Under 17
18 Dicembre 2025
ORCEANA UNDER 17 • Filippo Zappazzini capocannoniere della squadra
«Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: ragazzi, noi non siamo questi. Basta cercare colpevoli, guardiamo dentro di noi e troviamo una soluzione». Parole forti, quelle di Pierangelo Ferrari, tecnico dell'Orceana Under 17, all’indomani del pesante 5-0 contro la Pavoniana. Era il 16 novembre, dodicesima giornata del Girone E Regionale, e per i biancazzurri si trattava della terza sconfitta consecutiva, in piena crisi. Da lì, però, è cambiato tutto: in un mese, la squadra ha svoltato, infilando quattro vittorie consecutive, con prestazioni in costante crescita. Un cambio di passo netto, tanto mentale quanto tecnico.
«La settimana di allenamento successiva a quella sconfitta è stata una delle migliori da quando lavoro con i ragazzi. Ci siamo parlati apertamente, abbiamo capito che non c'erano alibi o giustificazioni. Avevamo perso, e lo avevamo fatto senza giocare». Ferrari deve preparare la partita successiva contro il Quistello, e in quel momento si tratta di una gara da dentro-fuori, data la vicinanza reciproca in classifica delle due squadre, nelle zone più basse e meno tranquille. «Sono dei gran lavoratori, hanno subito capito quel che cercavo di dirgli e non si sono abbattuti. Ho la fortuna di avere una rosa ampia e sempre al completo negli allenamenti. Si divertono anche in settimana, sono sempre brillanti e concentrati, oltre che molto affiatati». E quel lavoro fatto alla vigilia, le parole dell'allenatore negli spogliatoi, hanno effetto. Sabato 22 novembre l'Orceana travolge il Quistello per 7 a 0. Sull’onda di quell'entusiasmo, una settimana dopo l'Orceana cala un clamoroso 9 a 2 in casa del Prevalle e un 7 a 3 contro la Soncinese. Una media di otto gol a partita, uno spirito ritrovato e nove punti contro dirette concorrenti in classifica che fanno respirare la squadra.
Il calendario mette ora però di fronte un ostacolo di altissimo calibro, un Castiglione che viaggia stabilmente nelle parti alte della classifica, in lotta attiva per il secondo posto. «Li avevo già visti giocare: una squadra completa, che gioca un bellissimo calcio, giocatori tecnici e rapidi, tanta qualità davanti e compattezza dietro». L'Orceana però è in un periodo di forma mentale e fisica strepitosa, e pur con il risultato di 3 a 2, soffrendo per alcuni tratti della gara, porta a casa la vittoria. «Noi abbiamo fatto una bella partita, con entusiasmo e grandissima concentrazione della mia difesa. Abbiamo forse approcciato meglio la gara, potevamo fare più gol all'inizio ma ci siamo fermati sull'1 a 0. Loro ci hanno prima raggiunti e poi superati sul 2 a 1. In quel momento ho dovuto cambiare qualcosa, siamo passati dal nostro classico 4231 al 343, che avevo provato in settimana, per fare più densità in mezzo al campo, dove ci mettevano in difficoltà. Siamo riusciti a prendere in mano la partita, a recuperare, anche forse con un pizzico di fortuna e qualche episodio a favore. Ma il calcio è fatto di episodi e per quello che hanno messo in campo i ragazzi si meritavano di portare a casa la vittoria».

«I ragazzi la scorsa stagione, in Under 16, sono retrocessi, e si sono portati qualche scoria anche all'inizio di quest'anno. Era andata piuttosto male e si erano un po' demotivati. Sono 33 anni che alleno, praticamente sempre in queste categorie, e l'esperienza mi ha aiutato a gestire questa situazione. Ho cercato di ridargli delle certezze, di lavorare sul gruppo a livello emotivo. Sul campo ho cercato subito di mettere mano alla difesa, per dare un po' più di sicurezza alla squadra». L'Orceana ha subito 29 gol, quarta miglior difesa del campionato, a discapito dell'ottavo posto in classifica, molti dei quali subiti in poche partite. Brignoli è l'unico portiere nel Girone E ad avere ben 4 clean sheet, gli altri sono fermi a 3. «Ho dovuto lavorare un po' sia sul reparto che sui singoli. In settimana riproviamo tutte le situazioni su cui abbiamo subito gol nella partita precedente, per cercare di apprendere dai nostri errori. Ho anche dovuto rivedere le posizioni di qualche giocatore. Prendo come esempio Spaneshi, che al mio arrivo giocava terzino. Mancino, bravo nel dribbling, ogni tanto mi sbagliava nelle letture difensive. Ho provato a spostarlo alto, nella batteria dei 3 trequartisti alle spalle della punta, largo a destra a piede invertito. In quella posizione è diventato letale, segna e fa tanti assist. Oltre che darmi una mano dietro, ha sempre quello che chiamo germe del difensore, mi porta equilibrio».
Anche davanti però l'Orceana ha diverse armi nel suo arsenale, una su tutti capace di segnare 17 reti - secondo in classifica cannonieri - con una media di un gol ogni 69 minuti: Filippo Zappazzini, bomber dei biancazzuri e trascinatore della fase offensiva di Ferrari. «Zappazzini gioca esterno dall'altra parte, ma con meno deleghe difensive. Un ragazzo fisicamente prestante, piede destro, gli piace partire a piede invertito. Sa gestire quel movimento, di rientrare e calciare, ma anche di puntare il fondo per cercare il passaggio. Sa essere imprevedibile ed è migliorato molto tecnicamente, soprattutto sul passare la palla. Magari guardando i numeri non sembra, ma è veramente molto altruista, perfettamente calato nelle dinamiche di gruppo. Contro la Soncinese ha voluto rinunciare a un rigore, nonostante lo avessi indicato come battitore, per lasciarlo a Bettoni, che sentiva in particolar modo quello che per noi è un derby, conoscendo molto bene quasi tutti i ragazzi della squadra avversaria».
La prossima avversaria dell'Orceana sarà un'altra grande squadra del girone, un Gussago che nonostante qualche passo falso milita nelle parti alte della classifica ed è reduce da una vittoria per 9 a 2 ai danni del Castelverde. «Sono andato a vedere la partita, sono una squadra forte e talentuosa, soprattutto davanti. Ma mi sono fatto un'idea di come poter giocare. Vogliamo chiudere bene l'anno».