Under 16
28 Novembre 2025
I fatti di Devils-Rosatese Under 16 arrivano al Giudice Sportivo
Il caso della settimana: dirigente donna molestata verbalmente da un giocatore avversario, la squadra decide di lasciare il campo il segno di protesta. I fatti di Devils-Rosatese Under 16 sono ormai noti, così come il successivo intervento del Presidente della Rosatese, Roberto Leoncini, il quale ha mostrato la propria vicinanza alla dirigente annunciando anche i provvedimenti presi. L'ultima parola è dunque quella del Giudice Sportivo che nel Comunicato Ufficiale del 27 novembre si è espresso sulla vicenda.
«Dagli atti ufficiali di gara risulta che al minuto 30 (trenta) del secondo tempo di gioco, l'allenatore della società DEVILS sig. VARSALLONA DIEGO e i dirigenti della medesima società comunicavano all'Arbitro che non ritenevano opportuno proseguire la disputa dell'incontro, uscendo dal campo di gioco e costringendo così l'Arbitro a sospendere definitivamente la gara».
Nonostante l'accaduto però, il regolamento è chiaro: «Pur prendendo atto delle circostanze de facto - si legge - per come risultanti dagli atti ufficiali di gara, va ricordato che nonostante gli episodi estremamente negativi che hanno visto coinvolta la dirigente della società DEVILS, nonché quelli gravemente discriminatori posti in essere dal calciatore avversario destinatario di opportuno provvedimento disciplinare e sanzione inflitta da codesto Giudice Sportivo, non sta alla decisione della società rinunciare a partecipare e/o a terminare la gara, con la conseguenza che in tal caso la società stessa se ne deve assumere la responsabilità».
Dunque la decisione finale è:
Quanto al giocatore della Rosatese responsabile della molestia verbale alla dirigente, il Giudice Sportivo infligge al tesserato una squalifica fino al 14 marzo 2026 «per avere dapprima rivolto espressioni gravemente ingiuriose nonché sessualmente esplicite nei confronti della dirigente della società DEVILS e, successivamente, per aver proferito ripetute espressioni discriminatorie nei confronti di un calciatore della squadra avversaria».
Nella partita Rosatese – Devils U16 disputata sabato 22 novembre 2025, si sono verificati fatti di estrema gravità che hanno coinvolto alcuni nostri tesserati e una nostra dirigente. Durante il secondo tempo, i nostri ragazzi sono stati oggetto di insulti razziali ripetuti; in particolare il nostro calciatore n.7 ha ricevuto offese discriminatorie gravissime. A questi episodi si è aggiunta una minaccia sessuale rivolta da un giocatore avversario nei confronti della nostra dirigente, mentre svolgeva il proprio ruolo a bordo campo. Di fronte a tali comportamenti – riconosciuti anche dal Direttore di Gara – lo staff ha ritenuto necessario tutelare i ragazzi e le persone presenti, scegliendo di abbandonare il terreno di gioco per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente.
Nel Comunicato Ufficiale pubblicato ieri, il Giudice Sportivo ha confermato la gravità dei comportamenti del giocatore avversario, comminandogli una lunga squalifica. Tuttavia, alla nostra società sono state inflitte:
- la perdita della gara per 0-3
- la penalizzazione di 1 punto in classifica,
- la squalifica del nostro dirigente accompagnatore, ritenendo che la sospensione definitiva della partita sia imputabile alla nostra società.
Pur rispettando le decisioni dell’organo competente, esprimiamo il nostro forte disappunto. Riteniamo infatti che, in un contesto caratterizzato da razzismo, minacce e comportamenti intimidatori verso un dirigente donna, la scelta di proteggere i nostri ragazzi debba essere considerata un atto di responsabilità, non un comportamento da sanzionare.
Per questi motivi chiederemo formali delucidazioni alla Delegazione di Milano riguardo alle decisioni adottate, convinti che i fatti meritino una valutazione più approfondita e proporzionata. I nostri valori non si fermano al risultato di una partita. Come ASD Devils crediamo da sempre in un calcio educativo, rispettoso, inclusivo e sicuro.
Ribadiamo che nessuna vittoria vale più della dignità e della tutela delle persone e che nessun giovane atleta deve essere messo nella condizione di subire discriminazioni o minacce.
Continueremo a lavorare ogni giorno perché i nostri ragazzi crescano non solo come calciatori, ma come persone: rispettose, coraggiose e consapevoli dei loro valori.
ASD Devils.