Focus
13 Aprile 2023
«En plein azzurro, solo l’Italia ha quattro squadre alla fase finale del Mondiale U20 e degli Europei U21, 19 e 17». Così, giustamente, titola e sottolinea orgogliosamente il sito della Figc. Sì perchè quello è il primato reale conquistato sul campo dai giovani calciatori italiani. Ma allora la domanda sorge spontanea?
I giovani italiani giovani e bravi ci sono, perchè allora nella nazionale maggiore il ct Roberto Mancini deve andare a 'pescare' in Argentina per trovare un attaccante? Perchè per trovare giocatori convocabili è quasi 'inutile' andare a vedere le partite dei nostri top club dove gli italiani e in particolare i giovani italiani non ci sono? Con la domanda seguente che è: dove finiscono tutti i nostri giovani talenti?
Il portale della Figc poi prosegue descrivendo la realtà: «Nelle ultime quattro edizioni degli Europei Under 19 e Under 17 maschili, l’Italia è anche l’unica federazione ad aver portato complessivamente 8 squadre alla fase finale». Con il responsabile delle nazionali giovanili, Maurizio Viscidi che sottolinea: «La continuità dei risultati è la dimostrazione che stiamo lavorando bene, come per i 2003 vorrei che almeno due o tre giocatori facessero la trafila delle giovanili per arrivare sino alla Nazionale maggiore».
Risultati brillanti che confermano la bontà degli investimenti della Federazione, l’ottimo lavoro svolto dal Club Italia, ma anche la qualità dei nostri vivai. Nelle ultime quattro edizioni dei Campionati Europei Under 19 e Under 17 maschili, l’Italia è l’unica federazione ad aver portato complessivamente otto squadre alla fase finale.
«Premesso che vincere una medaglia d’oro sarebbe una bellissima soddisfazione – dichiara il coordinatore della Nazionali Giovanili Maschili Maurizio Viscidi - la continuità dei risultati è la dimostrazione che stiamo lavorando bene. L’obiettivo è portare per ogni annata almeno due o tre ragazzi in Nazionale Maggiore come è accaduto per i 2003: Scalvini, Miretti e Gnonto hanno fatto la trafila delle giovanili, i primi due dall’Under 15 e Gnonto dall’Under 16, fino ad arrivare ad esordire con Mancini». Per una ricetta di successo bisogna saper miscelare diversi ingredienti: «Prima di tutto il lavoro quotidiano – sottolinea Viscidi – e la sinergia tra i tecnici, che tra un raduno e l’altro condividono tutto, dalla metodologia degli allenamenti all’analisi delle partite. Altro elemento fondamentale è lo scouting, che ci consente di essere costantemente informati sull’evoluzione dei calciatori. E poi, grazie allo sforzo economico delle Federazione, la possibilità di disputare partite internazionali di alto livello. E ci fa piacere che da un po’ di tempo siano le nazionali più forti a chiederci di giocare con loro per crescere».
Resta uno scoglio da superare per non disperdere questo patrimonio: «Fino all’Under 19 il percorso per i nostri ragazzi è ben strutturato, poi la distanza così ampia tra il campionato Primavera e la prima squadra crea delle criticità. È questo il passaggio più difficile».
• L'ITALIA NON ESPORTA GIOCATORI: SIAMO ADDIRITTURA DOPO IL GIAPPONE!
Per analizzare e descrivere 'il paradosso' del fatto che le nazionali giovanili siano al top e non ci siano eguali in Europa mentre poi, quegli stessi giovani italiani non trovino spazio nelle prime squadre, ci 'facciamo aiutare' da una serie di dati e report del CIES, l'osservatorio calcistico mondiale che pubblica con grande continuità rapporti e dati su una serie infinita di casi e casistiche. Curioso ad esempio il report sulle nazioni che esportano maggiormente i propri calciatori. All'1 maggio 2022, data di rilevazione, il paese più esportatore di calciatori è il Brasile con 1219 calciatori (di cui quasi il 19% vola in Portogallo). Segue la Francia con 978 calciatori esportati e poi l'Argentina a quota 815 calciatori. Seguono poi Inghilterra (525), germania (441), Colombia (425), Spagna (409), Croazia (400) poi Serbia e Olanda a sfiorare quota 400. E l'Italia? La 'miseria' di 152 calciatori 'espatriati', ma quello che più fa scalpore è vedere quali paesi siano davanti a noi. Un esempio: il Giappone! Con 165 giocatori espatriati è davanti all'Italia così come l'Ucraina, la Bosnia e la Svezia...
Il numero di giocatori 'espatriati' dai vari paesi: guida il Brasile, poi Francia e Argentina
L'Italia, per giocatori 'espatriati' arriva dopo Ucraina, Bosnia, Austria, Giappone e Irlanda...
• GIOCATORI UNDER 20 IMPIEGATI DALLE SQUADRE NEI TOP 5 CAMPIONATI D'EUROPA:
DOMINA IL DORTMUND, TERZO IL BARCELLONA. L'EMPOLI PRIMO IN ITALIA. NAPOLI ULTIMO IN EUROPA!
Un altro dato che testimonia come il 'patrimonio di calciatori giovani italiani venga disperso o comunque non valorizzato' nelle prima squadre italiane, viene da un altro report del CIES: quello relativo ai minuti giocati dai calciatori formati all'interno del club (ovvero che siano stati tesserati tra i 15 e i 21 anni dal club). Ebbene, basta dare un'occhiata alla classifica delle squadre partecipanti ai 5 top campionati d'Europa per capire che qualcosa non funziona nel nostro 'sistema calcio'. Domina infatti il Dortmund, terzo in classifica è il Barcellona, mentre per trovare la prima squadra italiana bisogna arrivare al 15° posto. Sarà la Juventus? L'Inter? Il Milan? il Napoli? Assolutamente no! E' l'Empoli...Appena dietro il Bayern Monaco e appena davanti al PSG. Come, anche il PSG fa giocare più giocatori cresciuti nel proprio vivaio? Proprio la squadra 'accusata' di comprare chiunque e ovunque? Ebbene sì... Maglia nera d'Europa in questa classifica poi, l'esempio degli esempi: il Napoli. La squadra più elogiata, giustamente, e che sta dominando in Italia e non solo. Grandi complimenti per i talenti giovani portati in azzurro ma dal proprio vivaio nemmeno un minuto per nessun giocatore...
Chi fa giocare di più calciatori Under 20? Non i top club italiani mentre all'estero...
Napoli 'fanalino di coda' d'Europa per minuti giocato da calciatori Under 20. Inter e Lazio poco meglio ma allo 'zero virgola...'
• MINUTI GIOCATI DA GIOCATORI FORMATI ALL'INTERNO DEL CLUB: ITALIA NON PERVENUTA...
Minuti giocati dai giocatori formati nel club nei 5 Top campionati d’Europa fino al 16 gennaio 2023: i numeri impietosi confermano la 'sparizione' dei talenti di casa italiani. Addirittura uno '0 spaccato' per Salernitana, Udinese, Bologna, Cremonese e Lecce… il club con tutti stranieri in Primavera. Un caso?
Napoli con lo 0,2% dei minuti totali mentre per fare solo un esempio a confronto, il Barcellona è a quota 28,2% dei minuti totali (con 6 giocatori), il Chelsea al 26,8% (7 giocatori), il Real Madrid 24,6 (6 giocatori). In Italia prima la Roma col 17,7% dei minuti giocati da 4 giocatori cresciuti nel club, Atalanta al 16,6% con 5 giocatori, , Juventus al 10,5% con 4 giocatori, Milan al 9,8% con 3 giocatori e l’Inter, poco dietro al Manchester City col 7,2% e 1 giocatore come il Monza. Il Torino a 6,1% con 1 giocatore. C’era una volta il settore giovanile…
La classifica dei club che hanno fatto giocare più minuti a giocatori formati nel club: Italia non pervenuta...
La classifica dei club che hanno fatto giocare più minuti a giocatori formati nel club: Roma prima italiana
Cremonese, Bologna, Lecce, Udinese e Salernitana: 0 minuti per 0 giocatori cresciuti nel proprio vivaio...
• GIOCATORI FORMATI TRA I 15 E I 21 ANNI CHE GIOCANO NELLE TOP 31 FEDERAZIONI: DOMINA L'AJAX. E L'ITALIA? MAGLIA NERA PIU' CHE AZZURRA...
Altra statistica rilevante, quella che riporta quali club abbiano formato giocatori tra i 15 e 21 anni che attualmente giocano in una delle 31 Top Federazioni e campionati del mondo. Classifica dominata dall'Ajax, con ben 85 giocatori attualmente in attività cresciuti nel vivaio dei lancieri. Seguono poi il Benfica (73 giocatori) e nelle prime 12 squadre figurano anche Real Madrid (60 giocatori), Barcellona (59 giocatori) e PSG (56 giocatori). La prima squadra italiana? L'Atalanta con 32 giocatori al pari con il Levski Sofia… Inter e Roma sono a quota 25, le altre italiane invece non sono nemmeno in classifica...
I calciatori formati dai club tra i 15 e 21 anni che giocano oggi nelle top 31 federazioni mondiali: domina l'Ajax
Atalanta prima club italiano in classifica con 'soli' 32 giocatori formati nel vivaio che oggi giocano nelle 31 top federazioni
Roma e Inter, con 25 giocatori, a livello di squadre come l'Heerenveen, Paok e Dinamo Brest...