNDER 17 ARDOR LAZZATE • Tutti a rapporto

Gli occhi, chico, non mentono mai. E su questo, beh, permangono oramai pochi dubbi. Ma traslando Scarface su un campo da gioco, come cambierebbe la frase che tanti ergono a unico credo? Facile, se a parlare sono i risultati: loro dicono sempre il vero. E definiscono l’unicità di un intero progetto, dei suoi interpreti, di chi giorno dopo giorno ne alimenta il motore. A conferma di quanto basti poco, per trovare risposte: un bel calcio, un gran gruppo, un allenatore che osa e una società che, nel backstage, dirige il suo stesso capolavoro. Tagline del film: vincere, senza averne abbastanza. Eccolo, il Nuovo Cinema Paradiso dell’Ardor Lazzate. Che, dopo 8 giornate di campionato, ha già messo le cose in chiaro: è la squadra più forte della classe 2009 regionale. Testimone oculare, il campo: teatro di soli traguardi. Scorrere per credere.

 

BOTTINO PIENO

 

Incoscienti giovani. Uniti, verso l’obiettivo. Correre l’uno per l’altro, stringersi nell’abbraccio più sincero, lasciare un pezzo di anima sul manto verde. Quel rettangolo che, si sa, circoscrive spesso i sogni più puri. Ancora più belli, poi, se rincorsi insieme. La motivazione è doppia, la gratificazione triplica la sua ampiezza e ogni piccolo traguardo genera grandi sorrisi. Soprattutto quando fai della vittoria il tuo pane quotidiano: non esiste sensazione migliore. Ma in via Franco Laratta, al confine tra la Brianza e l’Alto Milanese, il senso di ogni passo è terso verso orizzonti lontani. Arroganti, impavidi: guardare oltre, per crescere e superarsi. La mera statistica, quindi, perde valore in favore dei valori che Lazzate promuove ai vertici delle priorità, erge a strumento di conquista, esalta e impartisce a ciascuno dei suoi rappresentanti. Andrea Nicoli in primis: proprio il tecnico della sopracitata classe 2009 gialloblù. Squadra Maiuscola (volutamente scritto così), per forza e compattezza. E mai doma, come testimoniano i numeri: 8 partite, 8 vittorie. Basterebbe questo, ma insistiamo: 25 gol fatti, 6 subìti. Manca qualcosa? Sì: è il quinto attacco e sommariamente la prima difesa regionale, a pari merito con il Sangiuliano. Se non vi basta, l’Ardor è anche l’unica rosa – insieme al Cellatica (che ha una partita in meno) – ad aver raccolto solo successi. Il tutto navigando a testa alta nelle impervie di un torneo che si sta rivelando estremamente combattuto e altresì affascinante: dunque, non vi è nulla di scontato in tali conseguimenti.

«Ma ci tengo a spostare l’attenzione sulla crescita dei giocatori» – precisa Nicoli, ex Cimiano e Ausonia. Che prosegue così, ponendo al centro della sua analisi l’importanza del percorso: «Per me è questo il vero obiettivo, in materia di settore giovanile. Non coltivo l’ossessione della vittoria, se la domenica non vinciamo ma diamo tutto sono comunque contento, perché bado in primis alla formazione del ragazzo». Preso nella sua singolarità, pregi e limiti annessi: «La strada di ciascun singolo va formata e personalizzata, e un allenatore va giudicato per questo». Lazzate, in tal senso, permette e non pressa. Anzi, coccola. E le menti dietro ai propositi muovono i fili consapevolmente: «La società è seria. Arrivo dal milanese, ma non avevo mai trovato un clima così disteso. Non c’è l’ingiustificata pressione del risultato: siamo una grande famiglia e sono orgoglioso di farne a parte». Al fianco di due figure chiave, il direttore sportivo Cottarelli e il direttore tecnico Cesana: «Loro sono la tipologia di persone che fanno crescere una società. Lasciano lavorare sereni, c’è sempre un confronto e mai un giudizio. Questa è la ricetta che ti porta a far bene». Eccolo, infondo, il senso insito di tutto.

 

DEDIZIONE, IMPEGNO, COSTANZA: TRE INGREDIENTI, UN GRUPPO PERFETTO

 

L’Ardor, però, sa essere anche di più. Perché, ad un gruppo di per sé rodato nelle intese e vivace nel guizzo, affianca freschezza e varietà di soluzioni. Palla a Nicoli, che ribadisce entusiasmo e piena sintonia con i ragazzi. Anche più piccoli: «La mia è una squadra forte e affiatata, che lavora con serietà e precisione. E, pur avendo una rosa ampia, facciamo salire spesso alcuni 2010. Vogliamo che tutti si sentano importanti e integrati». Un esempio tangibile di questa fiducia risiede nella parabola di Luca Dotti, decisivo da sotto-età nella complicata trasferta di Legnano: gol, presenza, sussulti importanti. Sulla falsariga quanto prodotto, a ciclo continuo, da ogni membro dell’organico: prima degli altri, numeri alla mano, Edoardo Lo Cicero e Alessandro Colomban, entrambi già a quota 5 reti E pensate che, tra i top scorer, c’è anche un difensore: Luca Pagani, che ha segnato ben 3 gol fino a questo punto del torneo. Poco male.

A conferma di quanto questa realtà sia sinergica, affiatata e…con un cuore grande così: nessun segreto, nessun trucco e nessun inganno. Solo «impegno, dedizione e costanza», come ama ripetere il tecnico. Che aggiunge un quarto ingrediente alla sua ricetta perfetta: l’empatia. Una pacca sulla spalla, una parola detta bene, un "sono qui per te" che fa tanto - se non proprio tutto - e senza far rumore. Forgiando, al contempo, uomini forti e cammini prosperi, rafforzando parallelamente morale e stimoli. Facile? Affatto: «Andando ancora oltre questioni tecnico-tattiche, credo che il relazionarsi con i giocatori a livello umano sia l’aspetto da attenzionare maggiormente» - spiega Andrea. Padre, amico e confidente dei ragazzi che allena e lascia liberi di essere: «La giovane età comporta equilibri sottili e aspetti talvolta collaterali all’attività sportiva, ma la nostra idea chiave è di conoscere a fondo ciascuno dei nostri in modo che possano trovare fiducia e dunque esaltarsi. Più che lo stile di gioco, è questo a costituire i tratti della nostra identità». Nicoli dixit: caldamente consigliato prendere appunti. Specialmente se si vuole fare del proprio viaggio nel calcio una missione concreta, appassionata e, perché no, vincente.

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