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Rappresentative

Certezze assolute e sorprese vivaci: il raduno dei classe 2009 della Rapp è da rifarsi gli occhi!

La garra di Suarez, il genio Masazza e bomber Invernizzi! Leveni dirige ma c'è la roccia Manenti

Leveni e Manenti

RAPPRESENTATIVA UNDER 17 • Alessandro Leveni dell'Enotria e Diego Manenti del Mario Rigamonti le note positive del pomeriggio di Mazzo

Se nell’esordio del 22 ottobre avevano iniziato a premere a fondo il pedale dell’acceleratore, i migliori 44 classe 2009 della Lombardia, non hanno intenzione di tirare il freno a mano. «Et voilà» il secondo raduno della Rappresentativa, dopo il doppio impegno Mazzo-Treviglio, è arrivato e non si è consumato nell'ombra. Primi due tempi di fantasia, tra le maglie bianche e quelle granata, mischiati a manovre avvolgenti più leggere e per il terzo e il quarto tempo, l'intensità e la compostezza tattica hanno preso il sopravvento, per 70' che si avvicinavano parecchio al termine partita vera. Termina 3-1 per le casacche bianche, con varianti tattiche e cambi di modulo adottati dal tecnico Bellini, per consegnare minuti ai componenti del gruppo, impegnati nei rispettivi ruoli. Nella cornice di via Alcide de Gasperi, comincia lo spettacolo, all'insegna di segnali imprescindibili di motivazione e attenzione ai dettagli, destinati a durare in vista delle prossime uscite della Lombardia.

STUDIO E POTENZA

Si comincia sul sintetico del centro sportivo del Mazzo, con la formazione Granata determinata spesso a cercare la prima pressione alta, cercando di mettere in difficoltà le linee di passaggio per l’impostazione dal basso. In un avvio parecchio equilibrato, è la formazione bianca a sbloccare il risultato al 13' 1-0  grazie al colpo di testa di Baldassare, servito da una pennellata, nata dal settore di destra, devota ad un’azione manovrata durata parecchi secondi. La gara è vivace e Arnoldi prova la botta su punizione dalla mattonella destra, nel lato corto sul limite dell'area. La saetta del giocatore del Villa Valle termina sulla traversa, va a sbattere su Femia, dopo sul palo e poi sul fondo. Gli 11 in maglia bianca con il palleggio tendono sempre a bussare ripetutamente alla porta granata, quando con la voracità di Suarez imbeccato in verticale, sfrutta una prateria a tu per tu con Poletto ma trova il salvataggio difensivo.

La retroguardia bianca ha un solo direttore, Alessandro Tassani, il centrale della Varesina non fa prigionieri e vince tutti i duelli fisici, aerei tenendo la linea difensiva parecchio alta. Quando è il suo momento, lo decide lui e Simone Biffardi largo sulla sinistra è più libero di ispirarsi tecnicamente, sceglie un traversone ineccepibile con il contagiri per Suarez, il quale con elevazione colpisce di testa e impegna Poletto al miracolo. La certezza non manca, Thomas Liuni in azione da play basso sull’altezza della retroguardia, tende a legare i reparti facendo da «fil rouge» della formazione bianca. Terminano così i primi 35’ di gioco con le visioni chiare di due filosofie a confronto adottate in preparazione alle prime amichevoli ufficiali.

LEVENI INVENTA E INVERNIZZI REALIZZA

Nel secondo tempo, rimangono in azione gli stessi 22 come nell’ultimo mercoledì di ottobre, due tempi per formazione e via con le danze. Questa seconda frazione di gioco, comincia con la stessa inerzia del primo, con un Suarez incantevole nello stretto a servire un cioccolatino pregiato, sul mancino di Biffardi che conclude sulla figura di Poletto. Recuperi certosini, padronanza di palleggio importante con la capacità di vedere qualsiasi imbucata presente dalla mediana avanti, anche quelle che non vedono gli altri, così Alessandro Leveni domina letteralmente il centrocampo della formazione granata, trovando con un apertura d’esterno sopraffino, alcuni pericoli spiccati per la retroguardia bianca. Una seconda parte parecchio equilibrata, che vede i granata all’insegna del cervello del mediano dell’Enotria con grande predisposizione e maestria con entrambi i piedi, in intensità e i bianchi con palleggio ben assortito e una manovra ragionata sviluppata in ampiezza, con l’aiuto fondamentale delle fasce.

l'arciere di Cassano Magnago, Biffardi verso il 12’ del secondo tempo è costretto ad uscire dal terreno di gioco per una botta subita e il tecnico Bellini manda a scaldare l’eroe nerazzurro dell’ultimo derby tra Accademia Inter e Aldini: Davide Buccheri, il quale da li a poco effettua l’ingresso in campo. I granata dietro sono solidi grazie agli anticipi di Jonny Lohja e quando Masazza ha campo per andare, non guarda in faccia a nessuno. Il fantasista del Crema va in dritto per dritto e dalla fascia destra si accentra, facendo partire così un mancino terminato non di molto a lato del secondo palo. Quando meno te lo aspetti arriva il raddoppio. Una trama impeccabile dalla destra comandata da Mastropaolo, il quale trova una giocata divina, calcolando ad ogni millimetro il lancio in direzione corsia mancina, a trovare il gran controllo di Invernizzi al 32’, un gioco da ragazzi per il bomber del Crema, batte a rete e sigla il 2-0. Cala il sipario del secondo tempo con la squadra bianca in controllo dei momenti, ma con quella granata più offensiva, dal baricentro più alto rispetto all’avvio.

SE LORINI CHIAMA TINTI RISPONDE

Un terzo tempo che taglia i nastri per l’ingresso in campo degli altri 22 talenti convocati. La formazione bianca si schiera con un 3-5-2 e principi opposti a quelli osservati nei primi due tempi. Mentre i granata rimangono 4-2-3-1 più arcigni e compatti a tutto campo. Nuovi interpreti e partenza sprint, nata con un dai e vai sulla sinistra tra Buccheri e Lorini, che si conclude con la rete del giocatore del Rigamonti, inchiodando il sinistro in scivolata sul primo palo, terminato alle spalle di Spolti al 14’. Non dura troppo questo 3-0 sul nascere, perché dopo una botta arriva sempre una risposta e su una percussione idilliaca di Veltri, che dalla mediana mette il costume da ala travolgente, vede l’inserimento di Tinti, lo serve a dovere e il bomber della Leon batte Perrone accorciando le distanze sul 1-3 al 20’. Un terzo tempo che ha visto l’agonismo e la personalità di a tutti i costi non vuole farsi scappare un’occasione importantissima, dopo i sacrifici dello scorso anno giocandosi le proprie carte. La formazione granata ha cercato di ostruire le linee di costruzione bianche, nonostante i ragazzi in «camiseta blanca» abbiano trovato più palleggio e densità al limite dell’area, senza però trovare pericoli tranne per l'occasione del gol di Lorini. Due schieramenti cinici e catalizzatori alle uniche palle gol create.

MANENTI INCONTENIBILE MA QUANTA INTENSITÀ

In avvio dell'ultimo spicchio di gara, la formazione granata parte subito con il dente avvelenato e su sviluppo di un calcio d’angolo dalla destra, Grieco trova una parabola tagliente per il destro di Grassi, il quale si coordina e fa partire una conclusione sfociata a lato di qualche millimetro dal secondo palo. Diego Manenti è il tuttofare della formazione granata, coperture granitiche, alza la linea e soprattutto esce palla al piede in progressione spesso, andando ad allungare il campo per le azioni avvolgenti, ideate proprio dal difensore del Desenzano. Poche occasioni e parecchio tatticismo, con due moduli sperimentali in degli spazi sempre più stretti, dovuti alla copertura assidua granata del campo in profondità, nonostante la grande qualità in mediana dei bianchi, con Mellace e la attenta fase d’interdizione e difensiva da piovra di Melfi.

Ottimo e sicuro Perrone nelle uscite basse ed insidiose anche in mischia, sempre attento sui traversoni, dando anche parecchia affidabilità e intesa al reparto difensivo. Il treno Grassi sulla destra è sempre in orario, Veltri amministra a apre il gioco come più gli riesce meglio, per i granata che orchestrano senza parecchi problemi il gioco territorialmente sulla trequarti, aspettando la giocata geniale di Tinti o di Agresta, fronteggiando la linea difensiva a 5 molto serrata dei bianchi. Termina quindi sul 3-1 per la formazione bianca, questo secondo effettivo raduno con tante aspettative e parecchia voglia di continuare a spingersi oltre, dal tecnico ai ragazzi. Buone risposte, parecchie conferme e anche alcune sorprese

IL TABELLINO

SQUADRA GRANATA-SQUADRA BIANCA 1-3

RETI: Baldassare 13' (B), Invernizzi 32' st (B), Lorini 14' tt (B), Tinti 20' tt (G).

SQUADRA BIANCA: Femia, Previtali, Schembri, Baldassare, Tassani, Naggi, Biffardi, Liuni, Invernizzi, Suarez, Mastropalo, Perrone, Sportoletti, Jurkic, Papini, Valli, Melfi, Mellace, Clivio, Buccheri, De Natale, Lorini.

SQUADRA GRANATA: Poletto, Grimoldi, Bona, Leveni, Lohja, Morano, Dos Santos, Bonora, Masazza, Arnoldi, Spolti, Manenti, Grieco, Mariotto, Paraboni, Nicora, Veltri, Zanoletti, Grassi, Agresta, Tinti.

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