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Big match giovanile finisce con i carabinieri al campo, il tecnico: «Hanno messo le mani addosso a mia moglie»

Accade a Milano: la situazione si scalda negli ultimi minuti di gioco, tra campo e spalti, a seguito di un'espulsione

Il weekend finisce con i carabinieri al campo, il tecnico: «Hanno messo le mani addosso a mia moglie»

Masseroni-Club Milano, posticipo pomeridiano della nona giornata del Girone A era una sfida importante e carica di attesa, dalla quale si attendevano delle risposte. I ragazzi di Zonca, autori di una formidabile rincorsa nelle ultime settimane, erano chiamati all'esame di maturità contro una formazione che fino a qui aveva raccolto meno di quanto seminato, ma era reduce da una strepitosa vittoria con l'Accademia Inter. 

È finita 1-0 sul campo, con una punizione vincente di Liuni al 90', contestata come tutta la direzione arbitrale; ma è finita anche con i carabinieri arrivati al campo di via Terzaghi per gestire una situazione degenerata prima in campo e poi sugli spalti. L'episodio che ha innalzato la tensione oltre la misura sembrerebbe essere stata l'espulsione di un giocatore ospite, che, secondo alcune ricostruzioni, avrebbe reagito dopo essere stato insultato da un avversario con espressioni discriminatorie. Da lì la situazione si sarebbe accesa anche sugli spalti, coinvolgendo in maniera circoscritta alcuni familiari dei calciatori, ma anche la moglie del tecnico di casa Simone Zonca.

«Quello che è successo oggi va oltre il calcio e la gravità - commenta lo stesso Zonca - In tribuna hanno messo le mani addosso a mia moglie, con mia figlia piccola lì accanto. È assolutamente inaccettabile, sono cose che fanno passare la voglia di continuare a fare quello che facciamo. La direzione è stata totalmente inadeguata e ha contribuito a generare un clima complicato, ma questo non può giustificare in nessun modo quello che è accaduto».

«Sono profondamente amareggiato per tutto quello che è successo dentro e fuori dal campo, e preferisco non parlarne. Perché il calcio è altro» il commento del dirigente ospite Mastrosimone. «In tribuna capita purtroppo a volte che si vada un po' in tilt - le parole dell'allenatore ospite Schenato - ed è difficile andare ad attribuire le responsabilità in maniera precisa. Quello che posso dire è che sicuramente il mio giocatore ha sbagliato a reagire alla provocazione, al termine di una prestazione a mio avviso eroica da parte dei miei ragazzi, in dieci per quasi tutta la partita causa una direzione negativa in tutto e per tutto».

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Commenti all'articolo

  • lmaraglia

    09 Novembre 2025 - 21:21

    La verità sta sempre nel mezzo…

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