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Under 15 Élite

Un anno fa giocava a Singapore, ora segna il gol decisivo nella sfida del weekend

Charlie Kay - arrivato in Italia e all'Ausonia la scorsa estate - si è già adattato alla grande

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UNDER 15 ÉLITE AUSONIA • L'eroe di giornata: Charlie Kay

Chissà se 365 giorni fa Charlie Kay avrebbe solo immaginato di essere in Italia, a Milano, a giocare per l’Ausonia, a decidere una sfida che rischia di pesare tantissimo per il corso della stagione. Chissà se a Singapore, 365 giorni fa, qualcuno aveva l’app di Sprint e Sport installata sul cellulare e conosceva l’esistenza dell’Ausonia, dell’Accademia Inter e del Girone A dell’Under 15 Élite lombarda; probabilmente, dopo le 12 di domenica 15 novembre, qualcuno sa dell’esistenza di questo campionato a diecimila chilometri di distanza. Potrebbe essere successo perché Charlie Kay, difensore classe 2011, è arrivato in Italia quest’estate, dopo essere passato da Singapore in un viaggio partito dalla sua terra natale, l’Inghilterra.

IL GIORNO DELLA CITTADINANZA

La partita era iniziata nel migliore dei modi per i neroverdi, che ospitavano l’Accademia Inter, quarta in classifica e diretta inseguitrice, con il gol dopo pochi minuti di Buontempo. Il vantaggio, però, non è durato abbastanza per andare a riordinare le idee in spogliatoio con tranquillità, perché al 32’ Ferrario ha riportato il confronto in parità. Nel corso della ripresa, fatta di pura lotta, il giovane britannico ha costantemente dimostrato la propria solidità e la capacità di sostenere la pressione sia fisica da parte degli avversari, sia quella psicologica dovuta all’importanza del match. Movimento dopo movimento, contrasto dopo contrasto, la confidenza con il campo e con gli avversari è cresciuta, fino a quando al 38’ Torregrossa si è avvicinato alla bandierina e, creando una dolce parabola, ha trovato la testa di Kay, che — al termine di un taglio dal centro dell’area al primo palo — è stato pronto a deviare il pallone quanto bastava per renderlo imparabile e far esplodere di gioia tutto il centro sportivo.

IL PROFILO

L’anno scorso giocava nei Lion City Sailors, squadra di Singapore; ha doppia nazionalità britannica e neozelandese e, alla quarta presenza in Italia, ha segnato il suo primo gol. La prova di domenica, come sottolineato anche dal suo allenatore nel post partita, ha dimostrato che Kay sa farsi trovare pronto nei momenti di difficoltà: ha sostituito lo squalificato Cornettone, fresco di convocazione in rappresentativa. Di Benedetto, che lo ha accolto alla sua corte la scorsa estate, racconta «È venuto nel nostro Paese per il lavoro della madre. Essendo arrivato la scorsa estate, conosce veramente poche parole di italiano. Questo rende gli allenamenti particolari perché è necessario proporre gli esercizi in doppia lingua e a volte si creano anche situazioni divertenti. Il momento della traduzione diventa un’occasione per i ragazzi di fare gruppo, perché si impegnano per fare da interpreti». Sull’adattamento al nuovo calcio: «Si sta adattando molto rapidamente al nostro calcio, che sicuramente è più intenso e competitivo rispetto a quello al quale era abituato. Con il passare delle partite sta prendendo fiducia ed è un difensore affidabile». Sulle qualità umane il tecnico è chiarissimo «È un ragazzo d’oro, con una famiglia molto seria. Ha una cultura del lavoro invidiabile».

Con il rientro di Cornettone dalla squalifica e il ritorno dall’influenza di Invernizzi e Robertucci non mancherà certo la competizione per il centro della difesa in casa Ausonia, ma Charlie ha sicuramente calato l’asso nel momento giusto. Ora spetta a Di Benedetto giocare al meglio le proprie carte per blindare la retroguardia in vista di Club Milano e Aldini, rispettivamente tra due e quattro giornate di campionato, nelle sfide che decreteranno la padrona del girone.

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