Mente del centrocampo della capolista e primo gol in campionato: prestazione da MVP del classe 2011

La nona giornata del Girone B parla con decisione il linguaggio della Vigor Milano, che continua a correre in vetta e trova in Daniel Minerva il protagonista assoluto della settimana. Il centrocampista classe 2011 è stato eletto MVP dai lettori sul canale WhatsApp di Sprint e Sport, dove ha raccolto un totale di 409 voti, staccando nettamente gli inseguitori e confermandosi uno dei simboli di questa Vigor Milano. La prestazione che gli è valsa il titolo è quella sfoderata a Olginate, in un match tiratissimo contro l’Olginatese, finito 3-2 per i milanesi. Minerva non solo ha trascinato la squadra con un lavoro intelligente e continuo in mezzo al campo, ma ha anche trovato il primo gol della sua stagione, impreziosito da una prova da 8 in pagella. Alle sue spalle, nelle votazioni, si sono piazzati Pietro Bianchi Zerbi della Masseroni, fermatosi a 178 voti, e Andrea Grieco del Seguro, che ha raccolto 39 preferenze.

I calci piazzati sono la sua specialità: l’ultima perla del difensore classe 2011

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IL CUORE DELLA SQUADRA

A raccontare la crescita del suo regista è il tecnico della Vigor Milano, Luigi Zambelli, che conosce molto bene l’evoluzione del ragazzo. Parlando di Daniel, sottolinea subito l’impegno e la dedizione che mette ogni giorno: un giocatore che «si impegna notevolmente» e che in questi mesi è diventato «molto propositivo nel cementificare il gruppo». Il mister ricorda come fosse uno dei pochi rimasti dal vecchio corso. Eppure, con il tempo, Daniel è diventato uno dei punti di riferimento del nuovo gruppo, uno di quelli che aiutano lo spogliatoio a compattarsi. Zambelli lo definisce un «grande motivatore», uno che «non molla mai» e che agli allenamenti funge da traino per i compagni. A volte si confrontano in maniera dura, racconta il tecnico, ma è proprio in quei momenti che Minerva tira fuori qualcosa in più, facendo emergere nuove capacità e nuove motivazioni. Per l'allenatore, questa stagione rappresenta un passaggio chiave: Daniel ha compiuto «un ulteriore step di crescita», diventando un giocatore importante tanto in campo quanto in spogliatoio. Con dodici nuovi innesti e undici conferme, lui era stato indicato da subito come uno dei pilastri su cui costruire il nuovo corso e non ha deluso.

IL CERVELLO DELLA CAPOLISTA

Nella gara che gli ha consegnato l’MVP, Minerva ha dimostrato l’essenza del suo ruolo: nel 4-2-3-1 disegnato da Zambelli è lui il regista della squadra, il centrocampista di pensiero che detta i ritmi e ordina la manovra. Accanto a lui gioca De Faveri, più propenso all’inserimento offensivo, mentre Daniel rimane lucido nella gestione, sempre in posizione. Tatticamente e tecnicamente, sottolinea il tecnico, è «un giocatore molto intelligente». A inizio stagione pagava qualcosa fisicamente, tanto da faticare a concludere le partite. Ma con il lavoro e con la sua voglia di emergere, nelle ultime settimane ha cambiato passo: ora regge i settanta minuti, sa leggere i momenti e dosare le energie. A Olginate, sul punteggio di 1-1, è stato lui a prendersi la squadra sulle spalle. In dieci minuti ha dato ordine, iniziativa e ritmo. E il gol del 2-1 porta la sua firma dall'inizio dell'azione alla conclusione: una combinazione nello stretto, un inserimento deciso in area, il tiro che gonfia la rete. Un gesto di qualità ma soprattutto di carattere, che riassume perfettamente il percorso che sta facendo. «Si è creato tutto da solo, con la sua volontà e la sua fame», racconta Zambelli. Un gol che vale non solo i tre punti, ma anche il coronamento di un lungo percorso personale.

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