Under 13
05 Dicembre 2025
La Procura federale ha ricostruito diversi episodi. In particolare, al giovane sono state attribuite ripetute aggressioni verbali e fisiche ai danni di alcuni compagni di squadra.
Tra gli episodi citati figurano:
Schiaffi ripetuti al calciatore durante allenamenti e partite.
Insulti come: “sei una pippa”, “non sai fare niente”.
Ulteriori episodi di prevaricazione rivolti ai giocatori, tra cui uno schiaffo nello spogliatoio al primo e una presa al collo al secondo.
Nel comunicato viene inoltre riportato che, durante una cena di squadra dell’Under 13 nel corso di un torneo di calcio giovanile nell'autunno del 2024, il giovane, insieme a un compagno, avrebbe rivolto nuovamente al compagno alcune frasi offensive a contenuto discriminatorio: “A te piacciono i maschi”, “sei un frocio”, “sei un handicappato”.
La parte più grave del deferimento riguarda un fatto avvenuto, secondo gli atti, il 2 novembre 2024 durante lo stesso torneo. Il minore sanzionato, insieme ad altri tre compagni, avrebbe preso parte a un episodio descritto come una forma di prevaricazione di natura sessuale ai danni del calciatore. Il comunicato riporta che il ragazzo, alternandosi con un altro compagno, avrebbe strofinato le proprie parti intime sul volto della vittima, mentre altri due giovani presenti – pur non partecipando materialmente – avrebbero assistito senza intervenire, mantenendo un atteggiamento di scherno e, di fatto, agevolando la situazione. Secondo la Procura, tale condotta avrebbe creato nella vittima “una condizione di diffuso disagio”.
Successivamente alla decisione della Corte federale d’appello, in data 24 novembre 2025 i genitori affidatari del minore sanzionato hanno presentato un’istanza per chiedere l’accesso al beneficio previsto dall’articolo 137, comma 2-bis, del Codice di giustizia sportiva. La norma consente, in presenza dei requisiti previsti, di commutare una parte della squalifica in attività a carattere rieducativo. La richiesta è ora oggetto di valutazione nelle sedi competenti.