Under 17
11 Dicembre 2025
Spinta a due mani sul petto e insulti all'arbitro dopo l'espulsione. Questo quanto successo al termine di Vigor FC-Sempione, scontro diretto valido per la 12ª giornata del Girone B di Under 17, Provinciali di Milano, vinta per 6-0 dagli ospiti. Mazzata tremenda quella del Giudice Sportivo nei confronti del tesserato dei padroni di casa: stagione finita, squalifica fino al 30 giugno 2026.
L'episodio si verifica al termine della partita divenuta molto nervosa nel secondo tempo e che ha visto la Vigor rimanere addirittura in 9 - due espulsioni a inizio ripresa di cui un'atleta squalificato per una sola partita, l'altro fino al 12 marzo 2026 «per aver spinto, con vigoria attraverso una mano sul petto, il Direttore di gara al momento dell'esibizione del provvedimento disciplinare per reiterate proteste, nonché per aver proferito, nei confronti dello stesso, espressioni ingiuriose e minacciose nell'uscita dal terreno di gioco» - per poi crollare definitivamente, perdendo 6-0 con il Sempione lo scontro diretto valido per la testa del Girone B.
Dopo il triplice fischio - secondo quanto riportato sul Comunicato - il calciatore della Vigor, il terzo e ultimo espulso della partita, «a seguito di proteste accompagnate da espressioni irriguardose e della conseguente esibizione del provvedimento disciplinare da parte del Direttore di gara, spinge con vigoria - con entrambe le mani al petto - l'Arbitro, provocando al medesimo lieve dolore e facendogli perdere l'equilibrio, nonché per aver proferito nei confronti del medesimo ulteriori espressioni irriguardose nel momento in cui veniva allontanato dai compagni di squadra». Questa la motivazione riportata nella squalifica di 6 mesi inflitta al tesserato dei padroni di casa.
Così Mauro Brambilla, allenatore della Vigor FC: «Ho detto all'arbitro che nel primo tempo ha arbitrato in un modo, senza tirar fuori nessun cartellino, mentre nel secondo tempo ha cambiato metodo e non è possibile. A parer mio ha esagerato a tirare fuori il secondo giallo nella nostra prima espulsione, perchè l'intervento era normale e lasciandoci in nove ci ha di fatto chiuso la partita».
Sull'espulsione del giocatore, poi squalificato fino al 30 giugno 2026, invece: «Al momento dell'espulsione non ero presente - ammette il tecnico - ma alcuni ragazzi mi hanno detto che abbia preso a parole l'arbitro mettendogli poi le mani sul petto perchè si è avvicinato troppo. Il ragazzo sostiene di non aver fatto niente, leggendo la squalifica mi sembra un pò un'esagerazione. Deciderà la società se fare ricorso o meno».