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Caos nelle giovanili: pugno in faccia e l'allenatore ritira la squadra dal campo

Accade durante Ispra - Altabrianza, recupero valido per il campionato di Under 16

Caos nelle giovanili: pugno in faccia e l'allenatore ritira la squadra dal campo

UNDER 16 ISPRA-ALTABRIANZA

Un episodio di violenza segna il recupero infrasettimanale fra Altabrianza e Ispra. Stando alle ricostruzioni dei presenti, il gesto improvviso è nato da uno screzio fra due giocatori ed è sfociato poi in un colpo che ha interrotto la normalità della gara. In seguito all'accaduto di natura violenta, il tecnico dell'Altabrianza ha scelto di richiamare la squadra negli spogliatoi, ritirandola di fatto dal campo a circa un quarto d'ora dal termine. È atteso il responso del Giudice Sportivo nei prossimi comunicati ufficiali.

LA RICOSTRUZIONE

Succede durante Ispra-Altabrianza, recupero della decima giornata del girone A, valido per il campionato di Under 16 Regionale. L’episodio si è verificato intorno all'ultimo quarto d’ora della ripresa, sul 2-0 per l’Ispra, subito dopo un fallo che aveva portato all’espulsione di un tesserato della squadra di casa. Mentre l’arbitro stava annotando il provvedimento disciplinare, dalla zona dell’intervento è nato un battibecco tra il giocatore vittima del fallo e un avversario. Nel frangente, secondo la ricostruzione dell’Altabrianza, sarebbe partito un colpo alla testa ai danni del proprio tesserato, gesto non colto dal direttore di gara perché impegnato a registrare il rosso.

A quel punto, vista la tensione generale e la percezione che non ci fossero più le condizioni per proseguire, il tecnico dell’Altabrianza ha deciso di richiamare la squadra negli spogliatoi, interrompendo la partita. La scelta è stata motivata con l’impossibilità di garantire serenità e sicurezza ai propri giocatori dopo quanto accaduto. «Si stava giocando una partita intensa. C’è stato un fallo da ultimo uomo, con l’espulsione dell’avversario. Nel parapiglia che si è creato il nostro giocatore e il loro hanno discusso e il nostro ha preso un pugno in faccia tra lo zigomo e l'orecchio, l'arbitro era voltato e non ha visto. A quel punto nessuno dei miei voleva più continuare: avevamo perso il benessere totale, e per me i tre punti non valgono più della sicurezza e della tranquillità dei ragazzi. Questi sono episodi bui che non devono accadere nei campi, il nostro giocatore stamattina è stato al pronto soccorso perché accusava dolori, altri invece erano molto agitati e spaventati. Abbiamo raccontato la nostra versione alla Federazione e quindi aspettiamo di vedere i risvolti». Si è espresso così Samuele Colombo, allenatore dell'Altabrianza.

Per l'Ispra si è espresso il direttore sportivo: «È stata una brutta scena tra ragazzi, ma dalla nostra postazione non si è visto tutto chiaramente. Però posso dire che è stato il loro giocatore ad iniziare, provando per primo a tirare un pugno al nostro ma mancandolo. Mi sembra che si stia ingigantendo l’episodio più del dovuto. Il clima post partita è stato tranquillo, nessuna provocazione extra: i ragazzi si sono salutati normalmente, non sono volate parole e ci è rimasto solo un senso di stranezza. C’è stato il mischione, condanno il gesto e spero che il loro ragazzo stia bene, ma la situazione è stata esagerata. L'obiettivo è verificare che dalle tribune sia presente qualche filmato o immagine più chiara». La gara è stata quindi sospesa al minuto 28 del secondo tempo e adesso si attende il responso del giudice sportivo nei prossimi comunicati.

COSA DICE IL REGOLAMENTO?

Nel contesto delle competizioni gestite dal Comitato Regionale Lombardia (che regolamenta anche i campionati giovanili come l’Under 16 Regionale), il regolamento — che recepisce l’articolo 53 delle norme federali (NOIF) — stabilisce che ogni società iscritta ha l’obbligo di far concludere le gare iniziate. Se una squadra decide di ritirarsi o abbandona la partita in corso, la conseguenza immediata è la perdita della gara a tavolino, assegnando la vittoria all’avversario con un punteggio standard (tipicamente 0‑3, salvo casi particolari). A questo si aggiunge automaticamente la decurtazione di un punto in classifica per la squadra che si ritira. In aggiunta, la società può essere soggetta a sanzioni disciplinari ulteriori, come ammende pecuniarie o — in caso di reiterate rinunce o ritiri — l’esclusione dalla manifestazione.

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