Under 19
05 Novembre 2025
UNDER 19 VIGOR FC • Riga e Delle Cave, i biancazzurri che hanno deciso il big match con l'Ardor Bollate
Cardiopalma. Ma d'altronde, potevamo aspettarci altro? Da un prima contro prima, da due squadre partite fortissimo e, fino a stasera, infermabili. L'unica sicurezza sarebbe stata un cambio di passo: un sorpasso, una fuga; questi novanta minuti ce l'hanno raccontato. E se l'anno scorso fu Doblete, per Pardeo la possibilità di bissare sta prendendo quota: dopo lo scontro diretto di sabato, arriva il secondo. E con lui, la settima vittoria: non semplice, non scontata. Di fronte a un'Ardor Bollate mai decisa a mollare; che dopo il capolavoro di Riga e l'ennesimo gol di Delle Cave riapre i giochi con Calanda, che dopo la seconda perla del diez, ritrova speranza con Cascio. Brividi, quelli che mettono i dieci minuti finali. Dopo il 3-2 del quattordici, che sembra riavvicinare l'aquila. Che invece vola, lontano. Perché al triplice fischio il vantaggio regge, perché dopo sette giornate la Vigor rimane a punteggio pieno. E si sgancia, lì da sola in vetta: «I want to fly away».
Le ultime due settimane ci hanno preparato a quest'incontro. Giornate di scontri diretti, prima fra Ardor e Cob, poi fra Vigor e Vighignolo. Vincono le protagoniste di questo martedì sera, che si sganciano dal gruppo e si mantengono fino a punteggio pieno. Favorite, in questo momento, per la vittoria del girone, decise a mantenere questo andamento e a non disattendere le aspettative. Anche qui, anche nella partita più difficile.
E l'inizio del match rispecchia queste premesse. I primi minuti in controllo - quasi totale - per i ragazzi di Pardeo, gestiti e armonizzati da Riga. Nel giocare praticamente solo negli ultimi trenta metri, nel rimanere lì dove l'occasione può sempre arrivare Anche se gli ospiti gestiscono. E al vantaggio ci vanno vicinissimi. Combinazione perfetta Banfi - Antonio Mingrone, che serve al centro il gemello Gabriele: perfetto Trovò sulla prima occasione, sfortunato il centrocampista sulla ribattuta. Traversa e risultato che rimane invariato. Ma se questi sono i primi cinque minuti, possiamo già dirlo: tanta roba. Come la reazione dei ragazzi di Bollate, che risalgono, lentamente, dopo le difficoltà iniziali. Come se l'occasione li scuotesse. Crescendo col nervosismo che si confà a un prima contro prima, trascinati da un nueve che di spazio non ne trova, ma che di fastidio ne dà tanto. Finchè un capolavoro gela tutti. Una punizione da casa sua, un destro imprendibile, quello di Riga, che porta avanti i biancazzurri.

E se il parziale cambia, così non sembra avvenire per il canovaccio. Nonostante la fuga del diez di casa, infastidito a tu per tu dall'uscita di Palmisano. Una fase di stallo, come se tutto si fosse cristallizzato. Si cerca di capitalizzare al massimo ciò che arriva, perché la palla rimane perlopiù a centrocampo. Vivace glacialità. Tutti lottano, ma controllare l'incontro, renderlo proprio, è pressoché impossibile. Anche se, lentamente, la bilancia ricomincia a scivolare verso la squadra dell'ex Afforese. Che prova a ragionare, aggrappandosi a De Serio, e trovando alla fine il 2-0: in tre passaggi, Delle Cave - ovviamente - va in porta e nessuno lo ferma più. E così, in mezzo alle proteste per un sospetto contatto nell'area di casa, si va negli spogliatoi: servirà testa, alle aquile, per tenere. Servirà testa, agli arancioneri, per ribaltarla.
È come se nulla fosse cambiato. Perché la ripresa riprende esattamente come si era concluso il primo tempo. Fra chi cerca compattezza e ripartenza, e chi questo binomio vuole romperlo. Senza subirlo e sfiorando il tris: Bartezaghi incorna, ma la sfera sfila a centimetri dall'incrocio dei pali. «Un film già visto», come qualcuno lo definisce dagli spalti. Un nastro che nessuno riesce a tagliare. Nella coerenza che si rivede anche nel nervosismo. Una nuova fase di stallo, che Pardeo e Baldo non rompono: che, come un fulmine a ciel sereno, spacca Calanda. Che arriva per primo sul pallone lasciato lì da Trovò, che insacca nonostante la rovesciata disperata di D'Aquino. Scatenando la reazione di Olio, che colpisce la traversa. Ma riaprendo soprattutto ogni discorso.

Finché Riga non tira fuori il secondo coniglio dal cilindro. Un mago, nel minuto diciotto, minuto d'oro del primo tempo, minuto d'oro della ripresa. Rewind, replay: destro imparabile su punizione e tutto come prima. Rimettendo tutto a posto, confermando nelle aquile una fiducia mai persa. Poi, con un De Serio così, difficile non averne. Tosto su Antonio Mingrone, nel gestirne e limitarne la vivacità. Le carte non si rimescolano. Si prova a muovere il mazzo, dalla panchina.
E il risultato? Arriva. Dove c'è orgoglio; e forze fresche. E, quando di tempo ce n'è ancora, anche un'occasione. Passata dalla testa di Cascio, che al 37' incorna il 3-2. Linfa vitale. Perché in due minuti si rischia il pari, sempre con Mingrone, ma più in generale perché ora è tutto cambiato. Una Vigor che si fa nervosa, che perde campo e sicurezze. Cercando il «gioco palla a terra», ma trovando di fronte a sè solo un muro pronto ad attaccare, nei sette minuti di recupero. Ancora con il suo gemello Antonio. Cercando il tutto per tutto, ovviamente. Con la zampata di Segantini, che trova di fronte a sè l'estremo difensore biancazzurro a dirgli no. E la calma, per i padroni di casa, torna solo al triplice fischio. Pardeo rimane a punteggio pieno.
VIGOR FC - ARDOR BOLLATE 3-2
RETI (2-0, 2-1, 3-1, 3-2): 18' Riga (V), 41' Delle Cave (V), 13' st Calanda (A), 18' st Riga (V), 37' st Cascio (A).
VIGOR FC (4-3-3): Trovò 7, Segantini 6.5, D'Aquino 7, Galbiati 6.5, De Serio 7.5, Tabini 7, Lorusso 6.5, Olio 7, Delle Cave 8 (42' st Foderaro sv) Riga 8.5, Bartezaghi 6.5 (30' st Lisi 6.5). A disp. Righetti, Foderaro, Infantes Palomino, Azamouz, Rovelli, Coppolecchia, Bel Magtouf. All. Pardeo 8.5. Dir. De Serio.
ARDOR BOLLATE (4-3-3): Palmisano 6, Pagliato 6, Favaron D. 6.5 (30' st Cascio 7.5) Calanda 8, Parolini 7, Lasagna 6.5, Montagner M. 7, Mingrone G. 6.5, Mingrone A. 7.5, Banfi 6 (30' st Taronna 6.5), Picca 6. A disp. Paglioli, Annoni, Curtarelli, Cuzmin, Favaron M., Lo Valvo, Minora, Taronna. All. Baldo 7. Dir. Mingrone.
ARBITRO: Bonfissuto di Cinisello Balsamo 5.5.
AMMONITI: Tabini (V), D'Aquino (V), Bartezaghi (V), Riga (V), Delle Cave (V), Lorusso (V), Favaron (A), Calanda (A), Mingrone A. (A), Montagner (A).