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Impiantistica

Campo distrutto senza preavviso alla società, al suo posto sorgeranno dei palazzi

Incubo di mezza estate per il GS Villa. Il delegato di Milano Girotto: «Strappato via un pezzo di cuore nell'indifferenza delle istituzioni»

Ap

La denominazione del GS Villa porta la data 1969. Fu l’anno in cui sotto il presidente Pietro Angiolini un gruppo di appassionati, tra cui anche anche il dehoniano padre Fortunato Zambetti, fondarono in via Andolfato la società come espressione sportivo-agonistica della vicina parrocchia di Cristo Re. Il Villa si sposta poi in via Ussi dopo aver ottenuto la concessione del “Mauro”, proseguendo quel percorso che lo ha portato oggi a essere una società sana, competitiva, presente in ogni categoria. 53 anni fa, tuttavia, la storia era cominciata su quel campo che lo scorso dieci agosto è stato “strappato” ai colori bianconeri.
«Quella domenica è stata una giornata triste per me - racconta Adriano Girotto, oggi delegato di Milano ma da decenni stella polare bianconera - in particolare quando ho ricevuto alcune foto. Stanno smantellando il campo Angiolini mi hanno scritto! Ci hanno cambiato la serratura e sono entrati senza darci nemmeno il tempo di smontare le strutture…»



Anche dopo il trasferimento in via Ussi il Villa aveva continuato a utilizzare il campo di via Andolfato affittandolo dai padri dehoniani, proprietari. Questo fino al 2017 quando una la gestione viene affidata a un’impresa sociale che nel corso degli anni, però, non riesce a onorare gli impegni. Da lì la decisione di vendere a una cooperativa edilizia che costruirà dei nuovi complessi abitativi, e che ha preso possesso dell’area senza che la società ne fosse informata. Lo sconforto del Villa va oltre anche i sostanziali interventi di miglioria al manto sintetico e all’illuminazione (si parla di un investimento da oltre 180mila euro): «Posto che non posso salvare una struttura privata che i dehoniani hanno venduto - prosegue Girotto - posso almeno mettere in luce come la nuova proprietà si comporta, e con cui non siamo mai riusciti a dialogare! Con il placet della amministrazione comunale. Ho chiamato tutte le forze politiche in zona ho scritto ai concessionari per evidenziare che non è questo il modo di pianificare e operare! Muore una parte di me che ho contribuito a realizzare un campo da cui il Villa è partito fino a raggiungere livelli di eccellenza che in Regione tutti cui riconoscono».



Girotto denuncia quindi non la sostanza, ma le modalità, oltre alla mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale nel preservare o sostenere le attività sportive. E mentre a Palazzo Marino l’opposizione ha annunciato un’interrogazione per capire come mai i lavori siano cominciati senza consultare la società, i tesserati del Villa che utilizzavano il centro Angiolini si sistemeranno provvisoriamente presso il Sancrisostomo e presso l’Agrisport.

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