RAPPRESENTATIVE
19 Dicembre 2025
RAPPRESENTATIVA UNDER 17 • Alessandro Previtali (Villa Valle) e Matteo Naggi (Franco Scarioni)
Infondo è una questione di cuore, lotta e tenacia, un modo di saper stare in campo e imparare a soffrire, perché per giocare con questa maglia bisogna sapere soffrire, come sottolinea il tecnico Bellini dopo il triplice fischio. L'avvicinamento al Torneo Delle Regioni 2026 si fa sempre più entusiasmante e la tappa dell'ultima settimana prima del vento natalizio, vede la Rappresentativa Lombarda affrontare per la seconda amichevole ufficiale dopo la Pro Patria, il club più ricco d'Europa: il Como. Nel Centro Sportivo Volontè di Rovello Porro il livello si alza e di non poco, con la Rapp che esce dal terreno di gioco con una sconfitta per 2-1, all'interno di un primo tempo equilibrato che ha visto gli ospiti andare in vantaggio alla mezz'ora, grazie ad una pennellata di Baldassare, prima della rimonta lariana targata Mezzanotte e Canepari.
Meraviglia 6.5 Veste due maglie della Rappresentativa nello stesso anno solare, TDR o amichevoli da sotto età, la cosa certa è che il portierone del Cimiano risponde sempre presente. Non detiene responsabilità primarie sui due gol presi, sicuro e senza fronzoli nelle uscite sui palloni spioventi all'interno dell'area, capaci di destare parecchie preoccupazioni soprattutto sullo sviluppo di calci piazzati. Sistema la retroguardia con pragmatismo e maturità da più piccolo in campo.
Previtali 7 Parte fortissimo e anche meglio di Samarate, tatticamente perfetto quando deve sovrapporsi e allineato con la retroguardia più schiacciata se serve in fase di non possesso. Nonostante abbia da curare il dinamismo di Demiddi, il 10 comasco non fa mai trasparire pericoli seri sulla destra nella prima frazione. Quando ha spazio per slegarsi in avanti, lo fa saltando secco proprio Pedro Gaido e il suo traversone basso non viene santificato da Suarez.
Pavan 6.5 Postura del corpo strettamente ineccepibile a coprire sempre le linee di passaggio della squadra di Leotta, anche se su quella fascia il Como prende campo e pericolosità. Soprattutto su sviluppo di filtranti a cercare Mezzanotte, lo stesso settore dalla quale nasce l'azione del gol del pareggio del numero 11.
Remonti 7.5 Bellini dalla panchina lo chiama «Remo», «Remonti», «Teo» a correnti alternate, ma l'unica cosa che non alterna è la sua risposta presente. Seconda chiamata in Rapp per il capitano della Leon, dopo il raduno di Mazzo e schierato in mediana dall'inizio in coppia con Baldassare, tira fuori una prestazione con la P maiuscola, che non è assolutamente quella dei neopatentati. Molteplici chiusure prodigiose in mezzo al campo in extremis e mantiene ordine anche a livello tattico, brutto cliente per Mascetti e i costruttori del gioco lariano. Lavorando in silenzio si prende la padronanza del centrocampo della Lombardia.
Manenti 6.5 Non sulla linea forse della sfida contro i tigrotti e i raduni a dietro, ma si distingue sempre per i suoi anticipi fulminei, nonostante qualche posizionamento non irreprensibile su Clementi e Mornati di pochi centimetri, per partire in vantaggio sui duelli. Ma quando si parla di Diego Manenti la definizione è solo una: sicurezza.
Naggi 7.5 Imperioso su tutti palloni girovaganti dalle sue zone, contrasti aerei e no tutti vinti ed è il più solido per distacco in uscita sulle seconde palle insidiose. Anticipi monumentali anche imponendosi sulla trequarti senza fronzoli per giganteggiare in lungo e in largo. Se le maglie biancazzurre si affacciano nell'area della Rapp, è scientificamente impossibile che non ci sia lo zampino in copertura del numero 6. Partita da giocatore serio.
Clivio 6.5 Lavoro oscuro ma di vitale importanza, apporta ordine e qualità nelle giocate sulla fascia destra all'insegna dell'imprevedibilità che non fa mai male sulla corsia del mastino Mahama.
Baldassare 7 Con il compasso vede Sgarbi fuori dai pali e disegna una parabola mozzafiato, la quale va ad infilarsi sotto la traversa portando così in vantaggio le maglie gialloblù. Solita gara di spessore e sacrificio mixati a qualità non indifferente che la mezz'ala della Manara continua a predicare.
Invernizzi 6.5 Il livello del giocatore lo si percepisce dalla semplicità con cui svolge quel lavoro eccelso che ormai sembra routine. Sempre più calato all'interno dello scacchiere tattico di Bellini, peccato per il miracolo strepitoso con la mano di richiamo da parte di Sgarbi, quando va a tu per tu con il bomber del Crema. Difesa del pallone come sempre a regola d'arte ed è l'equilibrista offensivo di questa Rapp.
Suarez 7 Muove i fili del reparto offensivo come un burattinaio, dall'alto della sua elevatissima visione di gioco tra le linee concede quasi sempre nelle manovre d'attacco della Rapp, a concedere ampiezza e verticalizzazioni ad Invernizzi, sfruttando la sua qualità (tra le tante) in campo aperto.
Kada 6.5 Parte titolare sulla corsia di sinistra e dopo il gol del vantaggio siglato da Baldassare, viene spostato a destra. Fascia in cui il diamante del Brusaporto, trova più spazio e sicurezza nelle proprie giocate e convinzione nelle proprie qualità, cercando di andare anche in percussione parecchie volte.

Vidimari 6.5 L'Indecisione iniziale sull'uscita da corner, non cancella 45' di sicurezza e affidabilità. Risponde presente alle conclusioni dalla distanza con parecchi colpi di reni e culminando con un miracolo sovrumano a tu per tu con Terranova, chiudendogli lo specchio. Blocca delle conclusioni con dimestichezza e lascia intravedere una buonissima predisposizione di ambi i piedi nei rinvii.
Buccheri 6 Parecchia sofferenza sulla sua fascia dovuta all'organizzazione arrembante dei comaschi. Il terzino dell'Accademia Inter però non fa mancare alla sfida i suoi valori chiave, ovvero l'uscita palla al piede e la sua inesorabile spinta. Nel finale apporta sacrificio e grinta nell'arrembaggio per cercare il pari.
Jurkic 6.5 Efficace e anche un pelino rischioso in certi frangenti, come quando cerca di disporre il gioco con una palla in orizzontale, ad attraversare con più di un brivido tutta l'area di rigore della Rapp. Aiuta spesso e volentieri Buccheri sulla destra, raddoppiando nel momento del bisogno.
Lohja 6.5 La roccia della Castellanzese non si smentisce nemmeno nel pomeriggio di Rovello, bravo ad accompagnare i movimenti di Scremin sulla sinistra e costantemente tempestivo sui contrasti aerei, all'interno dell'area prendendo l'ascensore data la sua nota e ampia elevazione.
Scremin 6 Compone e fortifica il quartetto difensivo con attenzione immacolata, non tirandosi mai indietro in una ripresa molto tattica e per giocatori pronti a battagliare su ogni pallone. Si sovrappone spesso e volentieri prima a Cacici e poi a Paraboni nelle poche sortite che riescono a filtrare, in uno spazio veramente ridotto.
Calabria 6.5 Del duetto dei condottieri del centrocampo con Liuni, lui è il più metodico nella gestione dei tempi di gioco. Solito a seminare imprevedibilità e vivacità alla mediana con le sue folate di ottima fattura. Anche a livello difensivo non si fa insegnare nulla ed è autore di parecchi interventi all'insegna del cuore e della veracità, soprattutto nel finale.
Liuni 6.5 Solita qualità tecnica degna di nota e una visione di gioco che ormai non fa più notizia. Pennella due o tre palle servite su un piatto d'argento all'indirizzo della fascia destra, ma la fisicità e la prontezza a ritmi superiori della retroguardia del Como non rende vita facile.
Cacici 6.5 In linea con la buonissima prova contro la Pro Patria. Treno dal passo incommensurabile e vigoroso, dato dalla sua estrema elasticità nelle gambe paga spesso, ma non sempre dall'ingresso di Franzosi a coprire il settore di destra dei Lariani. Bellini come nella prima frazione, anche nella seconda inverte i due esterni alla metà della ripresa. Autore del possibile 2-2, fermato da un fuorigioco millimetrico, che lo lascia incredulo anche dopo il triplice fischio.
Imparato 6 Posizionato in maniera eccelsa spalle alla porta a dare supporto a Grassano, sempre disposto fisicamente con lo spirito del combattente grintoso nei duelli. Si percepisce l'attaccamento alla maglia della sua regione e la motivazione capace di attribuire quella spinta in più, proprio da queste cose.
Paraboni 7 La nota più positiva della formazione di Bellini nella ripresa. Si carica tutto il reparto offensivo sulle spalle, fa a sportellate cercando il guizzo decisivo creando spazio dove non c'è e dal cuore che inserisce alla sua prestazione, l'ala della Manara sembra che stia giocando qualsiasi partita, ma non un'amichevole. Nel finale viene spostato sulla destra e prova una cavalcata straripante ad accentrarsi, e il suo mancino viene spento dall'ottimo intervento di Sgarbi.
Grassano 6 Bellini lo schiera per fare da raccordo e sacrificarsi notevolmente, non viene trovato con qualità spesso e quindi deve cercare di smarcarsi costantemente per farsi trovare in condizione di giocare il pallone creando problemi alla retroguardia dei lariani.

Commenta così Bellini, la seconda amichevole della sua Rappresentativa: «Dal punto di vista della prestazione sicuramente non abbiamo attraversato i minuti di apnea che abbiamo attraversato contro la Pro Patria, il che è paradossale perché ti immagini che il Como sia più propositivo della Pro Patria, magari lo è stato ma sicuramente è cambiato il nostro approccio, che è quello che ho chiesto sin dall'inizio ai ragazzi. Buonissimo passo in avanti a livello di personalità, chiaramente qualche ragazzo che non aveva fatto il primo test con la Pro Patria, ci ha messo un pochino di più ad entrare in partita ma sull'atteggiamento mi tengo quello che si è visto. Questa volta oltre che ad aver sofferto, abbiamo sofferto meno e provato a fare qualcosa in più. Qui non ci sono problemi, ci sono solo opportunità anche dal nostro punto di vista dello staff tecnico per fare le valutazioni anche perché dovrò calare a 20 e quelli che devo scegliere li porterò in Puglia».
Note positive tra i singoli? «Oggi mi è piaciuto molto Remonti, che è uno di quei ragazzi che è partito un pochino in apnea e poi è salito di condizione con la personalità. Quando si arriva in queste situazioni qua, bisogna dimostrare anche la forza di restare e relazionarsi, quindi anche i due portieri oggi impegnati hanno risposto molto bene e sono contento. Poi a livello di reparto, la difesa secondo me è il nostro punto di forza, l'organizzazione e la volontà di applicarsi costruendo qualcosa anche sulle corsie laterali. Poi sul palleggio è difficile da valutare, anche perché l'avversario è stato superiore di livello, ma di Invernizzi, Suarez, Grassano e Imparato io devo anche valutare la capacità di soffrire di questi ragazzi e di mettersi a disposizione della squadra, perché fare la punta in rappresentativa è diverso da farlo all'interno del proprio club».