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Under 19

Tiro micidiale e tanta fame di gol: l'erede dell'imperatore Adriano è un classe 2007 giallorosso!

Giovanni Breda, il ragazzo tornato a casa dopo anni "in giro" per Milano, pronto a riportare lo Zibido in cima alla gloria

Giovanni Breda • ZIBIDO UNDER 19

ZIBIDO UNDER 19 • Giovanni Breda

Avete presente re Mida? Mitico sovrano della Frigia, conosciuto in tutto il mondo grazie al suo prodigioso potere: trasformare in oro tutto ciò che toccava. Oggi ci troviamo nel bel mezzo del 2025 e questa leggenda risale ormai a diversi secoli or sono, però, nei pressi di Zibido San Giacomo, gira voce che esista un ragazzo con gli stessi poteri. Unica peculiarità? Funziona solo con i piedi. Il suo nome è Giovanni Breda - attaccante capocannoniere dello Zibido di Mauro Comito - e al momento sta vivendo uno dei migliori inizi di stagione della sua carriera: 11 gol in 7 presenze, segna praticamente ad ogni partita, grazie soprattutto ad una dote balistica che possiedono veramente in pochi, che gli permette di essere un pericolo primario ogni volta che si trova in prossimità dell'area di rigore avversaria. 

È un periodo strabiliante per il classe 2007, capace veramente di fare magie quando si ritrova la sfera tra i piedi, come per esempio in occasione del pareggio contro la Zeta Future: un pallonetto dai 40 metri che beffa il portiere rossonero sugli sviluppi di una punizione battuta rapidamente dal numero 10 giallorosso. Ci vuole inventiva ed intelligenza calcistica per realizzare una rete del genere, e Giovanni Breda ne ha in abbondanza, rendendolo a tutti gli effetti una delle stelle principali di questo campionato, pronta a brillare sempre di più per portare il suo Zibido sul tetto di Milano.

LO ZIBIDO NEL SANGUE

Certi amori non finiscono proprio mai, fanno dei giri immensi per tornare poi dove si è stati bene. Una descrizione che dipinge perfettamente la storia tra Breda e lo Zibido. La carriera del fantasista giallorosso, di fatto, inizia proprio nella cittadina del sud-ovest milanese, ed è li che il giovane Giovanni viene fulminato dal fascino del club, innamorandosene a prima vista. Però si sa, la vita molte volte ti pone davanti a scelte difficili da affrontare, che ti portano il più delle volte a cambiare la propria vita radicalmente. Questa situazione finisce per colpire anche il giovane Breda, costretto a fare le valigie per iniziare ufficialmente il viaggio verso il suo grande sogno. La prima tappa è Assago, dove si stabilizza per un breve periodo di tempo per passare poi ad un'altra grande società del contesto meneghino: l'Alcione. Il classe 2007 passa 3 anni al cospetto degli orange, riuscendo comunque ad integrarsi in uno dei club più blasonati di Milano.

Sembra andare tutto bene ma per Giovanni non è ancora abbastanza. Ciò lo porta ad entrare in un limbo durato 5 anni in cui cambia ben 3 squadre: Lombardia Uno, Club Milano e MFA. 3 grandi squadre che possiedono tutte le carte in regola per permettere ad un ragazzo di crescere. Manca solo una cosa che per Breda sembra essere quasi fondamentale, ovvero il sapore di casa. Quel sapore che aveva sentito solo a Zibido e di cui molto probabilmente non si era ancora scordato dopo così tanti anni. In seguito ad un periodo di riflessione la decisione finale viene presa: si ritorna a casa! Complice soprattutto l'intervento di una persona molto particolare:«Ho scelto lo Zibido principalmente per un grande amico, Michele Marrano (attuale capitano dello Zibido). Quando eravamo piccoli giocavamo insieme e ci capivamo al volo in campo. È sempre stato un punto di riferimento per me. Tornare qui è stato come tornare a casa: sapevo che sarei stato accolto come un figlio e che avrei trovato persone pronte ad aiutarmi e a sostenermi».

INIZIO DA VERO FENOMENO

«Credo di aver iniziato molto bene la stagione. L’anno scorso ho avuto qualche difficoltà, ma quest’anno, giocando da prima punta, riesco a trovare meglio la porta e a esprimermi come so fare». E chi l'avrebbe mai detto che sarebbe stata proprio un'intuizione di Comito a risvegliare la bestia addormentata. Sono anche queste le scelte che mostrano la differenza tra un bravo allenatore e un grande tecnico; l'acutezza che ti permette di svoltare la stagione del tuo giocatore di maggior talento, portando inevitabilmente l'intera squadra a trarne profitto, come si è visto nelle prime 7 giornate. «Per me è fondamentale sentire la stima del mister. È una persona simpatica, ma sa anche quando bisogna essere severi e far lavorare la squadra. Tra noi c’è un ottimo rapporto e anche io nutro grande stima nei suoi confronti».

Parole che riassumono in così poco un binomio che invece sta regalando così tanto allo Zibido quest'anno, perchè si, esistono veramente allenatori capaci di estrapolare il meglio da alcuni giocatori; un paio di esempi innegabili sono Romelu Lukaku e Antonio Conte, o Rafa Leao e Stefano Pioli. Due coppie in grado di portare in cielo le rispettive squadre, ed è quello che si spera accada quest'anno a Zibido San Giacomo. Sfortunatamente nessuno ha ancora inventato una macchiana del tempo, perciò è leggermente complicato sapere con certezza se il tandem giallorosso riuscirà a copiare i percorsi delle accoppiate citate in precedenza. Però è chiaro per tutti ormai che Giovanni Breda possiede dentro di sè un fuoco ineluttabile, capace di bruciare chiunque provi anche solo a tenergli testa, e a quanto pare Mauro Comito sembra essere l'unico a possedere le chiavi giuste per innescarlo.

«QUEST'ANNO VOGLIO VINCERE IL CAMPIONATO»

"Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e come tali, vanno sfruttati per fare del bene agli altri". Una frase emblematica del mondo fumettistico, in particolare del celebre Uomo Ragno, ma che sembra risuonare costantemente dentro la testa del numero 10, consapevole di essere uno dei punti di riferimento di questa squadra e di avere degli obblighi morali verso i propri compagni:«Il mio obiettivo principale è portare la squadra più in alto possibile e vincere. Se credo di essere un leader nello spogliatoio? Sì, credo di esserlo. A volte sbaglio anche io, ma so riconoscere quando un compagno ha bisogno di una mano o di una scossa. Cerco sempre di essere presente per il gruppo». Parole che evidenziano alla perfezione il tipo di giocatore che rappresenta Giovanni Breda, pronto a dare anima e corpo per il bene dello Zibido. Lo dimostra ogni sabato tirando fuori dal cilindro perle sempre più strabilianti. La novità di questo fine settimana è sicuramente la manita ai danni del Lacchiarella, che smuove non poco la classifica marcatori, collocando Giovanni finalmente al primo posto di quest'ultima. «A livello personale voglio puntare a essere capocannoniere del campionato. Mi sento mentalmente pronto per tornare a essere quello che sono sempre stato».

Beh non si può dire di certo che non ci stia provando seriamente, e a dire la verità, cosa ci si può aspettare da un ragazzo che s'ispira all'Imperatore Adriano, ex attaccante dell'Inter? «Il mio idolo è Adriano. Ho sempre amato la sua forza fisica, il tiro potente e la sua tecnica. Era un giocatore completo, capace di fare la differenza in ogni momento». Sono tutte caratteristiche che non mancano nemmeno al talentuoso attaccante dello Zibido, chiamato ora a rendere omaggio al proprio idolo nel campionato provinciale di Milano. La strada per ora sembra essere quella giusta, e i numeri ne danno la conferma, ma si sa, per passare dalle stelle alle stalle ci vuole veramente uno schiocco di dita. A Giovanni il talento non manca affatto, tantomeno il carattere da capobranco; manca solo vedere se tra le sue grandi doti vi è anche la perseveranza, fondamentale quando si disputa un campionato così lungo e ricco di grandi squadre. Se la risposta dovesse risultare affermativa, allora alle altre squadre del Girone A occorrerà procurarsi un riparo abbastanza resistente che le possa proteggere, perchè con un Giovanni Breda in queste condizioni fisiche, tecniche e mentali, ne avranno seriamente bisogno.

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