Under 16 Élite
02 Dicembre 2025
AC LEON UNDER 16 ÉLITE • Jacopo Mucci uno dei trascinatori dei vimercatesi di Corti
La leggerezza fa parte del comportamento dei ragazzini, la consapevolezza di quello degli uomini ma c'è un fondamentale dettaglio che certifica il successo. Ed è senz'altro quello di lasciare il segno, un fattore che da sempre fa parte della categoria degli eroi. Ebbene si, oggi stiamo parlando dell'«Eroe di giornata», come da successione nel film di Ang Lee, quando proprio alla fine del primo tempo di una partita di Football, ci fu lo scacco matto per far nascere la scintilla, il tutto si può ribaltare con il parallelismo della mattinata di Via degli Atleti, proprio nella pausa tra prima e seconda frazione. Jacopo Mucci, non è stato solamente l'eroe del weekend, ma è una certezza indiscutibile e non nuova per la Leon di Corti, è un punto di riferimento tecnico e mentale per il gruppo. La famosa scintilla si verifica con due sigilli perentori, capaci di sentenziare la rimonta nel secondo tempo sul Villa Valle di Terzi, rimontando un doppio svantaggio maturato nei primi 45', con l'opera d'arte perfezionata al massimo da Ronchi per il definitivo 3-2. Vittoria da squadra forte, per i leoni di Vimercate, i quali si godono il loro fantasista con la 7 sulla schiena, a quota 9 gol e 4 assist in 10 presenze, 2 subentrando dalla panchina e 8 da titolare. Dribbling ubriacante, visione di gioco, dribbling e mentalità da grande, questo ed altro affiancato al nome del classe 2010.
Attimi magici e decisivi quelli che hanno portato a suonare la carica nella sfida, forse per quello che è stato in grado di offrire, migliore del girone, fino a questo punto. Una prestazione da leader capace ormai di abituare tutta la platea, agli standard elevati che continua a mantenere da un bel pezzo a questa parte. Il primo da opportunista con un gioco di gambe nello stretto, dopo la respinta di Tentori alla conclusione di Varisco. Il secondo trovato da un'imbucata chirurgica del neo entrato Napolitano, capace di apportare gran contributo dal suo ingresso sul rettangolo verde. Quando il gioco si fa duro, i duri si rimboccano le maniche e iniziano a giocare, tutta la sintesi della partita di Mucci si potrebbe riassumere in questa frase, rappresentativa anche in merito al momento e alla reazione, che tutta la formazione di Corti ha sfoderato, nonostante si sia trovata sotto di due gol meritatamente.
In una partita abbastanza fumantina soprattutto nel corso della ripresa, per via della tensione e dell'agonismo in campo, lui ha saputo rimanere concentrato come dal suo mantra. Ovvero quello di non mollare mai anche davanti a tutte le difficoltà che il calcio può presentare, insegnamento che mette in pratica ogni domenica e che non ha smentito nella gara contro i bergamaschi. Come da sua ammissione, rimanere tranquilli è l'arma vincente in momenti così decisivi e in partite in cui 3 punti valgono molto di più. «Dalla tensione del secondo tempo, non c'è stata molta tranquillità, io invece ne sono stato fuori, perché mi importava di più del risultato che ovviamente di litigare». Un clima che però la Leon ha reso da forza maggiore, grazie alla bravura e alla maturità della compagine di casa, la quale ha tirato fuori il 200% in termini di fiducia, arrivando prima sulle seconde palle e vincendo parecchi duelli, i quali hanno poi portato alla vittoria in rimonta.
Il cammino di Jacopo Mucci parte dalla più naturale introduzione come per tutti i bambini che sognano di giocare a calcio tutto il giorno e per tutti i giorni. Il ragazzo di Biassono, proprio nella società di via Parco muove i primi passi all'età di 5 anni, con i primi scarpini e i calzettoni sopra le ginocchia. Con la squadra del suo comune passa 3 anni molto positivi, in cui conosce tanti dei suoi amici più fidati. Il tutto prima di passare all'Atalanta a 8 anni, in cui però già a 6 svolgeva parecchi allenamenti. All'arrivo dell'agonistica però, il mago brianzolo torna nella casa madre, dove ha imparato ad amare il suo sport preferito. Un ritorno in grande stile capace di fare colpo grosso, si, perché i classe 2010 del Biassono si sono aggiudicati nella stagione 2023/24, la vittoria del campionato Under 14.
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In quel gruppo storico e indelebile Jacopo ha ritrovato tutti i suoi più grandi amici e compagni di viaggio, alcuni dei quali sono ora in gioco proprio al suo fianco alla Leon. Il pilastro Iannantuoni, bomber Napolitano, il metronomo Cavicchioli e Canzi, sotto la guida di Emiliano Di Noi, attuale tecnico dei classe 2011 della Leon, in maglia Biassono hanno raggiunto un traguardo veramente storico di cui non si dimenticheranno mai, arrivando in cima al girone e fino ai quarti delle fasi finali regionali. Lo ammette lo stesso Jacopo, il quale terminò la stagione a suon di 25 gol, parecchi veramente decisivi come da indole della sua personalità: «Il momento in cui sono stato più orgoglioso di me stesso è stato l’anno in cui abbiamo vinto il campionato con il Biassono, perché sono riuscito ad arrivare a 25 goal e mi sono reso conto che potevo arrivare in alto. Esperienza meravigliosa, con dei compagni e allenatori fantastici».
Dopo l'esperienza vincente e meravigliosa di Biassono, Jacopo passa alla Leon e il suo periodo già stellare non fa altro che elevarsi ancora di più, fino a diventare veramente scoppiettante. Il fantasista arancionero, fa come si dice in gergo: «Back to back», uno dopo l'altro vincendo il campionato anche in Under 15 lo scorso anno, insieme alla conquista della Coppa Lombardia sotto la gestione Corti. A Vimercate si trova da favola con dei compagni che lui reputa fantastici e soprattutto insieme al suo migliore amico: Filippo Valente. Un legame di amicizia che si percepisce in maniera palpabile anche in campo, per i movimenti e per come si trovino alla perfezione. Dimostrazione? L'assist spettacolare dell'ex Manara per lo stesso Mucci per il gol del vantaggio nella vittoria molto sentita di Agrate. Si sente di spendere parole al miele, tra tutti anche e soprattutto sullo staff dei Leoni: «Ho trovato uno staff molto molto bravo, che mi ha sempre sostenuto nelle difficoltà che ci sono state in partite, allenamenti e anche problemi personali». Lo scorso anno di reti ne ha gonfiate ben 20 e di anno in anno, il suo obiettivo è sempre quello di migliorarsi e spingersi sempre oltre. D'altronde si sa, quando c'è di mezzo la passione, le motivazioni a superarsi vengono sempre da sé.
Jacopo vuole continuare a prendersi più fette della torta, con l'ambizione di diventare capocannoniere del girone e cercare a tutti gli effetti a livello di squadra di vincere il campionato, in una bagarre che regalerà colpi di scena fino all'ultimo respiro: «Gli obbiettivi che voglio raggiungere a livello di squadra, ovviamente sono vincere il campionato, in cui ci credo tanto e tutti noi ci crediamo. Sappiamo di avere le qualità per vincere. Individualmente vorrei arrivare a 20 e passa goal e credo che se andrò avanti così potrei farcela ma voglio anche arrivare a fare più assist possibili». Nel calcio odierno il suo idolo e fonte d'ispirazione è Nico Paz, proprio il giovane fenomeno del Como, secondo Jacopo è un grandissimo giocatore. Si rivede proprio nel numero 10 dei lariani, perché negli ultimi due anni, con le dovute proporzioni ha svolto lo stesso ruolo dietro la punta. Un viaggio ancora tutto da scoprire quello di Jacopo Mucci, ma con esperienza e mentalità vincente maturata già al primo anno di allievi, lo rende già più romantico e caparbio di altri. La carta è bianca e la penna non si trova da nessuna parte, se non impugnata proprio da lui. A continuare a scrivere pagine del calcio giovanile, tocca solamente al mago di Biassono.