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Under 16 Élite

Dieci partite senza vittorie, poi il capitano inventa una perla e completa la rimonta

Mattia Campisi è l'eroe che illumina il cielo della sua Solbiatese: golazo del diez

Mattia Campisi, Solbiatese

UNDER 16 ÉLITE SOLBIATESE • Mattia Campisi, capitano nerazzurro

La luce torna a risplendere in quel di Gallarate. Forse anche per merito di quel lampo di genio allo scoccare del 35esimo, che ha permesso alla Solbiatese di portarsi a casa il primo successo stagionale nello scontro direttissimo con la Cedratese. Quindi, il precedente pari con la Vis Nova parrebbe non essersi trattato di un semplice fuoco di paglia: tutt’altro, e a confermarlo ci pensa lo stesso protagonista assoluto di entrambe le sfide, il capitano e numero diez Mattia Campisi.

LO ASPETTAVO DA TANTO

Al termine della decima giornata, la Solbiatese strappa il suo primo punto stagionale nella sfida casalinga con la Vis Nova, seconda in classifica. Sulla carta, Davide contro Golia. Sul campo, 1-1. «È stato un po’ fortuito, ma lo aspettavo da tanto», commenta così Mattia Campisi la sua zampata che ha permesso ai nerazzurri di aprire il marcatore, prima che Nicolò Gigli – crack delle Baby Lucertole – riportasse tutto in equilibrio. Si potrebbe parlare di fuoco di paglia. D’altronde i nerazzurri hanno appena cambiato il tecnico e, in questi casi, può capitare arrivi una prima risposta di questo genere. E invece l’ultima giornata dimostra l’esatto contrario.

La luce torna a illuminare il cielo di Gallarate, e questa volta lo fa con un lampo di genio nuovamente di Campisi, che completa la rimonta cominciata da Alessandro Croci: «Il portiere gli stava per prendere – spiega Mattia – ma il mio compagno è stato bravissimo a calciare in maniera molto angolata». Sì, la Cedratese era andata in vantaggio dopo venti giri d’orologio, salvo poi vedersi superata definitivamente al 35’ della ripresa, quando Campisi ha inquadrato la porta con un gioiello di sinistro da vero diez. Riceve palla al limite dell’area, butta uno sguardo ai pali e, da fermo, sfodera una traiettoria a scendere che s’insacca proprio sotto al sette. Una vera perla. L’unico neo della gara del capitano sarà il cartellino rosso rimediato allo scadere per somma di ammonizioni, che lo porterà a saltare la sfida con la Pro Sesto di domenica 30 novembre.

QUI MI DIVERTO, E PENSO CHE QUESTA SIA LA PARTE PIÙ IMPORTANTE

«È stata una bella vittoria, arrivata dopo un brutto periodo. Ne avevamo bisogno». E ancora: «Devo dire che avevo già tentato un paio di conclusioni, con il loro portiere che aveva fatto delle grandi parate. Calciare da fermo non era la migliore delle soluzioni, ma è andata bene», spiega sorridendo Campisi. Insomma, la cura Zullo – nuovo tecnico della Solbia – pare stia funzionando. «Mister Armentano – precedente allenatore nerazzurro – mi ha dato molta fiducia e per questo lo ringrazio, è stato importante per me e per il gruppo. Poi lui e la società hanno preso le loro decisioni. Con il nuovo mister, quello che posso dire è che lavoriamo con un’intensità diversa. Non ci meritiamo la classifica che abbiamo. L’anno scorso, ad esempio, siamo retrocessi offrendo sempre il 100% fino all’ultimo. Non è bastato, ma anche a questo giro non saremo da meno».

Il diez conclude con parole al miele nei confronti della Solbia: «Io ho fatto tanti anni con le professionistiche. Ho cominciato al Bosto 81, facendo qualche mese all’Inter e arrivando quindi al Como. Lì ho avuto alcuni dei miei anni calcistici più belli. Poi non ho più sentito quella fiducia che avevo prima e sono andato alla Pro Patria a stagione in corso, riuscendo anche a togliermi la soddisfazione di segnare proprio nella sfida con il Como. Poi ho pensato di lasciare il calcio. Non avevo più molta voglia. Il gruppo che c’è qui – Mattia parla della Solbiatese – mi ha aiutato molto. Anche quest’anno, se sono rimasto, è perché con i compagni mi trovo benissimo: siamo amici. Qui mi diverto, e penso che questa sia la parte più importante».

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