«La mia stagione comincia adesso». Una frase potenzialmente destinata a rimanere impressa nella memoria di un campionato che non smette più di regalare sorprese. Gabriele Rocca si lascia definitivamente alle spalle il periodo buio dettato da un infortunio che fino a prima delle ultime due settimane non gli ha mai permesso di rendere al 100%. La potenziale pistola fumante? Quel punto d’oro strappato nella sfida alla seconda della classe, grazie a un ingresso che spacca in due la partita e rilancia la Vigor Milano in ottica dello scontro diretto della tredicesima giornata.
PRIMO TEMPO
Vigor Milano-Vis Nova. La quartultima della classe incontra la seconda forza del campionato quindi, sulla carta, parliamo di una sceneggiatura già scritta. Il 2-0 con cui le Baby Lucertole chiudono il primo tempo sembra certificarlo. Fulco è in stato di grazia e con una doppietta personale inclina drasticamente la partita in favore dei suoi. Dall'altra parte, però, c'è la consapevolezza di avere gli strumenti necessari a compiere l'impresa.
Artuso comincia con un 5-4-1. Sa che i suoi accusano i primi minuti delle partite e questo si riflette anche nelle parole dell'uomo che sta per spaccare in due la partita: «Dal punto di vista tattico avevamo le idee chiare, perché il mister aveva un piano ben preciso. Siccome subiamo spesso gol nei minuti iniziali, l'obiettivo era quello di inserire noi esterni con gamba nella ripresa». La mossa dà i suoi frutti. La Vis Nova cala nel secondo tempo e le armi pesanti di Artuso si fanno sentire e il Man of the Match non potrà che essere lui: Gabriele Rocca.
SECONDO TEMPO
L’esterno classe 2010 entra subito con l’avvio della seconda frazione e si dimostra sin da subito determinante. Dopo diciassette minuti la Vigor recupera palla su una ripartenza avversaria. Barisano lancia in avanti a cercare proprio Rocca, che a quel punto ha già fatto uscire il suo marcatore con un primo movimento verso la palla e un contro movimento ad attaccare la profondità. Il rimbalzo è ostico, ma Rocca colpisce di testa e continua la sua scalata verso il cielo. Salta un primo avversario con una finta di corpo e un secondo con un tunnel da lui stesso definito «magico». Una di quelle giocate che emozionano sempre il pubblico sugli spalti. Gabriele si presenta davanti al portiere e non fa in tempo a calciare. Lo hanno toccato e steso da dietro: è calcio di rigore. Sul punto di battuta c’è Pitti (altro innesto vincente di Artuso) che converte e accorcia.
«Forse avevo conquistato anche un altro calcio di rigore, ma vabbè, questa è un’altra storia», racconta Gabriele sorridendo. «Non so cosa mi succeda quando affronto la Vis Nova, ma anche l’anno scorso, quando li abbiamo affrontati, all’andata ho servito l’assist per il gol decisivo e al ritorno ho segnato. Sono un gruppo che abbiamo affrontato varie volte nel corso dei vari percorsi regionali, anche fra tornei e amichevoli con loro sono sempre riuscito a spiccare». Rocca si riconferma quindi una sorta di bestia nera. Approfitta di un altro lancio di Barisano – probabilmente a fine gara sarà stato costretto a offrirgli un pranzo – e passa in mezzo a due avversari prima di depositare in rete il sigillo del 2-2 finale.
COMINCIA ADESSO
Rocca parla quindi del suo momento buio: «Arrivavo da un brutto infortunio per un problema alla schiena. Ho saltato la preparazione e le prime amichevoli e anche prima di queste ultime due settimane non mi sono mai realmente sentito al 100%. Non ho mai smesso di allenarmi e di essere presente sul campo perché volevo stare affianco alla squadra. Ovviamente non riuscivo a stare al passo e avevo poca mobilità, ma ora sono tornato e voglio dare il massimo per tornare il prima possibile al massimo della forma. La mia stagione comincia adesso».
E adesso testa al big match di sabato 6 dicembre con la Solbiatese penultima a 4 punti, ma tutti arrivati dopo il recente cambio alla guida tecnica della squadra. La Vigor si presenta invece con dalla sua la bella vittoria per 5-1 con la Bustese (Rocca si era già sbloccato proprio lì) e il sopra raccontato pari con le Baby Lucertole. «Siamo una squadra forte, perché ognuno di noi a livello individuale ha il proprio valore tecnico e conosce bene il ruolo da svolgere in campo. Quello che ci manca è riuscire a non prendere gol nei primi minuti, perché dopo facciamo una fatica enorme a rialzarci. Adesso, però, abbiamo una linfa nuova e continueremo a dare tutto». Lo spettacolo è assicurato.
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