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Under 15 Elite

Quattro mesi all'allenatore per un presunto sputo all'arbitro; tecnico e società: «Mai accaduto niente del genere»

Mano pesante del Giudice Sportivo sull'Aldini: Taini squalificato fino a marzo, sei turni di stop per un calciatore

Aldini, Taini, Under 15 élite

UNDER 15 ÉLITE ALDINI • Il tecnico dell'Aldini: Marco Taini

La decima giornata del Girone A dell’Under 15 Élite rischia di lasciare pesanti conseguenze sul campionato a causa delle squalifiche inflitte dal Giudice Sportivo a Taini, Raffa e N.: rispettivamente allenatore, allenatore in seconda e calciatore dell’Aldini.

LE SANZIONI

Sul Comunicato Ufficiale 20 novembre sono state pubblicate le decisioni relative alla decima giornata, che prevedeva la gara Sant’Angelo-Aldini. Le squalifiche ai danni della società colpiscono tre tesserati:

  • Taini Marco, allenatore: "squalifica fino al 16/03/2026 per ripetute e gravi offese all’arbitro e per avere sputato volontariamente in direzione del direttore di gara, senza però colpirlo".

  • Raffa Alberto, allenatore in seconda: "inibizione fino al 19/01/2026 per pesanti offese e gravi minacce rivolte all’arbitro al termine della gara".

  • N. F., calciatore: "squalifica per sei giornate effettive per avere proferito, al termine dell’incontro, frasi reiterate e gravemente irriguardose, lesive sul piano personale e familiare e con contenuto minaccioso".

LA POSIZIONE DELL'ALDINI

La posizione della società Aldini arriva attraverso le dichiarazioni del tecnico Marco Taini e del direttore sportivo Edoardo Montesano. Taini ha dichiarato «Non è successo assolutamente nulla di quanto riportato. Nel momento dell’espulsione, memore dell’atteggiamento mantenuto dal direttore di gara per tutta la partita, mi sono rivolto agli spalti chiedendo di prestare attenzione a quanto sarebbe potuto accadere durante la mia uscita dal campo, perché avevo il sentore che potessero verificarsi episodi spiacevoli. Quanto scritto nel comunicato è inesatto e mai avvenuto. Ciò che mi rattrista maggiormente è la squalifica del nostro giocatore: le parole riportate nella sentenza danneggiano l’immagine dei ragazzi, del mister e della società».

Taini ha poi ricostruito la dinamica dei fatti: «Durante tutta la partita ci sono stati diversi fischi errati da parte del direttore di gara e, dopo alcune proteste, sono stato espulso. Uscendo, il campo era molto bagnato e avevo il volto sporco di fango; mi sono strofinato e mi è entrata della terra in bocca, così ho soffiato verso i miei piedi per espellerla. Mentre camminavo, l’arbitro si è rivolto a me con un tono poco piacevole e io ho risposto, in maniera accesa, che dopo tutto ciò che era successo non era il caso di continuare. Poi ho abbandonato il terreno di gioco. Non ho mai sputato né avuto intenzione di farlo. Ci sono diversi testimoni, sugli spalti e in campo, che possono confermare la mia versione. Per quanto riguarda le squalifiche del mio giocatore e del mio vice, ritengo che siano frutto di incomprensioni. Al termine della gara il ragazzo stava commentando con il mio staff e, riferendosi al campo, ha usato l’espressione “partita falsata”. L’arbitro ha creduto che fosse rivolta a lui e da lì è nata la situazione che ha coinvolto anche il mio vice. Chi lo conosce sa che è un ragazzo timido ed educato, e non farebbe mai nulla di ciò che è riportato. Ho paura che questa squalifica possa pesare su di lui. Mi aspettavo dei provvedimenti nei miei confronti, anche pesanti, ma quattro mesi sono davvero tanti, considerando altre sanzioni meno severe per episodi più gravi».

Il direttore sportivo Edoardo Montesano: «Non contestiamo l’operato dell’arbitro nella direzione della gara. Ci teniamo però a chiarire la nostra posizione rispetto a quanto scritto nel comunicato. L’arbitro, durante la partita con il Sant’Angelo, ha adottato un atteggiamento opinabile nei confronti di alcuni nostri tesserati, sia durante la gara sia nel post-partita. Taini è stato espulso, giustamente, dopo avere protestato per un rigore non concesso a noi e uno assegnato agli avversari. Non ha proferito frasi irriguardose e non ha sputato. Al termine della gara il direttore di gara si è avvicinato al nostro giocatore, che stava parlando con il nostro staff dell’andamento della partita, rivolgendosi a lui con atteggiamento provocatorio. Il nostro ragazzo ha risposto, ma senza mancare di rispetto né fare riferimenti familiari. Il nostro secondo, Alberto Raffa, è intervenuto in sua difesa chiedendo di abbassare i toni. Nonostante ciò, le sanzioni per i tre tesserati sono estremamente pesanti. Riteniamo la pena ingiusta e cercheremo di fare chiarezza il prima possibile, per dare un segnale ai nostri tesserati e al movimento. Siamo amareggiati perché questi episodi non rispecchiano i valori che insegniamo in Aldini. Ci tuteleremo nelle sedi opportune».

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