Rovello Porro è stata la cornice di un sogno che non resterà confinato al mondo dell’onirico. La Rapp ha costruito, ha osato, ha giocato con coraggio e, a tratti, è riuscita anche a mettere paura. Non solo nel risultato — avanti 1-0 — ma soprattutto nell’atteggiamento, nell’intensità, nei giri del motore. I ragazzi di Bellini hanno dimostrato di avere personalità vera, di quelle che permettono di reggere confronti anche contro avversari di livello superiore. Resta inevitabile il gioco dei “se”: cosa sarebbe successo se quella sassata di Invernizzi non avesse trovato le manone di un portiere che quest’anno ha già assaggiato il palcoscenico della Primavera 1? E se Cacici avesse avuto mezzo numero di scarpa in meno? Dettagli, episodi, sliding doors che però non cancellano il messaggio più importante. La Rapp c’è. È viva, è credibile, ed esce da questo confronto con la consapevolezza di potersela giocare. E mentre cala il sipario su Rovello Porro, la testa è già rivolta ai primi impegni di gennaio, con la certezza che questo percorso abbia basi solide su cui continuare a costruire.

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CHE SOGNO, AVANTI CON IL COMO

La Rapp si schiera nel consueto 4-2-3-1, con esterni inizialmente più cauti solo nei primi minuti. Il Como parte forte e al 6’ va subito vicino al vantaggio: Mornati imbuca per Clementi, conclusione potente ma Meraviglia risponde col petto. Mascetti, sulla ribattuta, spreca incredibilmente a porta vuota. Il portiere della Rapp è subito protagonista e al 10’ si ripete deviando in corner un rasoterra sporco dello stesso Mascetti. Scampato il pericolo, i ragazzi di Bellini crescono. Suarez è incontenibile in pressione e trascina la squadra ad alzare il baricentro. Previtali strappa palla, Invernizzi protegge con mestiere e l’azione si chiude con un tiro murato. Arriva la giocata che accende la Rapp: Remonti domina a centrocampo, recupera in scivolata e lancia Suarez, che salta secco l’uomo e dal fondo mette un tiro-cross velenosissimo (14').

Il Como inizia a soffrire e al 16’ deve ringraziare Sgarbi, superlativo sul siluro rasoterra di Invernizzi, perfettamente lanciato in verticale. La Rapp gioca con coraggio: Previtali interpreta alla lettera le richieste di Bellini, Remonti trasmette sicurezza, Naggi è impeccabile nelle uscite. L’unico vero rischio arriva al 23’, quando Manenti concede troppo spazio a Mezzanotte. Il premio all'attitudine della Rapp non manca: pressione alta, errore in costruzione del Como e Baldassare è lucidissimo nel battere un Sgarbi troppo fuori dai pali. Sì, è tutto vero. La Rapp è aventi con il Como per 1-0 (28'). La risposta lariana, però, è dietro l'angolo: Mahama serve Mezzanotte, che incrocia con freddezza per l’1-1 (29').

Bellini inverte Kada e Clivio per giocare sui piedi forti. La Rapp continua a spingere: Kada salta due uomini, poi Previtali pennella un cross sul secondo palo dove Suarez sfiora il vantaggio (37’). Leotta cambia Clementi con Terranova (38’), il Como insiste a destra e trova il nuovo sorpasso: Mascetti calcia forte, Meraviglia respinge benissimo, ma corto e Canepari insacca di testa 2-1 per i Lariani (44'). Un'azione che coglie tutti di sorpresa, staff e pubblico sugli spalti compresi. All’intervallo Como avanti, ma la Rapp esce tra gli applausi per intensità, personalità e coraggio.

IL RISULTATO NON CAMBIA

La Rapp riparte nella ripresa con un nuovo undici ma lo stesso 4-2-3-1, e l’approccio è subito quello giusto. Dopo appena un minuto Liuni pennella un cross perfetto e Paraboni arriva puntuale all’impatto: Sgarbi deve superarsi per alzare la palla in corner. È un segnale chiaro, la Rapp è viva e vuole giocarsela fino in fondo. Col passare dei minuti il Como prova ad alzare i giri del motore. Il pressing è asfissiante, la manovra avvolgente e uscire dalla metà campo non è semplice. Grassano fatica a essere servito con continuità, mentre Imparato viene spesso raddoppiato ancor prima di potersi girare. Sulle corsie il Como trova ritmo, soprattutto a destra, ma la Rapp tiene botta con ordine e spirito di sacrificio.

L’occasione più nitida dei lariani arriva al 23’, quando Terranova pesca lo spazio giusto: Vidimari risponde con grande attenzione, confermando affidabilità tra i pali, nonostante una precedente uscita poco fortunata. La Rapp non rinuncia a pungere e costruisce una splendida azione: Liuni illumina con un cambio di gioco millimetrico, Cacici attacca bene il secondo palo e batte Sgarbi, ma l’esultanza viene strozzata dal fischio per fuorigioco (25'). La fiducia cresce e al 30’ è ancora Paraboni ad accendersi: sombrero elegante per liberarsi e conclusione immediata, ancora una volta respinta da un super Sgarbi. Bellini chiede massima attenzione e presenza totale in vista del finale, convinto che il Como, costretto a palleggiare di più, possa concedere qualcosa.

I lariani ci provano da fuori, ma Vidimari è sempre sicuro, e anche su una giocata improvvisa per Terranova il portiere della Rapp si fa trovare prontissimo. Nel finale Buccheri prova a spingersi in avanti quando possibile, dando profondità sulla corsia. Il risultato non cambia, ma la Rapp esce dalla ripresa con la certezza di averci provato davvero, restando compatta, attenta e sempre pronta a colpire alla minima occasione.

IL TABELLINO

COMO-RAPPRESENTATIVA UNDER 17 2-1
COMO (4-3-3): Sgarbi, Asfour, Mahama, Rabia, Denisovs, Canepari, Mascetti, Mornati, Clementi, Demiddi, Mezzanotte, Ginelli, Antonioli, Franzosi, Canneti, Lembo, Terranova, Zanaria, Clet, Tigano. All. Leotta.
RAPPRESENTATIVA UNDER 17 (4-2-3-1): Meraviglia, Previtali, Pavan, Remonti, Manenti, Naggi, Clivio, Baldassare, Invernizzi, Suarez, Kada, Vidimari, Lohja, Calabria, Scremin, Jurkic, Cacici, Imparato, Liuni, Buccheri, Paraboni, Grassano. All. Bellini.
ARBITRO: Bidorini di Gallarate.
ASSISTENTI: Cerami di Busto Arsizio e Dumitroae di Gallarate.

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