L'arbitro fischia prima la fine del 1°tempo e ammette l'errore: il match si rigiocherà a data da destinarsi

Non succede spesso, ma questa volta sì: l’arbitro ha confuso la durata del tempo di gioco e la partita dovrà essere rigiocata. È quanto deciso dal Giudice Sportivo in merito alla gara tra Pozzomaina e Chieri, disputata lo scorso 2 novembre e valida per il campionato Under 17 Regionale – Girone E.

Tutto nasce da un errore del direttore di gara: al 44’30” del primo tempo ha fischiato la fine, convinto che per la categoria si giocassero tempi da 40 minuti più recupero, come negli Under 16. Peccato che per gli Under 17 il regolamento sia chiarissimo: due tempi da 45 minuti ciascuno. Solo durante l’intervallo l’arbitro si è reso conto della svista e ha allungato il secondo tempo fino al 48’, ma la frittata era ormai fatta. Il primo tempo era durato cinque minuti in meno del dovuto.

A quel punto il Pozzomaina, con il punteggio fermo sull’1-1, ha presentato reclamo, sostenendo che l’errore tecnico avesse alterato il regolare svolgimento della gara. E il Giudice Sportivo, dopo aver ascoltato la versione dell’arbitro – che ha ammesso l’errore – ha dato pienamente ragione al club di via Monte Ortigara. La sentenza è chiara: si tratta di errore tecnico vero e proprio, perché l’arbitro ha applicato in modo scorretto una regola del gioco, modificando la durata del tempo. L’articolo 7 del Regolamento stabilisce infatti che “una gara è composta da due periodi di 45 minuti” e che un errore di cronometraggio non può essere compensato nel secondo tempo.

Considerato che al momento dell’interruzione il risultato era ancora in equilibrio e che cinque minuti in più avrebbero potuto cambiare la storia del match, il Giudice ha deciso di accogliere il reclamo del Pozzomaina, disponendo la ripetizione della partita e la restituzione della tassa di ricorso. Ora toccherà al Comitato ricalendarizzare la sfida. Una decisione che farà certamente discutere, ma che ribadisce un principio sacrosanto: quando viene commesso un errore tecnico, l’unica soluzione è tornare in campo e rigiocarla da zero.