Cerca

Under 16

Ex Rapp del calcio a 5 e decisivo in una finale playoff, ora incanta anche a undici

Da stregare il futsal con i Saints Milano a fermare la capolista con il San Giorgio Molteno

Giocava nella Rapp. di calcio a 5: il Bomber che ha battuto gli invincibili!

UNDER 16 SAN GIORNO MOLTENO • Gionata Brambilla

Il San Giorgio Molteno U16, nel Campionato Regionale sta vivendo una stagione particolare: la formazione lecchese, dopo la conquista del campionato Élite dello scorso anno, si trova oggi al settimo posto con 20 punti e alla ricerca di quel salto di qualità che ancora manca. L’attacco non è tra i più prolifici del campionato, ma un dato balza immediatamente all’occhio: su 23 gol segnati, ben 10 portano la stessa firma, quella di Gionata Brambilla - ex Rapp del calcio a 5 e campione Regionale U15 con la Saints Milano.. Dieci gol dal peso specifico enorme, soprattutto pensando alle due reti messe a segno nell’ultimo weekend nella vittoria con la Folgore Caratese, capolista fino a quel momento imbattuta e forte del miglior attacco e della miglior difesa della categoria.

 

IDENTIKIT E PERCORSO

 

Al momento è andato a segno nei pareggi con Concorezzese, Casati Arcore e Virtus Adda, nella sconfitta con la Zognese e nelle vittorie con Biassono, Fiorente Colognola, Tritium e soprattutto Folgore Caratese, si parla quindi di gol importanti e pesanti. L'attaccante nelle ultime stagioni è stato protagonista di una trasformazione tanto tattica quanto caratteriale. Nato centrocampista, Brambilla è stato progressivamente adattato da Massimiliano Riva prima a mezza punta e poi, in questa stagione è diventato una vera prima punta. Una scelta figlia anche della mancanza di centravanti pesanti, ma che ha valorizzato al massimo le sue qualità: forza fisica nel proteggere palla, capacità di girarsi rapidamente e calciare, destro abile anche con il mancino. 

La sua avventura al San Giorgio Molteno è iniziata nel gennaio del 2024, dopo un semestre complicato al Manara, dove non è mai riuscito a ritagliarsi spazio: «Gioco da quando ho sei anni, qualche anno fa sono arrivato al Manara ma non giocavo, solo una volta mi ha fatto entrare per dieci minuti e poi non ho più visto il campo. Mi ha un po’ demoralizzato, ma al San Giorgio ho trovato il mio ambiente e mi trovo benissimo con allenatore e compagni.». A Molteno Brambilla non ha trovato soltanto continuità, ma anche una crescita evidente, soprattutto dal punto di vista mentale: «Sono cresciuto molto in questi anni, prima non avevo quella cattiveria che oggi mi aiuta a segnare, come sul secondo gol dell’ultima partita». Un’evoluzione che si riflette anche negli obiettivi personali, fissati senza esitazioni: «A luglio mi sono prefissato di arrivare a 20 gol, per ora sono sulla buona strada».

Curioso anche il percorso di crescita: fino alla scorsa stagione Brambilla alternava il calcio al calcetto, scelta che si è rivelata formativa. Il futsal ne ha affinato rapidità, gioco nello stretto e capacità di trovare la conclusione in spazi ridotti. Non a caso, se l’anno scorso aveva già raggiunto la doppia cifra, lo aveva fatto più da assistman che da bomber, con caratteristiche diverse. La carriera nel Futsal è durata 5 anni, con la maglia del Saints Milano con cui ha ottenuto più di una gioia: la convocazione con la Rappresentativa nel Torneo delle Regioni, il titolo di capocannoniere Under 15 e nell’ultima stagione  ha vinto il campionato, raggiungendo poi i playoff, in cui in finale ha segnato il gol dell’1-0 all’ultimo minuto, decisivo per conquistare l’accesso alla fase nazionale per giocarsi lo Scudetto. In questi anni ha ottenuto tanta esperienza che ora usa nel campo grande: «Il calcio a cinque mi ha aiutato tantissimo, soprattutto nei tempi di gioco e nelle scelte: nel campo a cinque c'è poco tempo per pensare e bisogna muoversi rapidamente, nel campo a undici quindi mi sembra di avere un'infinità di tempo». Quest'anno ha deciso di lasciare il calcio a cinque per dedicarsi interamente al San Giorgio: i cali fisici e la difficoltà nel gestire il doppio impegno hanno portato a una scelta netta, tutta sul calcio a undici. «Nel mio futuro vedo solo il calcio. Mi piacerebbe riuscire a vivere di questo mondo: se non da sportivo, vorrei comunque restarci dentro, magari puntando sulla fisioterapia o sul nutrizionismo sportivo».

 

IL PENSIERO DEL TECNICO

 

A descriverlo è ancora Massimiliano Riva, che ne sottolinea soprattutto il profilo umano oltre a quello tecnico: «È un ragazzo molto tranquillo, ma in campo è grintoso e lotta tanto. Io sono arrivato che lui era già qui, ho cercato di aiutarlo e lui ha sempre risposto nel modo giusto. Quest’anno abbiamo avuto dei problemi lì davanti e lui ha risposto presente, si è preso l’attacco sulle spalle ed è diventato il nostro riferimento. Detto questo, dobbiamo ancora migliorare: non possiamo affidarci solo a lui per i gol».

Riva allarga poi lo sguardo sul collettivo: «Difensivamente la squadra è molto solida. A centrocampo abbiamo subito due grosse perdite, uno sta rientrando mentre l’altro lo abbiamo perso per tutta la stagione, ma nonostante questo tutti stanno rispondendo in maniera positiva». L’obiettivo della squadra è chiaro: «Vogliamo riprenderci i playoff». E sulla nuova riforma del campionato: «Ero abituato al sistema di prima, ma in fin dei conti credo sia una scelta più che giusta».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter