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Under 18

Pugno ad un avversario, spinge l'arbitro e poi lo minaccia: due anni di squalifica per un minorenne

Altra sanzione duratura, succede sempre nella stessa categoria, la partita è stata sospesa a 5 minuti dal triplice fischio

CASSINE VALENZANA MADO, UNDER 18 PIEMONTE

Doveva essere l'anno della consacrazione definitiva del campionato regionale Under 18, con ben 31 squadre iscritte e una crescente competizione in una delle categorie più snobbate. E invece questo inizio di stagione ha riservato solo episodi di violenza e lunghe squalifiche, con la provincia di Alessandria teatro suo mal grado anche dell'ultimo fattaccio finito sotto le mani del Giudice Sportivo. L'ultimo caso risale a sabato pomeriggio, con la sfida tra Cassine e Valenzana Mado sospesa a 5 minuti dalla fine.

COSA É SUCCESSO

Il Comunicato Ufficiale, pubblicato giovedì 6 novembre, racconta dei fatti che già erano stati confermati dalle due società nell'immediato post partita. Al 40' del secondo tempo, sul punteggio di 3-2 in favore degli ospiti della Valenzana, la partita è stata sospesa. Di seguito la motivazione riportata sul Comunicato:

«un giocatore della squadra del Cassine colpiva un avversario con un pugno e l'arbitro estraeva il cartellino rosso; il calciatore espulso, in reazione, spintonava il direttore di gara e lo minacciava di morte; la seconda spinta, rivolta all'arbitro nell'immediatezza della prima, costringeva quest'ultimo a decretare la fine dell'incontro in maniera anticipata».

A seguire veniva richiesto l'intervento dei Carabinieri da parte dell'arbitro, che infine lasciava in sicurezza il centro sportivo per recarsi al Pronto Soccorso di Acqui Terme. Qui veniva dimesso con la seguente prognosi: «no lesioni oggettivabili, no segni ne sintomi di trauma». Si tratta del secondo episodio di aggressione verificatosi nel Girone B, dopo quanto accaduto tra Castellazzo e Rapid Torino che era finito alla ribalta della cronaca nazionale.

ALTRA CORPOSA SQUALIFICA

Constatando la motivazione della sospensione, perfettamente riconducibile all'aggressione subita dall'arbitro, e catalogando quanto accaduto come un «fatto gravissimo che certamente ha turbato la tranquillità e la serenità del direttore di gara», il Giudice Sportivo ha emesso una durissima sanzione nei confronti del calciatore del Cassine, non ancora maggiorenne. Scatta una squalifica che durerà fino al 4 novembre 2027 per «atti intenzionali diretti a produrre una lesione personale [...] connotata da una volontaria aggressività». Il calciatore in questione, pertanto, potrà rientrare in campo solo nella stagione 2026/2027, ormai in una categoria differente.

Fa comunque riflettere la sanzione: poche settimane fa un calciatore della Pro Vigezzo (Seconda Categoria) veniva squalificato per 3 anni per aver tirato una pallonata all'arbitro, mentre i coetanei del Castellazzo hanno ricevuto un'annualità di stop per aver preso a botte degli avversari. La coerenza sulla valutazione della violenza sembra latitare...

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